Hnefatafl

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Durante un viaggio in Lapponia nel 1732, il botanico svedese Carlo Linneo descrisse un gioco da tavolo praticato dai Sami (e non “lapponi”, che è considerato un insulto), cioè il Tablut.
E’ per questo che il Tablut ha nomi così diversi: Linneo, Tablut, Tafl, Hnefatafl (nella sua variante più grande), Celtic Game, ecc.

All’inizio del gioco si dispone il Re nella casella centrale della tavola (chiamata “trono” o “palazzo”) con due soldati del suo colore nelle due caselle successive alla sua destra, sinistra, sopra e sotto, formando una specie di stella. Le pedine nere vengono poste nel seguente modo: tre pedine sulle caselle centrali a bordo di ogni lato, le restanti quattro vengono poste nelle caselle libere fra la stella e le pedine dei lati: in questo modo, sulla colonna e sulla traversa centrali non devono essere presenti caselle libere.

Lo scopo dei due giocatori è diverso: il bianco dovrà cercare di portare il proprio Re su una qualsiasi casella a bordo della tavola, mentre il nero dovrà cercare di catturarlo.
Il movimento di tutti i pezzi è uguale, Re compreso, a quello della Torre negli scacchi: si può avanzare di tutte le caselle libere senza saltare in orizzontale o in verticale, mai in diagonale.

Una volta che il Re è uscito dal Palazzo non ci può più rientrare, e neanche possono farlo gli altri pezzi, amici o nemici che siano (ma ci possono passare sopra per posizionarsi in un'altra casella).

La cattura dei soldati avviene quando un pezzo (Re escluso) viene chiuso fra due pezzi avversari, ovverosia quando si pongono nelle due caselle adiacenti sulla stessa linea; una pedina, però, può infilarsi impunemente in mezzo a due pedine avversarie.

Per catturare il Re, invece, il Nero dovrà occupare le quattro caselle che gli stanno intorno (destra, sinistra, sopra e sotto).

Il gioco può sembrare molto sciocco all’inizio, ma non è così: giocato con criterio genera posizioni molto complicate.
Pro:
Regole molto semplici.
Contro:
Giocato da principianti assoluti dà poca soddisfazione, ed il bianco riesce spesso a portare in salvo il suo Re. Il divertimento viene dopo, cioè quando si è imparata qualche apertura decente.
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