The Great Dalmuti

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The Great Dalmuti
Voto recensore:
7,0
The Great Dalmuti è un gioco unico nel suo genere, che unisce un semplice gioco di carte ad una ipotetica simulazione in cui i giocatori lottano per modificare il proprio status sociale. La struttura sociale del gioco si sviluppa attorno al tavolo, in base ai posti occupati: c'è il Grande Dalmuti , il supremo, la massima carica che siederà al posto più bello e comodo, quindi il Vice Dalmuti, il Primo Mercante ed a seguire tutti gli altri Mercanti, fino agli ultimi due giocatori, il Vice Peone ed il Grande Peone, cui spettano i posti più scomodi. Nel corso delle varie mani di gioco, in base al risultato ottenuto, i posti attorno al tavolo possono modificarsi, portando alla rovina di grandi nobili o alla promozione di umili servi.

Il mazzo è composto di carte numerate da 1 a 12, ciascuna delle quali è presente in tante copie pari al suo valore (c'è un solo 1 e dodici 12), inoltre vi sono due jolly che, se giocati da soli valgono 13, altrimenti possono essere utilizzati per realizzare le combinazioni che si desidera. Il valore di una carta è maggiore quanto più essa è rara nel mazzo, in maniera quindi inversamente proporzionale al numero che riporta, ma il vero valore è quello delle combinazioni che si realizzano.

All'inizio della mano, se un giocatore possiede entrambi i Jolly potrà fare la rivoluzione che può anche portare al rimescolamento di tutti i posti attorno al tavolo, altrimenti si pagano le tasse: il Grande Peone dovrà dare al Grande Dalmuti le sue due carte migliori e ne riceverà altrettante in cambio, a scelta però del Dalmuti; analogamente, il Vice Peone dovrà dare la sua carta migliore al Vice Dalmuti e infine il Grande Mercante potrà scegliere una sua carta da scambiare a caso con una di un qualsiasi altro mercante.

Nel corso del gioco, che inizia con il Grande Dalmuti, ciascun giocatore può giocare una qualsiasi combinazione di carte uguali, purché di valore inferiore rispetto a quelle giocate prima di lui, altrimenti è costretto a passare. Quando tutti hanno passato, il Grande Peone ripulisce il tavolo e colui che aveva fatto l'ultima giocata ne inizia una nuova che procede come descritto fino a che tutti passano. Mano a mano che i giocatori finiscono le carte, ipotecano la loro posizione al tavolo nella mano successiva e, se si desidera, è possibile registrare i relativi punteggi in modo da determinare un vincitore quando si smetterà di giocare.
Pro:
Dalla sommaria descrizione riportata forse non si riesce a capire quanto il gioco sia divertente, cosa che potrete provare solo cimentandovi direttamente, ma vi assicuro che non smetterete facilmente di giocare. Le carte sono ben illustrate, il meccanismo di gioco rispecchia le classi sociali (infatti i peoni tendono a restare con le carte in mano fino agli ultimi giri) e la palese disparità fra i giocatori è sorprendentemente divertente; inoltre è semplice, piace anche a chi è solito giocare solo normali giochi di carte e si presta alle situazioni in cui si è troppo numerosi per tentare qualsiasi altro gioco. Se poi accettate il consiglio di utilizzare sedie diverse per riflettere lo status sociale dei partecipanti, di costringere il Grande Peone alle più scomode incombenze (mescolare e raccogliere le carte, alzarsi per andare a prendere da bere, etc..) allora vi divertirete anche di più!
Contro:
Il grande successo di questo gioco (dovuto anche al suo prezzo decisamente basso), che è anche stato esaurito per un certo periodo, dimostra che grandi difetti non ce ne sono; se proprio vogliamo trovarne uno, possiamo dire che alla fine è pur sempre un gioco di carte, quindi può diventare ripetitivo quanto una partita a scala quaranta o a ramino...
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