Conservas - La recensione

Chiamatemi Spip. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e mi imbarcai su un peschereccio battente bandiera liberiana...

Giochi collegati: 
Conservas
Voto recensore:
7,0

Reduce da una campagna su Gamefound finanziata da più di 2.800 sostenitori, arriva in retail Conservas, gioco del prolifico autore Scott Almes (suoi la serie Tiny Epic, Warp’s Edge, Claim e un altro centinaio di giochi).
Si tratta di un solitario della durata di 20-30 minuti, basato su bag-building, dove ci dedicheremo alla pesca e al commercio del pesce, ma con un occhio all'ecosostenibilità.
Al momento è stato distribuito in inglese e spagnolo e non ci sono notizie di eventuali localizzazioni in italiano.

In cosa consiste il gioco

Si tratta di gioco a scenari (dodici, ciascuno con il nome di un mese), ognuno dei quali specifica come comporre il sacchetto iniziale e gli obiettivi necessari per riuscire a superarlo. Se ne sceglie uno dall’apposito libretto, scegliamo una barca da due pescate a caso, si estraggono tre carte miglioramento e tre carte barca dai rispettivi mazzi e siamo pronti a partire.

Gli scenari durano tra un minimo di sette a un massimo di dieci turni, ognuno diviso in tre fasi da giocare in sequenza:

  1. Ci serve una barca più grossa!
    La prima fase è At Sea, dove andremo a pescare:
    dal sacchetto mare si estraggono cinque segnalini per ogni barca che abbiamo, più altri cinque per la tessera Open Water;
    le barche sono caratterizzate da un prezzo di acquisto, un costo di mantenimento e dalla capacità di carico;
    in questa fase ci interessa la capacità di carico, in quanto dovremo riempire la zona del pescato con tanti segnalini quanta è la capacità della barca;
    i rimanenti segnalini si posizionano nell’area chiamata Mare profondo;
    una volta che tutte le barche e l’Open Water sono state riempite si passa alla fase successiva.
  2. È il momento di tornare in porto e di eseguire la fase In Land:
    potremo barattare il pesce che è nella zona del pescato di tutte le nostre barche per dei miglioramenti;
    oppure potremo venderlo al mercato in cambio di soldi che potremo spendere per ottenere altre barche.
  3. Passiamo quindi alla fine dellla giornata con la fase End of Day:
    riporteremo il mercato dei miglioramenti e delle barche a tre carte;
    pagheremo il costo di mantenimento di tutte le imbarcazioni;
    ripopoleremo il mare in base a quanti pesci ci sono nelle varie aree di mare profondo.
     

Se siamo all’ultimo turno dovremo controllare se si sono verificati i requisiti di vittoria dello scenario, che solitamente sono aver guadagnato un certo ammontare di soldi e di avere nel sacchetto il quantitativo previsto di pesci (in alcuni scenari vengono richiesti anche un certo numero di miglioramenti e/o di barche).

Materiali

Su tutto spiccano i segnalini di legno con la serigrafia del pesce corrispondente, un piacere da pescare dal sacchetto di tela. Ma anche le monete di cartoncino, le carte, i manuali e il libro ad anelli degli scenari sono di buona qualità. Nel complesso un'ottima produzione.
La versione Gamefound, inoltre, aggiunge tre scenari, qualche carta e le bustine trasparenti.

Regolamento

Le regole non sono tante e il flusso di gioco è piuttosto semplice, tutto viene spiegato per filo e per segno senza lasciare spazio a dubbi. Nel manuale vengono dedicate ben quattro delle sedici pagine ad illustrare un intero turno di gioco. Qualche carta può generare dubbi sull'interpretazione ma l’autore ha provveduto a chiarirli su BGG.

Ambientazione

Peschiamo segnalini pesce dal sacchetto mare, come fa a non essere ambientato? La meccanica di ripopolamento del mare ci fa calare negli umidi panni del pescatore che vive del suo lavoro, che deve stare attento a non distruggere ed impoverire troppo l'ecosistema marino, ottimizzando un arduo bilanciamento tra esigenze presenti e prospettive per il futuro.
Insomma, l'ambientazione incredibilmente si sente, anche se un bel cartoncino in odorama con sentore dei vari pesci avrebbe aiutato ancora di più: perché non ci hanno pensato come stretch goal della campagna?

Ogni nome delle barche è un gioco di parole, sempre su boardgamegeek è stato spiegato il significato di tutti quanti.

Commento

Conservas è un gioco tutto sommato ben riuscito, ma che presenta un paio di sbavature piuttosto evidenti. Una è la ripetitività di fondo, dove i primi 2-3-4 turni ci ritroviamo a portare a termine la stessa identica strategia, indipendentemente dallo scenario affrontato: aumentare il pesce nel sacchetto è obbligatorio e il modo di farlo è sempre identico.

L’altra è una certa facilità del titolo, dove passerete la maggior parte degli scenari al primo tentativo, anche in modalità difficile. L'autore però è corso ai ripari consigliando delle variazioni alle regole, che complicano la nostra speranza di riuscita e che consiglio di applicare subito dopo i primi due/tre scenari.

Gli scenari donano la dovuta varietà al tutto e la progressione di difficoltà al passare dei mesi si sente. Se da una parte è vero che, in generale, bisogna completarli con una certa quantità di pesci nel mare e avendo guadagnato un certo ammontare di soldi, dall’altra abbiamo un mercato del pesce che cambia tra i vari scenari - ci saranno mercati liberi dove si può vendere come più ci piace, altri in cui si deve seguire un certo ordine, giorni in cui vendere solo determinate specie ittiche, eventi che ci faranno mettere nel sacchetto dei segnalini specifici e molto altro - e garantisce una strategia da adottare differente di volta in volta.

Il gioco è prettamente tattico, tra le pescate dal sacchetto da gestire sul momento e l’acquisto dal mercato di barche e miglioramenti (che forniscono le più svariate abilità, a volte utili per lo scenario in corso e a volte no).

La strategia si fa sentire nel decidere quale specie ripopolare di volta in volta, comunque guidata dai requisiti dello scenario, e nell’acquisto delle barche, ché comprare una barca grossa troppo presto porta allo svuotamento del mare.

La rigiocabilità è ottima, la variabilità dei miglioramenti presenti nel mercato può cambiare radicalmente l’approccio ad uno scenario e potrete sempre rigiocarli per il piacere di farlo o puntando a superarli al livello difficile.

Conclusione

Se avete una mezz'oretta libera e non avete voglia di intavolare qualcosa di troppo impegnativo Conservas è il gioco che fa per voi.
Mettete come sottofondo il rumore del mare e lasciatevi cullare dal suono delle onde, l'esperienza sarà sicuramente rilassante e divertente.

Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale

Commenti

Concordo con il voto: alcuni mesi mi sono piaciuti molto più di altri, ce ne sono 2/3 che mi hanno annoiato.  Aggiungo che nella scatola ci sono tutti i componenti doppi, in inglese e in spagnolo. 

Bello l'incipit... Moby dick

Avrei dato mezzo punto in meno. 

Grazie per il contributo, leggo che il mio timore circa la ripetitività non è completamente infondato.

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare