The Boss

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The Boss
Voto recensore:
6,8

Introduzione
Piccola scatola, ottimo gioco: in questo gioco di carte dalla durata inferiore all’ora, i giocatori, novelli Al Capone nei favolosi anni ‘20, attraverso meccanismi di bluff e deduzione nella gestione delle carte e di maggioranze, cercano di guadagnare la maggiore quantità di denaro possibile attraverso il piazzamento dei propri gangsters nelle città degli Stati Uniti.

Il Gioco
Il gioco è composto da un numero variabile di turni (da 3 a 5), che viene determinato progressivamente nel corso della partita dal disvelamento delle carte Polizia.
Vengono poste sul tavolo le diverse carte Personaggio e sotto ciascuna di esse viene posta una carta Città coperta corrispondente a quel personaggio. Lo scopo del gioco è acquisire tali carte, ciascuna delle quali rappresenta la ricompensa per il giocatore che avrà la maggioranza dei suoi gangster in quella città. Le rimanenti carte vengono distribuite nascoste agli altri giocatori; poiché esse hanno il dorso colorato in modo diverso a seconda della città di appartenenza, tutti sanno esattamente in ogni momento a quale città appartengono le carte degli altri giocatori.
E qui comincia il bluff…

Nel proprio turno un giocatore ha solo due azioni da svolgere.
La prima azione (obbligatoria) consiste nel giocare una carta dalla propria mano piazzandola scoperta sotto la carta Personaggio corrispondente; in questo modo, poiché le diverse ricompense previste per ogni città sono conosciute e riportate nella corrispondente carta personaggio, tutti hanno la certezza che le carte già giocate e visibili non sono la ricompensa.
La seconda azione (facoltativa) consiste nel piazzare uno o più propri gangster (professionisti o occasionali, cioè utilizzabili soltanto una volta) sulla carta personaggio in modo da guadagnarne il predominio (non è ammesso usare un numero di gangster inferiore o uguale a quello di altri giocatori già presenti).
Il problema è che, oltre alle ricompense positive (ossia uno o più milioni di dollari), molte carte Città prevedono anche delle ricompense negative: uno dei gangster potrebbe essere ucciso, oppure potrebbe finire all’ospedale o in galera per qualche turno o infine essere bandito da quella città.
Il gioco sta quindi tutto qui: da un lato ogni giocatore è costretto a svelare progressivamente le proprie carte e quindi a fornire indizi agli avversari, dall’altro occorre scegliere con attenzione il tempismo per il piazzamento dei propri gangster: gioco subito per acquisire maggioranze difficilmente ribaltabili dagli avversari oppure attendo quando il quadro sarà più chiaro? Inoltre è possibile creare delle trappole agli avversari, facendo loro credere, attraverso un abile gioco di carte, che la ricompensa in una certa città sia ghiotta quando invece si tratta di una “fregatura”.

Da segnalare anche una piccola espansione che aggiunge una città e permette di giovare in 5 o 6 (in quest’ultimo caso a squadre, 3 contro 3).

Considerazioni
Un gioco semplice da spiegare, ma che non definirei gateway: è infatti molto interattivo nel piazzamento dei gangsters e non è sempre immediato capire quale carta conviene giocare di volta in volta per non dare troppi indizi agli avversari e mantenere una cortina di fumo sulle proprie intenzioni. Comunque nel giro di 2 o 3 partite tutto risulterà più chiaro anche ai principianti.
È semplice da spiegare e crea una bella atmosfera di suspense fino alla fine del turno.
Il gioco è ottimo in 4 giocatori, buono in 3, mentre in 2 non gira molto bene e personalmente lo sconsiglio.
La durata è circa sui 45-60 minuti ed è perfetta per questo genere di gioco.
Il gioco si basa su bluff, deduzione e maggioranze: se non vi piacciono queste meccaniche, difficilmente gradirete l’esperienza di gioco.

Componentistica
Complessivamente buona: contenute in una scatola davvero piccola (e questo è un plus assoluto in termini di spazio nell’armadio dei giochi…), le carte hanno una bella grafica colorata ed evocativa e una buona resistenza, anche se sfortunatamente per gli amanti dell’imbustamento, sono di un formato piuttosto anomalo (uguale a quello di Tribunus). I gangster di cui dispone ogni giocatore sono dei semplici e funzionali, ma poco evocativi, cubetti di legno, mentre il piccolo tabellone in dotazione serve sostanzialmente da segnapunti. Il regolamento è ben scritto e dotato di vari esempi, ma è un po’ ermetico in qualche punto; in ogni caso si trova ben tradotto e impaginato qui sulla Tana.

Pro:

Regole semplici e spiegabili in 5 minuti.
Meccaniche di gioco ben integrate tra di loro.
Materiali funzionali.
Suspense!
Alta interazione.

Contro:

Il ritmo di gioco può risultare monotono.
Non scala bene in 2 giocatori.

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