Bootleggers

Copertina di Bootleggers, gioco tutti contro tutti
Eagle-Gryphon Games, Mayday Games
Giochi collegati: 
Bootleggers
Voto recensore:
7,0
Giocone con componentistica da paura, specie per la serie di camion tridimensionali in plastica presenti nella scatola. Nel gioco impersoniamo dei gangster che contrabbandano liquori durante il proibizionismo americano.

Ogni giocatore inizia con una manciata di soldi, una distilleria e delle carte "scagnozzo". Queste carte hanno un numero da 1 a 72 e alcune anche una somma da pagare qualora vengano giocate. Le carte sono di 4 colori e per ciascun colore ogni giocatore riceve un certo numero di carte a seconda dei giocatori. I giocatori avranno quindi una dotazione di carte scagnozzo divise per colori e per numero in modo da garantire una certa omogeneità dei valori.

Il turno è semplice. Come prima cosa si scoprono carte evento in numero dipendente dai giocatori e una carta camion dai rispettivi mazzi. Le carte camion non sono altro che camion in vendita, ce ne sono di tre tipi che variano per capacità di trasporto e costo di mantenimento (o mancia all'autista come dicono le regole). Le carte evento sono di vario tipo, alcune danno la possibilità di posizionare scagnozzi (molto belli in 3d con il tipico mitragliatore Thompson e la valigia a violino...) sui negozi, altre la possibilità di migliorare la produzione di liquore, altri la possibilità di costruire una distilleria clandestina, altre modificano le regole base. Ogni giocatore a questo punto sceglie segretamente una carta scagnozzo dalla propria mano e la pone coperta davanti a se. Tutti le scoprono simultaneamente e si determina la sequenza di gioco dal numero più alto (primo) al numero più basso (ultimo); queste carte inoltre saranno usate per rompere situazioni di eventuale pareggio durante il turno in corso. Le carte utilizzate verranno scartate a fine turno, quindi economizzare le carte scagnozzo e saperle giocare al momento giusto può essere fondamentale.

In ordine di gioco ognuno sceglie una carta tra evento e camion e la prende. Se possibile effettua subito l’azione altrimenti la conserva per momenti più opportuni. Ora c’è la fase della produzione; solitamente ogni distilleria produce tante casse di liquore quanto il risultato di un dado da 6 tirato dal giocatore in questa fase. Il fatto è che molte carte possono aumentare la produzione dando un secondo o terzo o quarto dado, oppure una distilleria aggiuntiva.

Una volta prodotto i giocatori devono ora vendere. La vendita è divisa in due parti: una è il posizionare le casse prodotte nei camion. Qui è permesso effettuare acquisti da altri giocatori di casse oppure affittare propri camion, insomma una fase davvero importante.
Definiti camion e carichi, si passa alla fase più delicata del gioco, il posizionamento dei camion. Ogni bar ha tre corsie, una preferenziale, una normale e una con possibilità di veto, inoltre su ogni bar ci sono dei spazi dove posizionare i propri scagnozzi. Chiunque può vendere in un bar, ma venderà per primo il giocatore che ha la maggioranza assoluta degli scagnozzi in quel posto, poi in ordine di arrivo gli altri giocatori che hanno almeno uno scagnozzo presente nel bar e infine chi non ha alcuna presenza. Purtroppo chi non ha presenza nel bar è soggetto al veto di chi ha la maggioranza, quindi rischia di non vendere liquori. In caso di parità o di nessuna maggioranza si vende per ordine di gioco.
Occorre inoltre tenere presente che ogni bar ha un limite di acquisti che si conosce solo dopo aver posizionato i camion. Il quantitativo di casse comprate dai bar è pari a un lancio di dadi variabile in relazione al posto. E’ quindi buona norma farsi un paio di conti prima di posizionare il camion, anche perché il posizionamento si effettua in ordine inverso di gioco e quindi spesso bisogna vedere cosa potrebbe fare l’avversario dopo di noi, visto che poi sarà lui a vendere per primo.
Avete comunque sempre una possibilità: il bar numero 1, quello dello sceriffo. Questo compra tutto senza limiti o problemi di presenza/maggioranza, ma a un prezzo ovviamente inferiore rispetto agli altri.
Inoltre gli altri bar, qualora un giocatore abbia la maggioranza assoluta, pagano una percentuale sull’acquisto al giocatore in maggioranza, e sono tanti soldi.
I bar però non sono tutti e sempre aperti, ma solo se hanno al suo interno un numero congruo di scagnozzi. Finché non ha quel numero di scagnozzi, il bar rimane chiuso e quindi nessuna vendita possibile. Il sapiente gioco del posizionamento degli scagnozzi è un fattore preponderante del gioco. Non è tanto il riuscire ad avere maggioranza (nessuno venderà nel tuo negozio), ma spesso quello di impedire che ce ne siano da altre parti. Effettuata la vendita i giocatori ricevono soldi e si ricomincia. Vince chi alla fine delle carte scagnozzo ha più soldi.

Il gioco ha anche un paio di particolarità, cito qui solo quella del poliziotto che fa una retata. A partire dal 4° turno entra in scena il poliziotto. Il poliziotto va dal giocatore che ha prodotto più liquore nel turno. Se però quel giocatore nel successivo tiro di dado per la produzione ottiene un cinque, il poliziotto entra in azione e sfascia tutte le casse di liquore prodotte una vera catastrofe, ma un discreto meccanismo di recupero.

Giocone molto intrigante dove, si diceva, un giocatore in un turno può passare dal primo all’ultimo posto in un niente, e non solo per suo demerito.
Pro:
Ottima componentistica e molto funzionale (le casse entrano perfettamente dentro i camion). Gioco dalle regole non complicate, ma con uno spessore non indifferente: la fase della vendita è davvero ben fatta piena di insidie, di calcoli, di speranze, di divertimento insomma.
Contro:
Le carte evento sono in alcuni casi forse troppo potenti e rischiano di affossare un giocatore più del necessario. Il sistema di asta segreta iniziale stenta un poco, specie nei casi più sfortunati quando ci si gioca il meglio per arrivare comunque secondi o peggio.
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