Gioco meraviglioso di cui sono un fortunato possessore. Ancora rido al ricordo di una partita alla Gobcon in 4 con i due agli elastici ad occhi chiusi e gli altri due a dare indicazioni. Gran titolo
Quando abbiamo fatto la puntata del podcast Radio Goblin sui giochi per bambini, Grandi Autori per Piccoli Giocatori, con Carlo A. Rossi e Carlo "MagoCharlie" Lanzavecchia, uno dei giochi consigliati è stato proprio questo.
Così ho letto un po' in giro di cosa si trattava e, attirato, l'ho recuperato. Ho fatto bene? In parte. Mi è arrivato dagli USA dopo un'odissea di dogane, fermi, mail e speranze tradite. Poi ho scoperto che mia figlia odia i giochi di pura destrezza. Però il gioco è molto bello.Come si gioca a Castle Knights?
La parte inferiore della scatola raffigura un castello con tre cortili ed a questa si accosta una piccola plancia in cui va posta la pedina del Re in arrivo. Lo scopo è edificare tre torri prima che il sovrano giunga al maniero, pena la sconfitta.
Le torri saranno costruite con pezzi di varia forma e colore: sempre tre per torre e poi in cima una figura tra fantasma, regina e un altro tizio che presumo sia il principe.
Il gioco arriva corredato da una serie di carte che mostrano varie combinazioni di questi pezzi. Per metterli nell'ordine giusto e in equilibrio si ha il tempo di tre clessidre, dato che alla fine di ciascuna il Re avanza di un passo e se arriva alle mura hai perso.
Per prendere i pezzi si usa un elastico circolare con attaccati quattro tiranti. Ogni giocatore – a seconda di quanti siete – regge da uno a due di questi tiranti e, coordinandosi con gli altri sia nei movimenti, che nell'intensità, che nella direzione, catturerà il pezzo con l'elastico centrale per poi rilasciarlo al suo posto, sopra quelli già posizionati.
Finita una torre si passa alla successiva e se si edificano in tempo tre torri, si vince.Cosa ne pensa il papà?
A parte la deviazione mentale nell'immaginare lo strumento principale del gioco come fossero palle cinesi, mi sono divertito molto.
Il gioco è ben pensato, molto ben realizzato, con immagini idonee e pezzi belli grossi. Il super-elastico è molto resistente, anche perché va tirato con una certa forza per farlo funzionare.Poi a me i collaborativi piacciono, anche se non apprezzo i giochi di destrezza.
Inoltre, la difficoltà non è tarata troppo verso il basso, specie al rilascio dei pezzi, e la maledetta clessidra mette un'ansia tremenda.
È piaciuto a mia figlia?
Insomma. Ora che è in grado di motivare meglio il suo disappunto, ho capito un po' di cose:
- Non le piace quando le si mette fretta: va in ansia. La clessidra l'ha voluta abbandonare quasi subito.
- Non le piace troppo collaborare, perché sente su di sé la responsabilità anche per altre persone.
- Non le piace quando in un gioco c'è solo destrezza.
In conclusione ho sbagliato acquisto. E non per colpa del gioco, che ripeto, è molto ben realizzato e divertente, ma troppo tardi ho capito che Sofia non apprezza questo genere di caratteristiche.
Cosa si impara con Castle Knights?
- A collaborare.
- A muoversi in maniera coordinata.
- La terza legge della dinamica.
- Che riporre male il pezzo dell'elastico può significare passare dieci minuti a strigare corde annodate come neanche Gordio.
- Che non tutte le palle legate da una corda sono cinesi.