La mia prima Con

La prima è la prima.

La prima non è come le altre.

Manifestazioni

La prima è la prima.

La prima non è come le altre.

E’ un qualcosa che ti prende sulla bocca dello stomaco.

E’ come una morsa che ti sconquassa le viscere che vorticosamente roteano nel tuo intimo, mentre tu invano cerchi un appiglio ruvido e resistente quando ormai sei impantanato in un relativismo oserei cosmico.

Come la peperonata di mezzanotte.

Ho scoperto che la Con è tipo il servizio militare. Si crea una sorta di cameratismo positivo che infrange qualsiasi ostacolo alla reciproca conoscenza, alla reciproca esternazione d’emozioni, al reciproco gaudium.

Ma non vorrei perdermi in vane lugubrazioni teoriche, perché la Con è soprattutto concretezza, è una realtà virtuale che si fa carne, è una masturbazione fantasiosa e idealistica che si fa atto d’amore, toccando le eccelse vette del calore umano. Ho scoperto in quel fine settimana che niente, infatti, avrebbe senso se i rapporti instaurati attraverso l’uso mediatico (o medianico) del sito non fossero poi completati con l’incontro, con la stretta di mano, con la trasmissione attraverso organi fondamentali preclusa al mondo virtuale.

Io questo l’ho sperimentato.

Nessuno di quelli che avevo conosciuto nel sito hanno coinciso con l’immagine che avevo creato di loro, così come credo, nessuno abbia detto:

”Ehi, quello è SimoneC, tale e quale a come me l’ero immaginato!!!”.

Ma non stiamo a menarla troppo. Andiamo al sodo.



VENERDI’

Un giorno alla partenza. Gli eventi ultimamente si erano presi gioco di me. Una settimana prima non mi sarebbe neanche passata da lontano l’idea di andare a Modena. Poi un pomeriggio in Chat con Favar e mork:

Favar: “Ma perché non vieni?”

Io: “Mi vergogno!!!”

Mork: “Deficiente.”



Così mi ritrovo Venerdì sera a casa a preparare le valigie, mentre penso a queste cose. I miei amici mi prendono per i fondelli dicendomi che la mattina a Modena mi sveglierò senza più un rene o qualcosa del genere. Non conosco nessuno. E sto preparando le valigie. Al limite penso, se andrà male, saranno sempre un paio di giorni, in fondo passano in fretta. Mi addormento inquieto.



SABATO MATTINA

Intervallo

Alle 04.13 am sono perfettamente operativo. In mano ho una tazza di caffé fumante. Fuori è buio. Il quartiere dorme profondamente; uno stanco uggiolare si sente in lontananza. Guardo la valigia, i giochi, le pareti di casa. Tutto è a posto. Devo aspettare fino alle 04.33, l’ora in cui mork verrà a prendermi (almeno spero).

Alle 04.29 sono di sotto con le valigie.

Aspetto.

04.33 Aspetto.

04.38 Gli uccellini si svegliano e canticchiano librandosi in acrobatiche sequenze.

04.44 Piove. Sposto tutte le valigie sotto il portone.

04.49 Aspetto.

04.53 Ho un dubbio

04.55 Un atroce dubbio.

04.59 Ormai una realtà.

05.01 Telefona mork con una voce incaccolata: “Non mi è suonata la sveglia!!! Tra 5 minuti sono lì!!”. Penso qualcosa di lui che non scrivo.

05.06 Arriva mork. In 5 minuti spaccati.

fine intervallo



Siamo in macchina e andiamo a prendere il Topo. E’ un conversatore brillante e non c’è nessun tipo d’imbarazzo. Ci conosciamo un poco. Mi mette immediatamente a mio agio, e non mi ci vuole molto a capire che nelle nostre differenze siamo molto simili. Ottimo inizio.

Ma del Topo ho paura. Un avatar troppo austero. Incute timore reverenziale. Siamo sotto casa del Topo. Esce dal portone. Lo vedo. Sono in pochi che alle 05.40 di mattina sorridono. Forse perché si deve ancora svegliare. Anche lui mi piace subito. Andiamo a Modena ( passando per Ancona [:-o] )



MODENA

Sabato-Domenica

E’ difficile descrivere questi due giorni senza fare un poema. Ho conosciuto persone con cui avevo sproloquiato nei forum, i fondatori, dei ragazzi del club treemme ecc.

Ognuno di questi eventi meriterebbe una discussione a sé per cui nessuno né avrà per parcondicio. Tipo:

1. The Eldar con la sua dolcissima Miksfit che ci insegnava Advanced Power Grid Two

2. L’amore viscerale di Jones per il suo Doom

3. Il simpaticissimmo Fiburga e il suo show in birreria mentre raccontava in quanti decimi di secondo faceva 50 metri sott’acqua…

4. Il grande warangelo con cui avevo tenuto una piacevole corrispondenza email

5. La bella e simpatica coppia torinese (Mikimush e Mikimusha)

6. Il Cippacometa, il buon SdP che ha offerto da bere a tutti e che mi ha dato l’impressione di Babbo Natale, il burbero lobo, il Goblin e la sempre sorridende manu

7. Tutti quelli che ho incontrato: Dera, Sempai, Drebechi, Liga, Richards, Orsinidan (in fila per una salsiccetta) i ragazzi del club treemme chiedendo perdono a tutti quelli che ho dimenticato o di cui non ricordo il nome.



Come dimenticare le innumerevoli partite ai tanti giochi che non conoscevo, le chiacchierate, le risate, le mangiate, le bevute ( pure gratis), ecc… in tutto mi sono trovato bene e a mio agio.

Abbiamo vissuto una esperienza insieme che definirei ad alta ripetitività.



Infine un ringraziamento speciale che viene dal cuore a due persone.

A Federico (Topo).

A Beniamino (mork).

Sono felice di avervi conosciuto.

Quello che ho scritto anche se nella sua semplicità e inadeguatezza è merito vostro.

Per cui è a voi che lo dedico. Grazie ragazzi.





La moglie Laura scrive:

Ha scaricato sul portatile le foto di questo fantomatico raduno: neanche gli scatti del nostro matrimonio guarda con tale gioia… mah… che avrò IO in meno del brigante dei coloni? del mercante di Puerto Rico? Di Padre Bruno? Del mostro di fuggi fuggi? Di kill bill? Di FROTO DA CONTEAAAAAAAAAAA???? Bang.