Vampire: The Masquerade (Revised Edition)

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Goblin score: 8 su 10 - Basato su 114 voti
Gioco di Ruolo (GdR)
Anno: • Num. giocatori: - • Durata: minuti

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Vampire: The Masquerade (Revised Edition): voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
484
Voti su BGG:
164
Posizione in classifica BGG:
390
Media voti su BGG:
7,29
Media bayesiana voti su BGG:
6,96

Voti e commenti per Vampire: The Masquerade (Revised Edition)

4

L'ambientazione è bellissima, stupenda...
Peccato però che si cerchi un GIOCO e non un LIBRO da leggere...

Se il master ed ANCHE i giocatori sono veramente bravi si può riuscire a sopperire alle gravi lacune del sistema e divertirsi un po'.
E questo è un grosso SE.

Le regole sono solo un paravento dietro al quale nascondere le decisioni di un master-intrattenitore, sono evidentemente poco playtestate e richiedono un grosso sforzo di sincornizzazione da parte del gruppo per poter portare da qualche parte

10

Se Call of Cthulhu è il gioco di ruolo del passaggio fra infanzia e adolescenza, questo è quello della maturità. Con Vampire il GDR si trasforma, diventando un gioco di narrazione (questa è la dizione corretta) e utilizzando in maniera profonda i meccanismi della letteratura e del teatro.

In molte recensioni si mette in croce il sistema di gioco, considerandolo poco trasparente e inutilmente "macchinoso". Se è vero che ci sono contraddizioni e qualche ingenuità (peraltro assai ben risolte in Requiem), va anche detto che potendo contare su un gruppo affiatato e un master esperto, tutti i problemi possono essere risolti con un "accordo fra gentiluomini". Dopotutto, il peso delle regole, soprattutto per questo gioco, non può essere considerato il fattore più importante. E poi, e poi... Non dimentichiamoci di alcuni giochi che erano sugli scaffali quando, nel 1991, uscì Vampire: se vogliamo parlare di regola lambicca-cervelli, forse è meglio pensare prima al Middle Earth Role-Playing (Merp).

Tralasciando tutto questo, Vampiri è senz'altro il gioco che consente la maggior libertà. Al Narratore nello sviluppo della trama (plot e metaplot); ai giocatori nella caratterizzazione (prima) e nell'interpretazione (poi) dei personaggi. E' sicuramente (o almeno lo è stato per molti anni) il Gdr nelle quali le meccaniche di gruppo assumevano importanza fondamentale. Forse - non paia una bestemmia - da questo punto di vista il suo cugino più stretto è Paranoia, con le sue giustapposizioni di fini e scopi diversi fra giocatori "costretti" a restare insieme, a formare quella che fra vampiri si chiama una coterie.

Un gioco imprescindibile, con un'unica avvertenza: per giocarlo dovete essere pronti. Abbandonate ogni pretesa di "power-player", abbandonate le vecchie care idee di "entra, uccidi mostro, arraffa tesoro e scappa". Vampire è tutt'altra cosa.

10

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7

Sicuramente il meccanismo di vampire: the masquerade risulta semplice e allo stesso tempo efficace.
Tuttavia ci vuole un master veramente bravo per giocarci altrimenti si rovinerebbe facilmente il gioco.
Risulta infatti difficile interpretare dai dadi gli effetti e gli eventi che vengono generati nel gioco.
Insomma il gioco è tanto semplice quanto difficile da gestire.
Dopo un po di partite che ho fatto, però, il gioco si è dimostrato freddo e piatto. Bello come struttura di gioco, ma nient'altro.

9

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8

Nessun commento

7

Come gioco di ruolo nel suo complesso è uno dei miei preferiti.
Se lo analizzo due secondi posso dire che:
1) Mi piace l'ambientazione originale, divertente e ricca di idee e spunti.
2) Mi fa schifo il regolamento inutilmente complicato, sbilanciato, poco funzionale.

Ha comunque il merito di essere riuscito, negli anni in cui è stato creato, a tagliarsi una fetta di mercato in un territorio dominato dall'onnipresente e inossidabile D&D.
Non piace neanche a me il ragionamento "il regolamento non è veramente importante in un gdr", inoltre qui c'è da giudicare il gioco nella sua interezza, però va detto per Masquerade che è davvero riuscito ad avere successo nonostante il regolamento e a dimostrare che idee belle e buone fanno davvero la differenza.
Gli dovrei dare 6 ma si merita almeno un 7, o forse un 8, per una semplice e geniale intuizione: provate a pensare a quanto successo hanno avuto i vampiri nell'ultimo secolo e quanto ne stanno avendo tuttora; bene, in questo GdR potete interpretare un vampiro... ESATTO!

8

gran bel gioco di ruolo.peccato per le meccaniche(troppi dadi da tirare)

6

bellissima ambientazione, metaplot, clan, storia...tutto

ATROCE sistema di gioco, fatto male, pieno di contraddizioni, tutto lasciato a discrezione del GM, e last but not least ha creato la stramaledetta cultura del "le regole non servono"

9

Nessun commento

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