Ottima amalgama di meccaniche e flusso molto scorrevole; estetica e materiali ottimi.
Difetti: asimmetria purtroppo non bilanciatissima e rischio di aperture scriptate per giocatori esperti
It is a time of unrest in 1920s Europa. The ashes from the first great war still darken the snow. The capitalistic city-state known simply as “The Factory”, which fueled the war with heavily armored mechs, has closed its doors, drawing the attention of several nearby countries.
Scythe is a Worker Placement/Economic Engine board game set in an alternate-history 1920s period. It is a time of farming and war, broken hearts and rusted gears, innovation and valor. In Scythe, each player represents a character from one of five factions of Eastern Europa who are attempting to earn their fortune and claim their faction's stake in the land around the mysterious Factory. Players conquer territory, enlist new recruits, reap resources, gain villagers, build structures, and activate monstrous mechs.
Each player begins the game with different resources (power, coins, combat acumen, and popularity), a different starting location, and a hidden goal. Starting positions are specially calibrated to contribute to each faction’s uniqueness and the asymmetrical nature of the game (each faction always starts in the same place).
Scythe gives players almost complete control over their fate. Other than each player’s individual hidden objective card, the only elements of luck or variability are “encounter” cards that players will draw as they interact with the citizens of newly explored lands. Each encounter card provides the player with several options, allowing them to mitigate the luck of the draw through their selection. Combat is also driven by choices, not luck or randomness.
Scythe uses a streamlined action-selection mechanism (no rounds or phases) to keep gameplay moving at a brisk pace and reduce downtime between turns. While there is plenty of direct conflict for players who seek it, there is no player elimination.
Every part of Scythe has an aspect of engine-building to it. Players can upgrade actions to become more efficient, build structures that improve their position on the map, enlist new recruits to enhance character abilities, activate mechs to deter opponents from invading, and expand their borders to reap greater types and quantities of resources. These engine-building aspects create a sense of momentum and progress throughout the game. The order in which players improve their engine adds to the unique feel of each game, even when playing one faction multiple times.
Per questo gioco non ci sono eventi, se vuoi puoi contattare la redazione per pubblicare degli eventi collegati a questo gioco.
Sotto il vestito niente, questo era il titolo di un film anni 80.....in questo caso sotto il vestito che può far pensare ad altro Scythe nasconde un anima german tutta da scoprire
L'esperienza di gioco avuta con la campagna è stata spettacolare che a distanza di anni ancora ricordo insieme agli altri del gruppo
Appassionante
Onestamente avrebbe meritato un voto piu alto all'uscita, non è invecchiato benissimo. Gli va tuttavia dato il merito di aver dato il "LA" all'uscita di una lunga serie di giochi ibrido euro-american con materiali ricercati e piacevoli (e prezzi lievitati... lascio a voi la scelta, se questo sia un bene o un male )
Scythe è senza dubbio uno dei miei giochi preferiti: l'ho giocato in 2, 3 e 4 giocatori ed è sempre stato appagante e divertente per tutti. Ogni aspetto di questo prodotto è assolutamente al top, dai materiali, alla grafica, la cura dei dettagli (l'alloggiamento delle miniature), le meccaniche. Aggiungo che anche l'espansione Rise of Fenris, rappresenta per me il modo ideale in cui dovrebbe essere concepita un'espansione: una delle più belle che ricordi.
Una guerra molto fredda.
Ambientazione - buona ma non necessaria (migliora di molto con l'espansione legacy): la mappa ha alcuni easter egg ma l'intera ambientazione viene demandata al testo delle carte incontro che è simpatico ma limitato e non indispensabile.
Materiali - ottimo colpo d'occhio: le miniature dei robot (anche quelle base) fanno la loro figura così come la mappa e le risorse sagomate. Nota di demerito per le carte presenti in 3 diverse dimensioni che costringono gli OCD a comprarsi 3 misure differenti di bustine.
Meccanica - ibrido 4x ben riuscito: il piazzamento del lavoratore si abbina molto bene al controllo territorio/risorse ed ai tracciati potere e popolarità ed il numero limitato di azioni fa risultare le scelte poco dispersive. Ottima innovazione la presenza delle risorse sul territorio e non nella riserva del giocatore. Questo elemento aumenta notevolmente la tensione al tavolo dando un forte significato alle battaglie che altrimenti rimarrebbero ancora più marginali di quanto già lo siano.
Interazione - guerra che si raffredda sempre più al proseguire della partita: gli scontri diretti sono limitati ma il tracciato degli obiettivi (e dunque la fine partita) si riempie sempre più velocemente. Inoltre la presenza in alcuni casi di molte risorse in un territorio oppure il controllo di territori chiave fa sì che sia necessario acquisire punti potere e carte munizione in maniera preventiva sentendo costantemente il fiato sul collo degli avversari, soprattutto dei vicini.
Esperienza al tavolo - appagante nonostante diverse sgomitate: con la giusita vazione, in questo gioco c'è spazio per qualsiasi tipo di giocatore, dai guerrafondai a quelli che preferiscono starsene nella propria isola. Ogniuno può sentire di aver fatto la sua partita nonostante difficilmente possa arrivare alla vittoria.
Casualità VS strategia - ben bilanciate: gli elementi di casualità sono la pesca delle carte munizione e soprattutto delle carte incontro. Queste aiutano il giocatore nella giusta misura, tanto quanto basta per ricambiare lo sforzo profuso ma non così tanto da sbilanciare la partita verso una strategia preponderante in tal senso. Per il resto l'ottimizzazione delle azioni/risorse fa da padrona mentre si attende il momento migliore per effettuare l'attacco più redditizio.
Longevità - alta: il numero di giocatori al tavolo e soprattutto le combinazioni fra la fazione ed il mestiere cambiano molto le strategie di gioco.
Hype - onesto: questo gioco può andare bene in gruppi di giocatori con diverse esperienze al tavolo. Dopo un paio di giri anche per i novizi gli ingranaggi girano bene.
Nota 1 (-0.5 punti): il gioco viene venduto monco con la presenza in mappa delle basi iniziali di 2 fazioni presenti in un'espansione.
Nota 2 (-1 punto): sia nella versione base che con le espansioni, le fazioni sono leggermente sbilanciate e le statistiche online parlano chiaro.
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