Power Grid: The First Sparks

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Goblin score: 6 su 10 - Basato su 27 voti
Gioco da Tavolo (GdT)
Anno: 2011 • Num. giocatori: 2-6 • Durata: 60 minuti
Sotto-categorie:
Strategy Games
Famiglie:
Power Grid

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Power Grid: The First Sparks: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
4721
Voti su BGG:
3567
Posizione in classifica BGG:
1675
Media voti su BGG:
6,77
Media bayesiana voti su BGG:
6,30

Voti e commenti per Power Grid: The First Sparks

7

Nessun commento

7

Nessun commento

5

Prima impressione: 1 partita (e spero mai più)

Sono partito con grandi aspettative, che sono rimaste tutte deluse.
L'unica cosa bella è l'ambientazione.
Le cose irritanti invece sono:
1) Gli omini mangiano ma fondamentalmente non cacciano: sono solo gli strumenti a farlo. Avere più omini non conta praticamente niente. Invece se avete 2 archi, ad esempio, il vostro singolo omino può cacciare 2 volte. Assurdo.
2) Non essendoci una vera asta il solo succo del gioco è: "quanto riesco a stare in basso nell'ordine di turno senza perdermi la possibilità di recupero?" Chi sta dietro ha infatti TUTTI i vantaggi dati dal gioco: prende la tecnologia che interessa di più, caccia più cibo perché nessuno l'ha ancora fatto, si espande fintanto che i territori sono più liberi.
3) I costi del sistema di espansione NON sono più facili da calcolare che nel normale Powergrid (chi è che l'ha venduto come più facile?)
4) Le velocità di chiusura del gioco (altro teorico punto a favore di questa versione) non permette al giocatore che inizialmente prende una tecnologia sbagliata di recuperare: fa 3 turni producendo sensibilmente meno degli altri, visto che a procurare il cibo sono le tecnologie e non gli omini.
5) Mentre in Powergrid parte della tecnica consisteva nell'ostacolarsi nell'espansione, qui, pur essendo
in qualche modo possibile, non è così facile farlo. Nè chiaro. Nè soddisfacente.

6

Meccaniche molto simili al classico Power Grid dove andiamo ad eliminare l'asta e le risorse diventano denari. Personalmente mi stanca vedere le stesse carte e gli stessi colori, ma il gioco non è male. Si tracca comunque di un astrattone e la cosa che più mi lascia perplesso è consumare un bisonte per nutrirsi (che vale 4) e ricevere del pesce di resto (che vale 2), assurdo! - [Autore del commento: ottobre31]

7

Fatto molto bene, davvero interessante... peccato che, per gli amanti di Powewrgrid, la mancanza delle aste e del conseguente "pathos", gli faccia perdere buona parte del fascino. In effetti la mancanza delle aste sembra sfavorire troppo pesantemente chi è in testa, così come alcune carte "conoscenza" apaiono un po' troppo sbilanciate. Anche i campi di grano hanno un rendimento alla lunga molto migliore (perché sicuro e costante) delle altre tecnologie per procurarsi cibo (ovvero la valuta di allora).

6

Nessun commento

8

Giocato 1 volta; voto 8

Anche il buon Friese ha mangiato la foglia! Dopo il successo di Agricola e Stone Age ( quasi ) tutti hanno capito che mettere animaletti, verdurine e una plancia graficamente accattivante, rende il gioco più piacevole...e così è in effetti. Il gioco è una versione più family di powergrid dove non bisogna fare mille calcoli e non c'è l'asta. Il sistema di espansione sulla mappa cambia, è più semplice e meno "bloccante" rispetto a P.G. ( e personalmente l'ho anche preferito ). Vengono introdotte le tecnologie che sono un aspetto fondamentale del gioco. Attenzione a non esagerare con le spese ad inizio partita o con una esagerata ( seppur golosa ) espansione in un turno solo, perchè poi si rischia di essere tagliati fuori dalla partita. Le risorse sono abbondanti e si sente meno la corsa-alle-risorse di Power Grid. Ma attenzione! Riuscire a sfamare la famiglia ( cosa molto facile in questo gioco ) non significa avere la vittoria in mano. Da metà partita in poi l'ordine di turno ti permette di ottenere un animale in più rispetto ad un altro giocatore e sebbene possa sembrare poca cosa, a fine partita questo farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
Commento:
Personalmente il gioco mi è piaciuto. Non voglio fare troppi paragoni con powergrid che resta superiore come complessità di gioco e strategia. Questo è un gioco che si avvicina ad un pubblico per famiglie ma lascia al giocatore esperto il gusto della competizione e della pianificazione delle mosse. Il gioco non è banale ed è un ottima alternativa al "solito Stone Age" ad esempio ( ....e con meno influenze della Dea bendata).
Insomma, Power Grid con la moglie non lo si gioca mai? troppo colacoloso? grafica cupa e ambientazione poco appetibile? Proponete questo e avrete risolto il problema :-)

8

Ho comprato la versione tedesca e ho tradotto il regolamento in italiano partendo però dal testo del regolamento inglese.
Il gioco non è Power Grid anche se parte dallo stesso autore e dalle stesse meccaniche di base.
E' decisamente un altro gioco con procedure di gioco simili, ma con strategie completamente diverse, dato che le "piccole" differenze stravolgono tutto.
Sinceramente a me piace. E' un buon mezzo per arrivare a giochi più complessi e al tempo stesso è un buon riempitivo per quando non si hanno 2 ore piene davanti per giocare, dato che non è comunque un gioco banale.
Lo consiglio purchè si sia consapevoli che Power Grid è il brand, ma il contenuto è qualcosa di sottilmente diverso. In questo senso metto in guardia gli appassionati di Power Grid. Non pensate di usare le stesse strategie.

6

Capiamoci... First Sparks non è un brutto gioco. Più che altro, gli manca qualcosa per essere un buon gioco... magari un po' di playtest, per dire...

6

Gioco decisamente leggero, mai incisivo durante la partita...e senza un'asta iniziale per l'ordine di turno, perde molto!Inoltre, le risorse non sembrano così difficoltose da ottenere!
Galletto

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