Player's Handbook (AD&D 2e)

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Goblin score: 7 su 10 - Basato su 149 voti
Gioco di Ruolo (GdR)
Anno: • Num. giocatori: - • Durata: minuti

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Persone con il gioco su BGG:
1095
Voti su BGG:
313
Posizione in classifica BGG:
286
Media voti su BGG:
7,25
Media bayesiana voti su BGG:
7,01

Voti e commenti per Player's Handbook (AD&D 2e)

7

Nessun commento

8

Nessun commento

5

eheheheh... quanti soldi sono, 200 euro di manuali in inglese, per un quindicenne...
Ma la voglia di qualcosa di più vario di D&D base era troppo forte...
Perchè 5 al voto? Perchè è un sistema farraginoso (troppe limitazioni), con un rapporto divertimento/complessità sfavorevole, e troppo dipendente dalle espansioni.

8

Aveva le sue pecche (evidenziate con l'uscita della terza edizione), ma a suo tempo era il migliore.

4

D&D è IL GdR per eccellenza, pietra miliare di questo hobby. Ma la Seconda Edizione di AD&D è probabilmente la peggior incarnazione del gioco (almeno per le regole base - i supplementi erano spesso di tutt'altro spessore).

Nota - Il recensore commette un errore quando descrive AD&D come "evoluzione" di D&D Base. In realtà si tratta di due linee distinte, con target di pubblico differente. Entrambe derivarono nel 1977 più o meno simultaneamente (ed almeno in parte per motivi legati a diritti d'autore) dal primo D&D (1974), cui però AD&D somigliava molto più. Quindi sarebbe più corretto affermare che il Basic discenda dall'Advanced piuttosto che il contrario. Ed in effetti il regolamento di Basic nella sua semplicità è decisamente più elegante.

Questa Seconda Edizione non fa minimamente tesoro degli anni di esperianza raccolti, e non risolve quasi nessuno dei problemi tecnici di AD&D1. Si mantengono carattristiche insensate (forza eccezionale?), progressioni di classe illogiche ed arbitrarie, grossolani problemi di bilanciamento, regole mal organizzate e peggio spiegate.

A causa di un malaugurato cambio di dirigenza alla TSR, che tra l'altro nel giro di sei anni porterà la ditta sull'orlo della bancarotta, il target del gioco viene cambiato. Si eliminano alcuni controversi (ma gustosi) elementi: Demoni e Diavoli, e tutte le illustrazioni splatter oppure "piccanti". Si preme l'acceleratore su una fantasy acqua-e-sapone per adolescenti. I testi si fanno più blandi e meno originali.

Riassumendo: le regole sono un pasticcio di supplementi precedenti, malamente cucite insieme, i testi sono piatti e mancano di fantasia, l'organizzazione del volume è pessima, i contenuti editoriali sono scadenti e solo poche illustrazioni di abili disegnatori salvano il volume dal punto di vista artistico.
Sia la Terza Edizione che il Basic sono migliori sotto ogni punto di vista; certo la Prima Edizione presentava contenuti editoriali peggiori, ma ciò è scusabile data l'inesperienza della TSR di allora. Quindi, come set base di regole, AD&D Second Edition è IMHO il peggior prodotto uscito per i tipi della TSR/WotC.

Da notare che il supporto per la linea fu generoso in quantità e spesso ottimo in qualità - si vedano, per esempio, i setting di Planescape o Ravenloft. Sospetto che questo tenda a colorare di rosa i ricordi dei giocatori, a dispetto dello scadente set base.

6

Un gioco che già quando uscì veniva abbondantemente superato da altri sistemi coevi o precedenti (in quanto a evoluzione)!
Un sistema dichiaratamente incentrato sul combattimento (la THACO e la AC erano due fattori imprescindibili) e poco sul resto: non esistevano ad esempio gli Skills come li conosciamo adesso, bensì le proficiency (opzionali) e delle abilità specifiche/esclusive di alcune classi (come scalare(!), nascondersi, ecc..). Nessun elemento interpretativo-narrativo, sebbene alcuni GdR di quel periodo cercassero di fare dei passi avanti su quella strada (cfr -uno tra tutti- Pendragon).
Ha comunque un valore storico non trascurabile (per questo la sufficienza), ma al giorno d'oggi ci sono MOLTI altri sistemi che realizzano meglio l'hack 'n slash..

9

Solo per i ricordi e le emozioni che mi ha dato giocare con questo sistema. Che tempi... Questa volta niente giudizio tecnico, solo sentimento e passione. E poi se il mio nick è il nome di un mitico personaggio di AD&D con cui ho giocato per moltissimi anni, un motivo ci sarà...!

7

Un'altra pietra miliare del gioco di ruolo internazionale. Nonostante lo abbia giocato e rigiocato innumerevoli volte non sono mai riuscito ad apprezzarne il cuore del sistema di gioco. Lo preferisco rispetto al terza edizione ma, probabilmente, solo per le emozioni che e' stato capace di regalarmi piu' che per una sua (inesistente) superiorita'.

8

Innumerevoli sono state le sessioni passate a giocare ad AD&D, ciò praticamente passato la mia giovinezza. Ho abbandonato il sistema base (D&D) proprio nel momento in cui conobbi l'edizione avanzata. Se non ricordo male fu il primo sistema multi-ambientazione, infatti bastava prendere le regole basi e l'ambientazione che si desiderava per iniziare una campagna col proprio gruppo di gioco, e passare così numerose ore di divertimento. Il sistema non è certo privo di difetti, ma sono un'inezia rispetto alle potenzialità di divertimento che può offrire.
Voto 10 per tutto ciò che questo gioco/sistema mi ha dato è fatto provare.
Voto 8 paragonandolo a tutte le realtà attuali.

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