Recensioni su Perikles Indice ↑

  • Autore:
    Morpheus
  • Ambientazione storica che si sente poco per questo Perikles, gioco da tavolo di Martin Wallace che vorrebbe portarci nella Grecia antica con un regolamento abbastanza semplice. Leggi la recensione per saperne di più.
    Autore:
    Morpheus

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Perikles: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
2699
Voti su BGG:
1908
Posizione in classifica BGG:
2198
Media voti su BGG:
6,88
Media bayesiana voti su BGG:
6,16

Voti e commenti per Perikles

6

Sono abbastanza in accordo con il recensore: il gioco è semplice nelle meccaniche e nell'apprendimento, ma molto strategico da giocare con una profondità non indifferente. L'ambientazione, secondo me, è invece molto presente nonostante l'aspetto lo faccia sembrare più un astratto anche per la bruttissima grafica in stile Wallace.
Come hanno già fatto notare in diversi, però, il grosso difetto è negli sbrigativi tiri di dado in battaglia che contano molto più di quello che dovrebbero. A questo va aggiunto la non eliminazione delle forze sconfitte (paradossale e inutile moltiplicatore di fortuna), la tabella delle proporzioni attaccante-difensore che secondo me non è affatto ben proporzionata al numero di truppe in campo ed infine anche il vantaggio per aver vinto la prima guerra nel caso di attacchi via terra e mare che è abbastanza ridicolo e mette ancor di più se possibile tutto nelle mani del caso.
Un titolo profondo dalle ottime premesse tattiche che sicuramente va provato per gli amanti del "piazzamento/diplomazia/guerra", ma che viene rovinato da un sistema di combattimento scadente e semplicistico che, visto l'autore, poteva essere sviluppato molto meglio di così!

7

A me è piaciuto abbastanza sto gioco!
Buona la meccanica e simpatico il procedimento di assunzione del potere nelle città: la fase della guerra è ben studiata solo che è il dado ad avere l'ultima parola!
Può essere che pochissimi vincano contro tantissimi...la scala dei valori per vincere andrebbe rivista un pò!

9

Gran gioco che alterna una piacevole fase di piazzamento che riserva sorprese fino all'ultimo (cosa che io gradisco molto) ad una fase di posizionamento delle truppe che crea una piacevole tensione: qui le scelte vanno ben ponderate, altrimenti si rischia di regalare molto agli altri.
Non sono d'accordo sul fattore fortuna relativo ai combattimenti: un grosso esercito raramente perde contro uno più piccolo. Da questo punto di vista trovo la relativa tabella ben fatta.
Semmai la fortuna è ben più determinante nella pesca delle tessere per il piazzamento dell'influenza nelle poleis.
Rimane aperto fino alla fine, grazie alla possibilità di fare molti punti con una stagione bellica ben gestita.

7

Bel gioco di guerra e piazzamento.
I livelli sono ottimi come ormai ci ha abituato il buon vecchio Wallace. Molta interazione, una buona dose di strategia e pianificazione anche a lungo termine. Significativa anche la fortuna sia nelle battaglie (vista la presenza dei dadi) che nella prima fase con l'uscita delle tessere per le azioni politiche.
Bello e profondo, da avere anche se inferiore ad altri titoli dello stesso autore (struggle e PotR su tutti).
Dopo aver fatto altre partite devo dire che il gioco non mi convince molto per un sistema di modificatori in battaglia poco efficace che rende molto casuale l'esito degli scontri che sono una delle cose fondamentali del gioco. Peccato.

8

Molto bilanciato, molto simile a struggle of empires. Non sono d'accordo sulla casualità dei combattimenti, che vanno invece pianificati al massimo, e sull'assenza del fattore ambientazione, che invece è ben presente. Bel gioco.

7

Buon gioco di Wallace, che però ci ha abituati a ben altri standard.
Buona la prima fase, un po' meno convincente la fase dei compbattimenti che mi ha deluso un pochino.
Di Wallace c'è sicuramente di meglio.

7

Bel gioco di piazzamento e guerra. Come in altri titoli di Wallace, vale il diabolico binomio regole semplici - strategie complesse. Delle fasi del turno, la più divertente è quella del piazzamento, con innumerevoli possibilità di "sgambetto" all'avversario, dal semplice assassinio all'esclusione della famiglia dominante dal ballottaggio dei candidati-hegemon. Il combattimento è semplice da risolvere (e un po' culo-driven), difficilissimo da pianificare. Una considerazione: penso che più di altri, questo sia un gioco dove l'esperienza e il numero di partite alle spalle dei giocatori conti ai fini della vittoria. Infine, due cose che mi sono piaciute meno. Primo: ho avvertito poca "stickyness" tra regole e ambientazione... nonostante la mappa della Grecia, i trireme e gli opliti, non mi levo dalla testa la sensazione di aver giocato a un astratto. Secondo: sebbene la qualità dei componenti sia ottima (a partire dallo spessore fisico del tabellone), la grafica non è assolutamente all'altezza del gioco. Ok, i giochi di Wallace sono un po' così, ma anche l'occhio vuole la sua parte. E poi, cacchio, dalla Fantasy Flight (Twilight Imperium, Arkham Horror, World of Warcraft, ecc.) ti aspetti qualcosa di meglio.

7

Molto bella ed elegante la parte di pianificazione strategica per il controllo delle polis; la fase di piazzamento truppe per le battaglie mi è sembrata non all'altezza.
Comunque promosso.

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