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MUNERA: Familia Gladiatoria: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
282
Voti su BGG:
154
Posizione in classifica BGG:
18039
Media voti su BGG:
6,03
Media bayesiana voti su BGG:
5,52

Voti e commenti per MUNERA: Familia Gladiatoria

10

Bel gioco, con dinamiche interessanti e un'ambientazione molto accattivante.
Lo trovo un ottimo modo per passare una giornata con amici.
Il punto di forza sono i combattimenti gladiatori e il fatto che nessuno è mai escluso dalle azioni in gioco!

8

Giocato a Lucca con gli autori (persone squisite) e subito comprato. L'ambientazione è ottima, lo stile grafico pure e ciò influenza positivamente il mio commento. Concordo nel dire che, seppur con qualche pecca, il gioco è buono e soprattutto divertente. Consigliato a chi non ama particolarmente la gestione risorse e a chi esige interazione tre i giocatori. Un vero difetto: in due giocatori non funziona proprio, quindi non provatelo in meno di tre persone, rimarreste delusi

7

L'ho provato una sola volta e, devo ammetterlo, è stata una delle partite più terribili della mia vita! :-(
No, non perché il gioco sia brutto, ma perché il suo stile altamente gestionale-finanziario mi ha legnato pesantemente! :-(

Sottolineo comunque tutti gli apprezzamenti fatti in precedenza e ne ribadisco i difetti (monete e manuale) ai quali però ne aggiungo due secondo me importanti per la giocabilità: il quick reference e gli eventi.

Il primo è un errore comune alla prima produzione: gli autori sanno così a memoria il gioco che non si rendono conto di quanto sia ostico districarsi in una simbologia non intuitiva per chi gioca la prima volta. E' giusta la volonta di renderlo indipendente dalla lingua, ma poi un quick reference occorre farlo, almeno in pdf da scaricare, altrimenti diventa un ostacolo fastidioso provare il gioco, soprattutto per i non giocatori.

Il secondo invece è secondo me un difetto di bilanciamento. Lo dico subito: la nostra partia è finita per una combo di 3 eventi giocati in successione che hanno fatto fare al giocatore ben 4 punti (su dieci). Va bene, è un caso raro, ma può capitare e stroncare una partita perché esiste la possibilità di fare una combo non fermabile lascia l'amaro in bocca. Oltre a questo tutti gli eventi sono fortissimi e, secondo me, lasciare la possibilità di giocarli a cannone è decisamente da evitare. personalmente credo vadano limitati ad uno a turno, non di più.

In conclusione è davvero un buon gioco "Italian Style", di cui sicuramente si vedono gli errori di inesperienza, ma di cui si vede tantissimo anche la passione e l'impegno. Personalmente lo giudico davvero un buon prodotto e, per quanto non sarà mai il mio gioco perché un pelo troppo finanziario, non avrei esitazioni a raccomandarlo a chi vuole provare un prodotto italiano con una sua identità e che non fa la solita copia sterile di stili e meccaniche altrui.

7

Provato a Lucca con gli autori.
Pensavo di trovarmi di fronte ad un gioco di combattimenti... beh, quelli non mancano, ma c'è anche tutto un contorno gestionale che non mi aspettavo e che ho apprezzato.
L'ambientazione è resa splendidamente e calza bene con le meccaniche di gioco, soprattutto il combattimento in arena. Sebbene la fortuna negli scontri abbia il suo peso, il gioco punta molto anche su tutta la gestione della carovona gladiatoria che si deve guidare.
Un buon mix alla fine con qualche meccanica magari da oliare un po' meglio, ma che personalmente non mi dispiace.
Sarebbe un 6,5 ma porto a 7 per incoraggiare i novelli autori :-)

7

Commento basato su poche partite (un paio).

Credo che Munera possa essere considerato un buon esponente dell'Italian style di cui da tempo si parla: ambientazione bellissima, ben fusa con le meccaniche e molto presente; se ne infischia di "morale" e scrupoli nei confronti dei poveri gladiatori-oggetto; ottima veste grafica.

Pregi: Il gioco scorre volentieri, ha una durata impostabile a piacere (e questo mi sembra un gran pregio) e una buona fusione tra fortuna e strategia (la fortuna conta solo nei combattimenti, ma in fondo l'importante è parteciparvi, non vincerli!). I materiali -tranne le pessime monete- sono ottimi (plauso particolare per le bustine già incluse nella confezione: una chicca da cui le case editrici dovrebbero imparare), nulla da invidiare ai non-autoprodotti.

Difetti: Il regolamento è poco elegante (sia le regole in sé, un po' macchinose in alcuni punti, che come sono spiegate). Ho l'impressione che il bilanciamento non sia perfetto, alcune cose non tornano bene. Poi, perché il manuale italiano in un lercio libretto bianco/nero malamente impaginato e quello in inglese strafigo??? Siete o non siete italiani?? Infine, perché non avete messo il nome degli autori sulla scatola?

In conclusione, è da riprovare per capirlo meglio. Qualche difetto sicuramente c'è, ma il mio commento vuole essere un incoraggiamento per gli autori che, nonostante l'inesperienza, sono riusciti a fare un lavoro sicuramente lodevole. Bravi!

5

Ho preso il gioco alla fiera di Lucca con qualche titubanza che poi si rilevata delusione dopo aver provato il gioco per un paio di partite. Se ci si vuole solo divertire tirando tanti dadi senza badare a strategie particolare allora il gioco è azzeccato, altrimenti il gioco non è quello giusto. Il gioco è molto influenzato dai dadi, il combattimento è qualcosa di totalmente ingestibile e incontrollabile e di conseguenza anche le scommesse che vengono fatte sono fatte a caso basandosi sui valori dei gladiatori. A mio avviso sarebbe stato più adatto un sistema di combattimento alla "card driven" stile Annibale oppure La furia di dracula, con mazzi di combattimento create ad hoc per ogni categoria di gladiatori di cui si è sapientemente impiegato molto tempo per curare i dettagli storici. I materiali sono semplici due mini tabelloni di cartoncino spesso, piccole tesserine per identificare i gladiatori e la loro esperienza, 100 carte taglio piccolo di cui forniscono le bustine trasparenti e poi quelle inguardabili monete, sicuramente la cosa più brutta del gioco a mio avviso, il tutto comunque non giustifica assolutamente un prezzo così alto. L'idea del gioco è originale e apprezzabile, i dettagli e la cura nella parte storica è notevole, fatta eccezione per la battaglia che comunque è il cuore del gioco, i punti coi quali si vince si prendono principalmente appaltando spettacoli e appaltare spettacoli è una questione di come gira l'indicatore primo giocatore: se ti trovi primo di turno automaticamente fai punti poi gli altri 3 giocatori fanno un'asta per guadagnare gli stessi punti. Anche qui avrei gestito meglio la possibilità di aggiudicarsi l'asta facendola contendere a tutti i giocatori dando modo di fare punti e non escludendo il primo giocatore. Sto cercando di mettere in pratica i miei accorgimenti e vedere se il gioco risulta più gradevole.

8

Commento basato su una sola partita

Preso da sé, il gioco è da 7/7 e mezzo, ma questo è uno di quei rari casi in cui è d'obbligo alzare di 1 per l'accuratezza dell'ambientazione e per la passione per la storia che traspare da ogni dettaglio.
L'impianto è un ibrido german-american (da un lato una forte ambientazione, dall'altro un sistema di aste e gestione abbastanza "tedescoide" per quanto molto ben calato sul tema).
E' un'opera prima, e a tratti si vede: alcuni aspetti sono meno bilanciati di altri, lo sviluppo delle regole è a tratti fin troppo intricato, ma il gioco è più che godibile e l'alta interazione (inevitabile quando si parla di aste, bluff e scambi) lo alleggeriscono dal punto di vista strategico in favore del "fun factor" nudo e crudo.
Pollice presso.

8

Il gioco è bello. Ambientato decisamente molto bene, tutte le meccaniche sono legate ad aspetti della situazione rappresentata. Le meccaniche stesse, pur non essendo un miracolo di originalità, sono implementate molto bene e sono molto varie, andando dalla lotta con i dadi alle aste, alla gestione monetaria, scommesse, possibilità di influenzare gli scontri e quant'altro. Le carte evento danno qualche arma in più e permettono di creare combo anche devastanti. Il fattore fortuna è limitato agli scontri, anche se sinceramente avrei preferito un sistema che creasse meno situazioni imbarazzanti. Va bene un tiro scarso, ma uno 0 contro un 9 determina la fine di uno scontro quasi immediata. Bello invece il sistema di avanzamento dei gladiatori in base alla fama raccolta negli scontri e la presenza dei personaggi di supporto, anche se alcuni sono quasi inutili (come il Faber da 1) mentre altri sono sgamatissimi (il Vectores da 3 è un po' troppo potente).

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