Mice and Mystics

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Se dovessi basare unicamente il mio voto su grafica, componentistica (anche se qualche segnalino in più sarebbe stato utile ;-) ) e soprattutto storia non ho dubbi che sarei propenso per un 10 secco. Non sono certo un amante dei topini da fiabe, ma già dalla lettura del prologo e della prima avventura l'ambientazione si sente tantissimo e, dopo aver terminato il primo scenario, si avverte prepotentemente la voglia di continuare a giocare per vedere come andrà avanti la storia, come se si stesse leggendo un racconto avvincente.

Questo suo pregio però è anche un suo difetto: il gioco è completamente storia-centrico, tanto che giocare missioni singole non ha senso, oltre che essere svantaggioso se si scelgono scenari troppo avanti con personaggi "base" senza le abilità guadagnate dai livelli.
A tutto ciò va aggiunto un regolamento che, seppur semplice, è privo di chiarimenti precisi lasciando molti spazi a situazioni contraddittorie. Cosa ancor più grave nonché suo maggior difetto, non è presente nessun meccanismo di controllo della fortuna che è lasciata totalmente allo stato brado! Il tempo di gioco è deciso dai tiri (s)fortunati, il formaggio, benzina delle abilità, anch'esso controllato dal dado, la ricerca doppiamente di (s)fortuna poiché somma dado a pesca, iniziativa a caso incontrollabile ed ingestibile tanto da vanificare alcune abilità dei personaggi se essi si trovano in fondo piuttosto che in cima... potrei continuare a lungo ed è innegabile che per un giocatore esperto di dungeon crawler questa quantità di caso su caso in modo selvaggio sia assolutamente inaccettabile, soprattutto quando sarebbero bastate un paio di regolette per limitarlo o mitigarlo.

Insomma: se dovessi votare il gioco in base al regolamento sarebbe insufficiente poiché si tratta di passare un paio d'ore a tirare dadi sperando che la sfortuna non colpisca troppo duramente altrimenti si perde indipendentemente da quanto buona sia la propria strategia.
Facendo quindi media viene un 7.5, ma dato che non sono amante delle medie né dei voti assegnati solo in base a criteri definiti aggiungo volentieri mezzo punto. Perché? Perché anche se la meccanica di gioco è così fortunosa da far schifo (perdonate l'espressione) è sufficente una minima house rule (possibilità di ritiro pagando un formaggio, per esempio) per evitare ampie dosi di frustrazione e godersi l'esperienza di un gioco evocativo, con una trama eccellente e con grande impegno nella realizzazione di scenari vari e ben caratterizzati.
Un gioco da giocare come se si stesse leggendo un libro, senza preoccuparsi troppo di aiutare un pochino i protagonisti con un paio di regole ad hoc perché in fondo loro sono gli eroi e questa è una fiaba a lieto fine!

Bel dungeoncrawl con una parte narrativa ben sviluppata. I personaggi sono ben caratterizzati dagli intermezzi narrativi (la spavalderia di Collin, i battibecchi tra Nez e Filtch) che arrichiscono il gioco ad una nuova dimensione rispetto ad un normale Dungeoncrawl.
Ambientazione ben resa e meccaniche intuitive, anche se il fatto di avere regole speciali per ogni stanza potrebbe rallentare un po' il gioco ma allo stesso tempo rende piu' vario e piu' caratterizzato il gioco (nelle cucine state attenti al gatto, le trappole nelle stanze, attenti alla corrente dei corsi d'acqua che rischia di "portarvi via").
Se dovessi scegliere una parola per descrivere il gioco, sceglierei "divertente".

Longevita': 2
Regolamento: 1
Divertimento: 2
Materiali: 2
Originalita': 1