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Florenza

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Goblin score: 7 su 10 - Basato su 97 voti
Gioco da Tavolo (GdT)
Anno: 2010 • Num. giocatori: 2-5 • Durata: 200 minuti
Sotto-categorie:
Strategy Games
Meccaniche:
Worker Placement

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2267
Media voti su BGG:
7,37
Media bayesiana voti su BGG:
6,13

Voti e commenti per Florenza

10

Nessun commento

10

Stiamo parlando di un Capolavoro Italiano !!! Il gioco è di notevolissimo spessore strategico !!! Mi ricorda in qualche meccanica Le Havre (altro gran gioco). Veramente ben fatto. Complimenti all'autore !!! Anche impegnandomi non riesco a trovarci un difetto!!!

9

Giocone. Meccaniche già viste, ma comunque un giocone.

9

Gioco dalla meccanica stra-abusata del piazzamento, ma che un suo fascino sia per l’ambientazione sia per il ruolo degli artisti. Le partite sono sempre imprevedibili e diverse l’una dall’altra, sia per i tantissimi edifici che si possono costruire, sia per l’estrazione degli artisti che variano di partita in partita. Giocato sia in due che in quattro e ritengo sia il massimo di giocatori “tollerabili”, infatti presumo che in cinque vengano a scarseggiare le risorse molto spesso. L’alea influisce nel tiro del dado con gli artisti ma non condiziona particolarmente le partite e dopotutto un po’ di fortuna secondo me non guasta. E’ inoltre molto importante essere capo del popolo e vescovo e poter piazzare i primi lavoratori nei posti più ambiti, ma la meccanica del conteggio del capitano del popolo fa si che ogni turno ce ne sia uno diverso; se non riesci a diventare capitano del popolo per diversi turni, rischi di essere tagliato fuori, a me è capitato nella prima partita, ma sta alla bravura del giocatore a diventarlo e poi, come detto, la meccanica aiuta. In conclusione gioco molto bello e profondo che meriterebbe un 10 se non fosse per i tempi lunghi di gioco, di setup e una meccanica complessa che non lo rende adatto a giocatori occasionali (ma questo non è detto che sia uno svantaggio.

10

questo è un giocone. meriterebbe da solo 10 per la componentistica, il lavoro grafico è uno dei migliori mai fatti per un gioco in scatola. nonostante sia un gioco lungo (sulle 3 ore) e complesso, questo gioco vi piacerà fin da subito e avrete spesso voglia di giocarci. si ha proprio la sensazione di essere dei mecenati fiorentini fin dalla prima mano, dove cercherete di accaparrarvi l'artista di grido o anche solo un giovane sconosciuto, pur di veder costruita la vostra reggia e la città stessa di Firenze. capolavoro

9

Un capolavoro. Per strategia, ambientazioni, meccaniche. Forse troppi materiali che invadono il tavolo di gioco ma il gioco, malgrado la lunghezza (più di 3 ore), è piaciuto tantissimo. Durante la mia prima partita era un continuo commento: 'che figata di gioco', 'bello, bello, bello'... tanté che i tavoli vicini, con giocatori che provavano altri giochi, si fermavano e buttavano lo sguardo verso questa novità che riempie il tavolo con palazzi e quartieri di Firenze. Le partite iniziano con una forte interazione tra i giocatori per terminare solitamente molto concentrati alle proprie plance di gioco. Vista la lunghezza capita che al momento del recupero delle risorse ci sia un po' di self-service e qui è indispensabile la lealtà di tutti i giocatori. Trovo il gioco perfetto per quattro. I materiali sono ottimi e i disegni azzeccati. Pessimi invece i punti di carta in stile banconote. Gioco promosso a piendi voti. Potrebbe rubare il posto a Vasco da Gama quale mio gioco italiano preferito. - [Autore del commento: ottobre31]

7

Niente di nuovo nelle meccaniche, ma grafica ed ambientazione belle; quantità di materiale notevole e di ottima qualità; alea controllata, ma soprattutto buona soddisfazione nel giocarlo: è davvero bello veder crescere il proprio rione o fare la corsa con le altre famiglie per essere i primi a decorare i palazzi di Firenze oppure per accaparrarsi la carica di vescovo o di capitano del popolo. Giocato sempre e solo in 5, la durata è elevata (oltre le 3 ore); non posso ancora esprimermi sulla scalabilità. Unici difetti riscontrati dal mio gruppo (che poi non sono difetti del gioco, ma divergenze di gusti): scarsezza delle risorse (marmo in particolare) e del numero di edifici (molti sono unici). Ma, ripeto, questo è un difetto solo per chi è abituato ed apprezza, come purtroppo alcuni del mio gruppo, giochi a bassa interazione diretta (vedi Agricola), dove ognuno tende a coltivarsi il proprio orticello in tutta tranquillità.

Nel complesso un gran bell'acquisto da fare, se amate i gestionali complessi e avete tempo (e anche spazio).

8

Come dicono molti, sembra "un Caylus riuscito peggio", e forse è vero, ma a me è sembrato comunque un bel gioco (premetto che l'ho provato con le regole variate che non prevedono, per fortuna, l'uso del dado per determinare i punti prestigio dati dall'artista). Il vero difetto semmai l'ho trovato nell'utilizzo delle risorse: è chiaro che ce ne sono alcune (bianco=marmo e marrone=legno) enormemente più utili delle altre (e infatti è previsto che un cubetto marrone e uno bianco vengano guadagnati automaticamente ad ogni turno), mentre, per esempio, cubetti verdi e rossi non si usano quasi mai (anche se è comunque necessario che qualcuno costruisca gli edifici che li producono, se comunque si vogliono realizzare le opere che forniscono i PV).

9

Nessun commento.

9

primo gioco in assoluto che ho provato, amore a 1° vista

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