Recensioni su Chaos in the Old World Indice ↑

  • | 3 commenti
    Caos nel Vecchio Mondo è un gioco da tavolo di controllo territorio, maggioranze, tiro dadi e poteri variabili , edito dalla Fantasy Flight Games, ad alta interazione e rigiocabilità, che scala bene in 4 e dal carattere principalmente...
    Autore:
    Agzaroth
  • Caos nel Vecchio Mondo è un gioco da tavolo della Fantasy Flight Games molto ben congeniato, con tendenza all'eurogame; è principalmente un gioco di maggioranze e non è un wargame sulle dività di Warhammer.
    Autore:
    SARGON

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Chaos in the Old World: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
15990
Voti su BGG:
15591
Posizione in classifica BGG:
182
Media voti su BGG:
7,66
Media bayesiana voti su BGG:
7,37

Voti e commenti per Chaos in the Old World

10

un gioco sensazionale...davvero sottovalutato, ma in realtà merita enormemente...il mio preferito assieme a la guerra dell'anello

9

Uno dei miei giochi preferiti! Ambientazione coinvolgente, Meccaniche eleganti e combattimenti entusiasmanti sono i punti forza di questo gioco. Tutti i giocatori hanno pari opportunità di vincere (correggendo l'errore del singolo segnalino per Slaanesh in due segnalini).

8

Fino ad ora per me il gioco di piazzamento più divertente, bello e bilanciato che abbia giocato.
fatte 5 partite non mi stanca mai ed è incredibile quanto le partite risultino (quasi) sempre combattute fino all'ultimo.davvero consigliato.
Voto: 8.5

8

Il gioco mi è parso ottimo nelle sue meccaniche ma al meglio se giocato in quattro giusti, altrimenti aleggia la mancanza della quarta divinità del caos. Ognuna di queste infatti è abbastanza ben caratterizzata ed effettivamente ha un suo stile di gioco piuttosto unico che incide notevolmente sulla partita.
E' sicuramente presente una componente 'tedescoide', ma è sopportabile grazie alla semplicità ed immediatezza del regolamento - almeno per quanto mi riguarda.
Buoni i materiali e bella la board (per quanto tetro possa risultare giocare su quella che è l'emulazione di pelle umana scuoiata e tesa), anche se le miniature sono proprio scadentucce.

Una nota di demerito sull'ambientazione: calarsi nei panni di un demone il cui scopo è distruggere il mondo personalmente lo trovo inquietante, tetro e quantomeno diseducativo.

9

Lo trovo molto dinamico e il fatto che debba finire tutto nel giro di 7/8 turni me lo fa piacere ancora di più. Il manuale sembra mandarti un po' in paranoia vista la quantità di pagine e regole alcune non ben descritte. Non a caso ho qualche difficoltà a capire una carta ti Khorn dove dice "I tuoi sanguinare colpiscono sempre per primi". Cosa già in atto visto che Khorn, in tutte le battaglie, ha sempre il primo turno, quindi è il primo a tirare i dadi. Per il resto è uno sballo :D

5

Non è proprio il mio tipo di gioco. Chaos in The Old World porta lo stampino della Fantasy Flight Games: manuale monumentale (32 pagine più eventuali errata... non è più un divertimento, è un lavoro), regole e regolette "di ambientazione" ("il giocatore ottiene una pedina squish per almeno ogni pedina squosh che piazza in fase di tracciamento in territori con almeno una pedina spruzz"), meccaniche pro-sega mentale e soprattutto, tema fantasy e grafica per bimbiminkia (cupo, artwork stucchevole e barocco, tutti cattivi, ecc.). La parte del tabellone con la mappa è un po' piatta (e i confini li ha disegnato uno più daltonico di me), e le rotelle sono belle a vedersi ma francamente gratuite. Mille carte e mille segnalini-sega riempiono mezzo tavolo con la scusa di "aggiungere varietà" al gioco.
Nonostante la mia bassa soglia di sopportazione per questo tipo di giochi, non mi sento di dargli un voto bassissimo perché, a differenza dei suoi predecessori FFG, almeno questo ha la decenza di avere una durata contenuta (alla fine, il 20% del tempo di gioco è fare il setup e rimettere a posto), e poi scorre più velocemente di quanto temessi (anche se mischiare meccaniche da eurogame e fuffa ameritrash è come bere un Sassicaia in un bicchiere di merda). Come al solito, i componenti sono di una qualità eccezionale.
Per quanto riguarda le fazioni, ho la sensazione che Khorne e Slaanesh siano molto più avvantaggiati nella progressione (gli basta un morto/una corruzione per avere un punto dominio, al contrario degli altri due che per farlo devono soddisfare due condizioni).
L'autore è uno dei responsabili del Briscolone Spaziale (Battlestar Galactica): benché si avverta la sensazione del "prendiamo un'idea e complichiamola all'infinito", a questo giro gli è venuta ugualmente male, ma un po' meno.

8

L'ambientazione è affascinante (anche se viene apprezzata al meglio solo da chi la conosce già) e c'è grande varietà grazie ai diversi poteri di ciascuna delle divinità rivali; sul bilanciamento non mi pronuncio perché l'ho giocato troppo poco.
Andando a scavare non c'è niente di veramente originale, si tratta essenzialmente di un gioco di combattimenti e maggioranze, ma personalmente finora mi ha lasciato la voglia di rigiocarlo.
Da provare.

7

Meccaniche di gioco molto interessanti; ottima la diversità delle quattro razze.
L'aspetto "guerraiolo" è quasi inesistente; cioè pur avendo miniature e dadi è un mix tra german game e ameritrash e predilige l'aspetto gestionale

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