Call of Cthulhu (1st Edition)

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Goblin score: 8 su 10 - Basato su 197 voti
Gioco di Ruolo (GdR)
Anno: • Num. giocatori: - • Durata: minuti

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Call of Cthulhu (1st Edition): voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
119
Voti su BGG:
67
Posizione in classifica BGG:
61
Media voti su BGG:
8,28
Media bayesiana voti su BGG:
7,56

Voti e commenti per Call of Cthulhu (1st Edition)

10

Il miglior gioco di ruolo al quale abbia mai giocato!
Ne adoro l'ambientazione e il fatto che ti permette di creare delle avventure non solo tutto azione e combattimenti, ma anche astuzia e investigazione. L'abilità del Master è però assolutamente fondamentale.

8

Pur essendo principalmente un amante del GdR fantasy, adoro Call of Cthulhu e la sua eccezionale aderenza agli inquietanti temi Lovecraftiani. Il sistema di gioco, sebbene un po' datato risulta sempre funzionale e adeguato, non è complesso di per sé imparare a giocare CoC, sotto il profilo puramente tecnico le regole si assimilano piuttosto facilmente e non costituiscono grossi problemi, sebbene molto spazio venga lasciato all'interpretazione del master. La vera difficoltà sta veramente nell'interpretazione e nella masterizzazione più che nel sistema in sé.

Questo è infatti anche il principale difetto di CoC, poiché se i giocatori non sono in grado di sentire il pathos e il disagio cosmico di entità infinitamente superiori che giocano con l'umanità come con i burattini, e soprattutto se il master non è capace a far provare queste sensazioni, l'esperienza di gioco risulta deludente e di nessun impatto. Quando giocavo Call of Cthulhu ormai molti anni fa, ho avuto la fortuna di avere due master davvero eccezionali sotto questo profilo, e non potrò mai dimenticare le emozioni che ho provato sia nell'ambientazione classica che in quella "by Gastlight" altrettanto avvincente.

D'altro canto, è chiaro che i giocatori debbano fare la loro parte. In questo GdR non c'è spazio per l'eroe tipico di D&D, che non ha paura di nulla e che sarà probabilmente celebrato nelle leggende della sua gente. Qui è bene avere paura, è bene cercare la fuga, evitare di trovarsi da soli in situazioni "strane" e non confidare troppo nei propri mezzi, almeno quando si è da soli. In CoC vale sempre una considerazione importante: nel momento in cui si arrivasse allo scontro con il nemico, probabilmente si è già perso, perché il confronto con le entità Lovecraftiane non può essere sostenuto dagli umani. Quel che occorre è l'investigazione e l'astuzia, per capire cosa c'è dietro ogni mistero, cercando di non rimetterci la sanità mentale, per trovare la via d'uscita che non sarà mai (o quasi) il combattimento con il cattivone di turno.

Dopo un commento tanto spassionato perché non ho dato un voto più alto a questo gioco? Perchè per necessità di cose, proprio per la speciale ambientazione di CoC, c'è una cosa che a me piace e che inevitabilmente qui manca. Il senso di epopea che si ha nei GdR fantasy nel portare avanti il proprio personaggio di campagna in campagna, facendolo crescere in fama ed esperienza. In Call of Cthulhu saremo già fortunati se il nostro investigatore sopravviverà a qualche avventura, senza rimetterci le penne o la mente nel migliore dei casi. Più facilmente, ci troveremo a doverne interpretare più d'uno nella stessa campagna, e difficilmente qualcuno potrà essere ricordato o menzionato nei libri di storia se non come un pazzo visionario che è stato internato in qualche manicomio. E tuttavia, con il master giusto lo rigiocherei anche subito...

10

un MITO questo CTHULHU...da far perdere la SANITA' MENTALE....

10

Gioco storico,una pietra miliare assolutamente da provare,ci sono comunque delle prescrizioni assolutamente da rispettare pena la perdita del phatos che l'ambientazione ricrea magistralmente.
Prima tra queste è senz'altro la notevole abilità di interpretazione e narrativa richiesta al Master per calare i giocatori nel tipico background del gioco,secondo,grande serietà da parte dei PG in quanto ogni sforzo deve essere rivolto a ricreare quel clima tipico del "Doom Incoming" presente nelle opere di Lovecraft.
Questo sistema non basa la soddisfazione nel crescere di livello o migliorare le proprie abilità a mio avviso ma nell'immersione nel peculiare mondo misterioso che minuto dopo minuto il master deve rivelare abilmente suggerendo l'inquietudine e l'orrore che si nasconde dietro la grigia quotidianità dei ruggenti anni venti!

10

Forse l'unico gdr nel quale il sistema di gioco si adatta perfettamente all'ambientazione data la sua essenzialità e rapidità che non sono di ostacolano alla narrazione né alla tensione.
Concordo con l'imprescindibile conoscenza dell'opera di Lovecraft da parte del DM ma, aggiungo, imprescindibile anche da parte dei giocatori. E' un gioco in questo senso difficile perchè occorre anche comprendere il solitario di Providence per saper ricreare le atmosfere dei suoi racconti e questo non è ovviamente possibile al solo DM, i giocatori dovrebbero sapersi muovere se non come i personaggi di Lovecraft almeno con uno stato d'animo paragonabile al loro... Srepitoso. La versione d20 non è nemmeno da prendersi in considerazione se non per collezionisti....

9

Stendendo un velo pietoso sull' edizione d20system della WOTC (che purtroppo ho comprato, ma che sto già per rivendere), esattamente come Trilobit posso dire che stiamo parlando del mio GdR preferito. E' verissimo che se non si ha un solido background (consigliabile la lettura dei racconti di Lovecraft incentrati sui "Miti di Cthulhu") si rimane un po' spaesati e non si può capire fino in fondo con quale spirito vada affrontato il gioco, ma è anche vero che alla Chaosium se ne sono accorti ed hanno provveduto ad inserire, nelle prime pagine della nuova edizione, il racconto di Lovecraft che ha dato origine al tutto, "Il Richiamo di Cthulhu" appunto.
Per quanto riguarda il gioco in sè c'è poco da dire, le regole sono semplici e non ci si deve spaccare la testa con meccanismi complicati e tabelle assurde, il manuale stesso in alcune parti dice di usare la logica ed il buon senso, tutto è incentrato sull'atmosfera. Su quest'ultimo punto però arriva la nota dolente: il Master! E' lui che deve creare la giusta atmosfera, coinvolgere i giocatori e lasciarli a fine partita con la voglia di rigiocare il prima possibile.....lo so che vale per tutti i GdR, ma in "Call of Cthulhu" le capacità del Master pesano davvero tantissimo!

10

E' difficile trovare delle parole per dare una valutazione a quello che e' il mio GdR preferito.

Al di la' dell'indubbio valore storico, il vero pregio de "Il Richiamo di Cthulhu" e' la sua meccanica semplice, brillante e sufficientemente realistica: prerogative assolutamente perfette per una simile ambientazione. Di non inferiore rilevanza l'originale idea della Sanita' Mentale, interessante meccanismo capace di suggerire la gravita' dell' "Orrore" sulla psiche umana.

Qui, piu' che in ogni altro GdR, la bravura di Master e Giocatori e' imprescindibile, come lo e' (almeno per il Master) una buona conoscenza delle opere del compianto maestro di Providence.

L'atmosfera e' tutto, e la leggerezza delle regole lasciano ad essa pieno spazio.

Un'opera memorabile!

CHTULHU FHTAGN! YA! YA! SHUB-NIGGURATH!

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