Sarà che i dadi con le lettere incise sulle facce raramente offrono combinazioni utili per formare parole più lunghe di quattro lettere (oltre a produrre un rumore infernale quando mischiati nel coperchio di plastica, fattore certamente non "tecnico" ma comunque per me sgradevole); sarà che detesto e trovo aridi i giochi incentrati sulla mera composizione di parole (infatti nemmeno Scarabeo mi ha mai appassionato)..
Provato unicamente parecchi anni addietro durante qualche lungo pomeriggio coi parenti.. e sono lieto della odierna disponibilità di titoli (di gran lunga) più adatti agli "autolesionisti" che, come me, si ostinano a voler coinvolgere in giochi da tavolo un parentado spesso diffidente.