Warangel (preludio) Ancora contro gli Eroi!

simox

Illuminato
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Domani torna mio cugino e, forse, giocheremo di nuovo a Warangel insieme. Ci siamo contattati e lui userà di nuovo gli Eroi. Invece io, visto che da tanto tempo non li uso, ricorrerò al mio primo amore: i Coloni.

Quindi, aspettando il battle report di domani, mi son preso la libertà di scrivere questo preludio, sperando che gradirete.

Ormai sono passati anni dal giorno della catastrofe, e ancora non abbiamo notizie del nostro pianeta madre.
Il mio esercito ha già riscosso il suo tributo di sangue dalle popolazioni indigeni, ma il morale delle truppe è basso... non stiamo più combattendo nel nome dell'impero galattico, ma nel nome del basso e mero istinto di sopravvivenza; le scorte di cibo ed acqua sono costantemente basse, ed ogni volta bisogna mettere in pericolo centinaia di soldati, mezzi e apparecchiature per procurarsi il necessario per sopravvivere un mese di più... è come se un uomo, per mangiare, dovesse ogni volta combattere contro una ferale bestia.

Il concetto stesso di vittoria ha perso ogni significato, in compenso ogni sconfitta subita è un fendente che infierisce su una ferita già profonda.
E sebbene i nostri ingegneri si stiano sforzando a non buttare assolutamente nulla (proprio una settimana fa, partendo dai resti di mezzi danneggiati o distrutti, sono riusciti ad allestire una piccola raffineria, grazie alla quale hanno costruito da zero i primi blaster perfettamente funzionanti), solo i più miopi vedono nel loro operato la soluzione definitiva: anche se fossimo in grado di disporre di macchine da guerra ed armamenti illimitati, occorrono comunque gli uomini per utilizzarli... e quelli stanno diminuendo ad ogni battaglia che passa.
Ho saputo che una delle mie caporali aspetta un bambino; ho deciso di non punirla: ha un permesso di riposo fino alla nascita del piccolo, al quale, a tempo debito, verrà assegnato un addestramento intensivo per prepararlo alla guerra.
Dobbiamo abituarci all'idea di restare intrappolati per sempre su questo pianeta, quindi tanto vale chiudere un occhio sul codice che vieta qualsiasi rapporto non professionale tra soldati, nella speranza di rinfoltire i nostri ranghi...

Ma sono tutte congetture di un futuro remoto: occupiamoci, ora, del futuro IMMEDIATAMENTE prossimo...
Mi è arrivato il rapporto preoccupante di uno dei nostri esploratori: riferisce di una forza ostile che si sta avvicinando al nostro territorio. Questo è il resoconto:

"Eravamo in due di noi, comandante, tutti a bordo di un bibode d'assalto: improvvisamente, da una fiancata del passo piombano due mutanti: erano entrambi per metà uomo e metà cavallo, e sembravano scoppiare di muscoli. Avevo indietreggiato giusto in tempo col mio mezzo da evitare di striscio l'affondo del mio assalitore, ma il mio compagno non è stato altrettanto fortunato: era riuscito a fare fuoco sul nemico, prendendolo in pieno petto, ma questi caricò come se niente fosse, sfondando completamente l'abitacolo e squarciando completamente l'intelaiatura dello stesso. Quando aveva finito, il bibode collassò su se stesso, e potevo vedere, con orrore, il sangue del mio compagno colare dalle lamiere contorte assieme a carburante ed altri liquami del mezzo.
Io intanto stavo cercando disperatamente di schiacciare il mio assalitore, ma questi resisteva nonostante la pressione del mio mezzo; notai in tempo che l'altro si stava già preparando ad abbattermi quindi, senza dagli tempo, gli ho scaricato contro l'intero caricatore di tutti e due i Blaster. Non ho smesso di fare fuoco finché non l'ho ridotto ad un ammasso di carne irriconoscibile, ma intanto l'altro, quello che stavo tentando di schiacciare, riuscì a liberarsi ed a fuggire. Per il mio compagno non c'era niente da fare, purtroppo... temendo che quella cosa sarebbe tornata indietro con i rinforzi, sono arrivato di corsa qui per riferirvi tutto, comandante. Mi dispiace, mi dispiace tanto..."


E' il momento di prepararci per l'ennesimo scontro. Che lo spirito galattico ci protegga: se quei due esseri erano semplicemente esploratori, non oso pensare a quanta distruzione saranno capaci i loro compagni, fatti apposta per combattere...

 
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