Di principio, sono una persona estremamente aperta ed accetto, talvolta di buon grado, l'opinione altrui, soprattutto quando motivata.
Non amo la "discussione per forza" su ogni argomento. Ritengo (ma è un mio limite) che ci siano argomenti che non sono (più) aperti a discussione (la forza di gravità, l'utilità della vaccinazione di massa, il numero 42,) se non da persone veramente competenti nella materia (leggi: fisici, scienziati, medici...).
Quando vedo taluni, evidentemente in buona fede, che si ergono a esperti prospettando la verità assoluta, un futuro oscuro e, soprattutto, si permetto di minacciare (in un certo qual modo) con frasi tipo "occhio, perché quello che direte sarà rivalutato tra 6 mesi" allora, non riesco a rimanere sereno e rabbuisco un po'.
Fortunatamente, i nuovi mezzi elettronici consentono di rammentarci certe affermazioni e ci permettono di far notare che 6 mesi sono passati e che nulla è cambiato, se non in meglio. A fronte di 200000 malati al giorno abbiamo avuto un numero limitato di decessi (sempre troppi) e di terapie intensive (purtroppo piene al 66% di esperti, peraltro). Gli ospedali sono passati quasi indenni alla nuova, quinta ondata e tanto mi basta.
In Italia/Europa non vedo campi di concentramento, non vedo violenze di strada, non ho contezza di "social credit" per chicchessia. Vedo invece un futuro in miglioramento (stavo per scrivere radioso ma forse è troppo) ed un Paese più pronto ad affrontare certe emergenze. Di strada ne dobbiamo ancora fare ma mi sembra che un primo solco sia stato tracciato.
Poi, magari, ci aggiorniamo ad agosto...
Non amo la "discussione per forza" su ogni argomento. Ritengo (ma è un mio limite) che ci siano argomenti che non sono (più) aperti a discussione (la forza di gravità, l'utilità della vaccinazione di massa, il numero 42,) se non da persone veramente competenti nella materia (leggi: fisici, scienziati, medici...).
Quando vedo taluni, evidentemente in buona fede, che si ergono a esperti prospettando la verità assoluta, un futuro oscuro e, soprattutto, si permetto di minacciare (in un certo qual modo) con frasi tipo "occhio, perché quello che direte sarà rivalutato tra 6 mesi" allora, non riesco a rimanere sereno e rabbuisco un po'.
Fortunatamente, i nuovi mezzi elettronici consentono di rammentarci certe affermazioni e ci permettono di far notare che 6 mesi sono passati e che nulla è cambiato, se non in meglio. A fronte di 200000 malati al giorno abbiamo avuto un numero limitato di decessi (sempre troppi) e di terapie intensive (purtroppo piene al 66% di esperti, peraltro). Gli ospedali sono passati quasi indenni alla nuova, quinta ondata e tanto mi basta.
In Italia/Europa non vedo campi di concentramento, non vedo violenze di strada, non ho contezza di "social credit" per chicchessia. Vedo invece un futuro in miglioramento (stavo per scrivere radioso ma forse è troppo) ed un Paese più pronto ad affrontare certe emergenze. Di strada ne dobbiamo ancora fare ma mi sembra che un primo solco sia stato tracciato.
Poi, magari, ci aggiorniamo ad agosto...
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