Avventura Rebel Crown, Campagna.

[Krell]

(la sortita comincia in posizione "controlled")

Primerose Estate, Provincia di Saltcrag.

Le truppe di Doirin sono schierate, pronte all'azione. Una leggera ma gelida pioggia sta cadendo ormai da ore rendendo il terreno un pantano. Tuttavia la preparazione dell'esercito dell'erede ha minimizzato le difficoltà. Ora l'ultima roccaforte dei Gearr è davanti a loro, pronta per essere espugnata.
Le bandiere con il simbolo della lepre galoppante non sventola più, fradicie di pioggia.
Nella zona c'è un silenzio assordante, il silenzio caratteristico poco prima che il massacro abbia inizio.
Durante il dispiegamento delle truppe, un cavaliere giunge da Est. Non porta nessuna insegna ma chiede di poter parlare con Doirin.
Quando giunge al cospetto dell'erede viene subito riconosciuto: è Ser Collin Clarsach, spada giurata di Lord Ubhal.
"Mio signore, ho un messaggio importante da Lord Ubhal. Verrò al punto perchè il tempo è poco: le truppe di Casa Ubhal sono mobilitate poichè Casa Gearr ha richiesto supporto. Tuttavia sono, come dire, rimaste "intrappolate nel fango". Fate quello che dovete fare e Lord Ubhal non vi metterà i bastoni tra le ruote. Tardate e Lord Ubhal vi sarà addosso alle spalle." Detto questo, il cavaliere riparte al galoppo verso Est.

A Nord di Bell Heather.

Il fiume Agate è in piena e, grazie ai canali fatti costruire da Halvard, le acque hanno allagato i campi e reso quasi impossibile muoversi verso Bell Heather.
Da giorni gli esploratori tornano con notizie di movimenti di truppe a nord dietro a vessilli reali.
Halvard guarda con soddisfazione la sua opera, quando Jarrod Morgan giunge a passo svelto accompagnato da un giovane esploratore.
"Ragazzo forza", chiede Jarrod al ragazzo "dì al comandante quello che hai detto a me".
"Comandante", dice il ragazzo, "Abbiamo avvistato le truppe reali avvicinarsi: alcuni hanno costruito chiatte, altri stanno aggirando verso la costa il fiume. Non abbiamo dubbi che il Re stia arrivando qui".

 

[Krell]

(Parte la battaglia. Field e Foe clock da 10 tick, Fallout Clock da 6. Brynden spende stress per "comprare un flashback": alcuni infiltrati sono penetrati tra le mura per aprire le porte dall'interno. Esce un 6. -2 tick al Fallout Clock).

Primrose Estate.

Le truppe di Doirin si avvicinano alle mura con le scale, mentre dalle mura cominciano a piovere frecce. Brynden da ordine ad alcuni fanti pesanti di avanzare verso le porte. I soldati sembrano increduli per un ordine così rischioso ma col tempo hanno imparato a fidarsi del loro comandante. La fanteria pesante comincia ad avanzare protetta dal controfuoco degli arcieri quando le porte del castello si aprono davanti a loro!
Brynden sorride: la squadra di sabotatori ha fatto il suo dovere.
Il suo sorriso, tuttavia, si spegne improvvisamente. Alcuni corni stanno suonando l'allarme. Un esercito sta arrivando da Ovest.

Fiume Agate, campagne a Nord di Bell Heather.

Halvard, sotto la pioggia, controlla gli ultimi ordini e le posizioni date alle squadre di guerriglieri. L'esercito del Re è possente ma gli allagamenti l'hanno messo in difficoltà, su questo Halvard ne è certo.
Il capo degli esploratori monta a cavallo, pronto per raggiungere Doirin a Primrose Estate. Sa che non potrà arrivare in tempo per la battaglia ma se la pugna dovesse allungarsi e Doirin fosse costretto ad un assedio....Halvard pregusta già l'azione nella sua fantasia quando viene interrotto da Isbeil, accompagnata da Barra. L'uomo ha la divisa sporca di fango e deve aver combattuto.
"Halvard, abbiamo messo in fuga le truppe sul fronte occidentale, gli uomini del Re erano riusciti a costruire un guado con pietre e legni ma li abbiamo respinti perdendo pochi uomini", dice il fedele soldato.
"E quindi? Ti cosa ti lamenti Barra?" lo apostrofa Isbeil con un sorriso beffardo. La donna sperava di essere al centro dell'azione, invece Halvard continua a tenerla al centro di comando. Ah, quando le mancano le incursioni con Abigail...
Barra guarda Isbeil: "Donna, è stato troppo semplice. Quelle non erano la guardia reale."
Isbeil guarda Halvard: "Che si fa Halvy?"

 

[Triade]

Doirin si protegge dalla salva di frecce cha piovono dall'alto. Controlla le truppe e vede, come al solito, Brynden scomparso dalla sua vista.
Dentro di se esulta: ogni sparizione dell'assassino porta un vantaggio a lui e alle truppe.
"Tenete duro soldati!" Grida.
I soldati lo sentono e con rinnovato vigore attaccano le mura. Ad un tratto si sente uno schianto e Doirin da dietro vede Le porte della roccaforte spalancarsi!
ECCO IL MIO ASSASSINO!
"Arcieri! Attaccate le mura! SOLDATI DENTROOOO!" Doirin vede le frecce dei suoi arcieri partire verso i merli del castello facendo esitare i nemici dal colpire. Il momento è perfetto per i soldati che sfondano la difesa ed entrano in massa.

Field clock = 3/10
Enemy clock = 0/10
Fallout clock = 2/6

 

[Triade]

Tiro command per cercare di portare le truppe nemica dalla mia parte: effetto controlled/limited e tiro un 5 successo parziale -2 tick sul field clock

La battaglia imperversa furiosa e i soldati del principe riescono a mandare in rotta l'esercito difensore.
Le truppe nemiche indietreggiano e sembrano confuse e impaurite. Doirin si fa avanti e urla "SOLDATI FERMI!!!" Urla con tutto il fiato
Tutti i soldati sembrano quasi fermarsi.
"Soldati di Gearr! Non voglio la vostra morte! Non sono qui per voi! Io sono il legittimo successore di mio padre. Voglio quello che mi è stato tolto.
Voi state difendendo la parte sbagliata! Vi propongo di unirvi a me! Avete sentito cosa è successo finora! Alleatevi con me! Alleatevi con vero re!"

Molti soldati lasciano la spada, altri, complice la pausa, scappano verso i bastioni superiori.
La maggior parte dei soldati si è arresa ma alcuni vogliono resistere.

"Postate questi soldati fuori, non fategli dal male e rifocillateli." Doirin vuole farsi vedere magnanimo, essere re è anche questo.
Ora stanare gli ultimi sarà un'impresa tutt'altro che facile. Il principe spera di riuscirci a breve perché sente il fiato dell'armata reale sul collo.

Field clock = 5/10
Foe clock = 0/10
Fallout clock = 2/6

 

[Krell]

Poco dopo alcuni squilli di tromba avvertono che sul lato occidentale le prime avanguardie del Re sono già giunte a contatto con alcuni reparti.

Nel frattempo lungo il fiume Agate.

(Halvard comanda con successo le truppe con un 4. Tuttavia la sua posizione scivola verso Desperate).

Halvard richiama a se le squadre. Isbeil e Jarrod hanno inviato alcuni esploratori fidati: alcune truppe leggere di cavalleria hanno aggirato gli allagamenti ad Est e a minuti saranno addosso alla squadra. C'è voluto tempo ma le schermaglie al guado gli hanno dato il tempo necessario.
Si odono corni da battaglia: il nemico è giunto!

 

[LorenZo-M]

Halvard è sorpreso... ma capisce subito cosa sta insinuando Barra!
Il Re ha lasciato delle unità mercenarie attraverso la pianura, ma con il forte delle truppe si sta avvicinando da Est, tagliando la strada verso Castel Gearr.

E' il momento di agire in fretta. (tiro 3d6 +1 Vanguard, ottenendo un misero 4)
"Barra... con i pochi uomini che abbiamo non possiamo affrontare il nemico in uno scontro diretto. Con i tuoi sondati e i miei esploratori ci arroccheremo presso il Colle di Nanos attirando il nemico e coprendo la ritirata a Morgan e gli uomini di Isbeil..." dice Harvard.
La ragazza accenna una protesta, ma viene subito azzittita dallo sguardo severo del capo degli esploratori....

 

[LorenZo-M]

(Una serie di tiri sfortunati decreta un susseguirsi di fallimenti...)

Barra raduna i guastatori e lo scarno manipolo di soldati "Sono tutti qui, Halvard... Siamo pronti!"
"Ok... in marcia verso il Colle di Nanos, lì tra le rocce e la boscaglia troveremo rifugio!" risponde il comandante degli esploratori.
La marcia é lunga e faticosa, gli uomini stanchi per il lungo lavoro e lunghi giorni di preparativi delle difese e delle trappole. Non si aspettavano una controffensiva così rapida. La salita lungo le scoscese e brulle pendici della collina è faticosa anche per i cavalli, arrivare alla cima ha privato tutti delle ultime forze.
Halvard guarda i suoi uomini, stanchi e sfiduciati, eppure era un buon piano. L'uomo non capisce come possa essersi fatto fregare così... Il lato positivo è che l'esercito del Re è stato comunque rallentato dalla manovra d'accerchiamento, Castel Sgain è al momento salvo e pure Doirin avrà sicuro più tempo dalla sua parte e meno nemici da affrontare. In piedi tra alcune rocce, in cima alla collina Halvard scruta l'orizzonte in cerca degli uomini di Isbeil e Jerrod Morgan... Un espressione di sconcerto si disegna sul suo volto "Merda!... Sono in trappola... non doveva andare così... Barra, fai riposare gli uomini, dobbiamo ridiscen..." ma Harvard non riesce a finire la frase una freccia lo colpisce sulla schiena! Cade riverso tra le rocce appuntite, sente le urla agitate dei suoi soldati... poi tutto si fa nero...

Morgan o gli uomini di Isbeil sono al galoppo da qualche ora... Non vedono, non vedono più gli inseguitori alle loro spalle e ne approfittano per rallentare. Isbeil scende da cavallo, si è azzoppato nella corsa... fa cenno agli altri di proseguire, mentre si fa dare un'altra cavalcatura... Uno spiraglio di sole fa capolino tra le nuvole nere e pesanti. Si ferma qualche istante a guardarlo... I suoi uomini procedono, uscendo dalla boscaglia. Poi all'improvviso delle grida... Isbeil capisce... era una trappola!
Superata la boscaglia si ritrovano davanti l'esercito della Guardia Reale, schierato.
Una pioggia di frecce copre il cielo oscurando il timido sole... come un onda troppo grande vengono investiti, all'improvviso...
Isbeil grida... corre in soccorso dei suoi uomini...
Jerrod Morgan è il primo a cadere trafitto da un infinità di dardi... poi tutti gli altri, uno ad uno... è una carneficina... Isbeil grida, poi d'un tratto la sua voce si fa muta! Una freccia la trafigge in gola, passando da parte a parte... Cade in ginocchio, sputando sangue... rantolando si trascina... strisciando cerca la fuga... lontano si trascina...

 

[s83m]

In lontananza si odono boati che fan tremare la terra. Un cadenzato ruggito attira l'attenzione di Brynden, affacciandosi alla finestra scorge in lontananza le truppe della guardia reale, in tutta la sua imponenza. Bisogna agire in fretta, rischiare ancora di più.
Non può star dietro alle altre truppe, deve puntare al bersaglio grosso. Si fa più rapido e meno attento, il caos della battaglia dovrebbe coprire le sbavature del suo agire. Scivola tra i corridoi, sale le scale senza destare attenzione, fino alle stanze di Lady Gearr. Vuote. In cuor suo lo sapeva, ma è metodico, deve averne la certezza.
Stava per uscire dalla stanza da letto, quando un movimento su di un camminamento poco distante attira la sua attenzione, al limitare del suo campo visivo. Scortata dalla sua guardia privata, la Lady sta cercando di fuggire da un passaggio secondario.
"Non così in fretta Milady" sussurra Brynden.
La vista è parzialmente oscurata da imponenti merli. Deve prendere bene il tempo. Anche se in una posizione sopraelevata la distanza è importante. Un lungo sospiro svuota i polmoni, le dita rilasciano la freccia che viaggia per quelle che sembrano ore, tagliando l'aria fino all'appuntamento con il bersaglio. Da dietro il merlo, puntuale come Il Sussulto aveva predetto, ecco spuntare il delicato collo della lady pronto ad accogliere il dardo del mietitore. Senza far rumore viene trapassato e caldo sangue cominciare a colare sulla cerulea pelle regale.
L'assassino come suo solito ha portato a termine il lavoro e se ne va, con un gelido sorriso farcito di tracotante sicurezza nelle sue abilità.

Field clock = 6/10
Foe clock = 2/10
Fallout clock = 2/6

 

[Triade]

Doirin esce dalla tenda e arriva in messo alla piazza tra gli ufficiali e i soldati arresi.
Sono intimoriti e hanno paura.
"Signori, vi posso fare una domanda?"
I soldati intimoriti lo guardano.
"Chi è con voi qui, nel campo di battaglia?"
Gli uomini si guardano, non capendo la domanda.
Doirin si siede accanto a loro "Dove sono i generali? Dove sono i condottieri? Dov'è Lady Gearr?" poi fa un cenno a un soldato.
Questo entra nella tenda ed esce con un generale dell'armata nemica.
"Dove lo avete pescato?" Chiede al suo soldato.
"Lo hanno preso degli scout a 2 km da qui. Fuggiva."
"Fuggiva. Capite?" Lo sguardo degli soldati ora è tutto per il generale. Sono carichi di odio.
"Io sono qui. Io sono con i miei uomini. Io sono qui con Dio e i miei uomini al mio fianco! Lady Gearr vi ha mandato a morire, io invece morirò con i miei uomini se non compirò il mio obiettivo. Capite la differenza?"
Doirin tocca le mani di tutti i soldati "Siete qui per uno scopo, leggete dentro di voi, guardate le differenze, guardate chi scappa e chi morirebbe per voi!"
Ora il vociare dei soldati incomincia a farsi sentire "si... vero... lui è qui..."
"Io cavalcherò con voi il cavallo della guerra, volete essere paladini di Dio?"
"Si.. si.. si..." la voci ora sono ancora più convinte.
"Allora alzatevi con noi! Dio ci guida! Verremo ricompensati tutti! Aiutatemi e io aiuterò voi!"
"SIIIIII" ora il coro è all'unisono.
Doirin vede che la paura è sparita dagli uomini. Ora sono pronti a seguire un nuovo condottiero. Il condottiero amato da Dio.

 

[Krell]

Le truppe del Re si stanno schierando: Guardia Reale sotto il vessillo dell'aquila, Casa Lolaire con il vessillo delle tre penne e poi Casa Tarbh dietro al Toro ruspante e la lepre coronata dei Gearr. L'esercito reale ci mette un po' ad essere disposto sulla piana. La pioggia intanto ha lasciato il posto ad un pallido sole autunnale basso all'orizzonte. Presto il cielo si tingerà di rosso come il terreno.
Le truppe di Doirin, stanche ma determinate si dispongono pronte per la battaglia quando un piccolo drappello di uomini cavalca veloce verso il centro del campo.

 

[Krell]

I corni suonano da entrambe le parti. I negoziatori sono stati ignorati completamente da Doirin che ha dato il segnale senza neanche aspettare che fossero tornati tra le loro fila. L'attacco coraggioso e quasi folle del Principe coglie parzialmente di sorpresa le truppe reali che devono muovere con anticipo sui tempo. La mischia si fa brutale, senza quartiere. Vessilli sporchi di sangue, grida e urla di guerra. Il terreno è intriso del sangue dei soldati.
Nessuno all'interno della mischia ha la percezione di ciò che accade a più di due passi da lui. Improvvisamente un corno. Poi un altro e un altro ancora.
L'esercito del Re comincia a ritirarsi.

 

[s83m]

La battaglia sembra volgere nel verso giusto, le truppe di Doirin tirano fuori una forza mai vista prima. In particolar modo i guerrieri neri son degni della loro fama: spietati uomini d'arme senza paura, che avanzano senza indugio contro il loro nemico, chiunque esso sia, financo la guardia reale in persona. Sull'altro versante Sir Feorag, nonostante l'esiguità dei suoi uomini, trova forza proprio nel numero del suo nemico, i Gearr, la casata che ha annientato la sua; sul campo si dimostra una vera furia, il suo arruolamento ne è valsa la pena, si convince il Sussulto.
Ora che la battaglia è al suo climax, Brynden pensa che sia giunto il momento di tagliare la testa al toro. Sfila la divisa di un soldato nemico morto e si cala nei panni dei suoi nemici, inizia così la sua recita: dapprima si comporta come un fante che batte in rotta per potersi addentrare nel cuore dell'esercito nemico. Una volta nel mucchio cambia atteggiamento, riprende i panni del cacciatore.
Comincia a risalire la collina, a raggiungere le schiere degli ufficiali e degli alti ranghi, ma questa volta non si accontenta di un semplice ufficiale, ne di un lord. No, questa volta la sua lama ha sete di sangue reale.
Ci vuole qualche minuto di studio del campo allestito frettolosamente, ma finalmente capisce qual è la tenda reale. Il problema non sono tanto le due guardie all'entrata, non ci vorrebbe molto a farle fuori, il problema è che darebbero subito l'allarme e subito un intero esercito gli sarebbe contro. Meglio andare di astuzia. Tira fuori un pezzo di pergamena e lo arrotola come se fosse una missiva, si dirige ansimante verso la tenda. Immediatamente le due guardie gli sbarrano la strada con delle picche "Dove pensi di andare!"
"Ho un messaggio per il Re, da parte di Lady Gearr, è urgente". Plausibile avranno pensato, d'altronde non vedono pericolo così distante dal vivo della battaglia.
L'interno della tenda è decorato da pesanti tappeti, sulla sinistra un pesante tavolo di castagno con sopra mappe militari, intorno al tavolo due Lord comandanti studiano il da farsi. Al centro un intarsiato scranno di noce con decorazioni in oro. Sulla sinistra una tavolata con sopra stufato di zucca e lepre, cosci di cinghiale arrostito, frutta dai più remoti angoli del regno e intento a mangiare un coscio di maiale arrosto, con fare annoiato, il bersaglio, affiancato da un coppiere.
Si avvicinano i due ufficiali, uno dei due (Krell aggiungi nome) fa al soldato appena apparso "che cosa vuoi soldato tanto da scomodare il Re in persona"
"importanti notizie strategiche da parte di Lady Gearr, mio Signore" fa Il sussulto, porgendo il messaggio e sottolineando il tutto con un vistosissimo inchino.
Mentre il Lord srotola la pergamena gli si avvicina il secondo ufficiale, il tempo necessario a Brynden per tirar fuori delle lame da sotto la casacca Gearr. Non appena i due aprono la pergamena sgranano gli occhi, ma non per la sorpresa di un messaggio vuoto, no, non hanno il tempo di esser sorpresi, visto che due lame perforano le loro gole. L'estrazione delle lame, si trasforma grazie ad una piroetta al lancio delle stesse in direzione degli unici due presenti, l'innocente coppiere e il re, che comincia ad affogare nel suo stesso sangue. Prima che muoia, vede su di se il volto di un uomo dal pizzetto ben curato, che sorride e gli sussurra "Il re è morto, lunga vita al re Doirin".

 

[s83m]

La battaglia è giunta al termine. E' finito il momento della ferocia, ora è il tempo delle emozioni, il tempo di fermarsi per piangere i caduti, di radunarsi per onorare i morti, di stringersi per gioire tra i vivi e di gettarsi a terra per piangere tra gli sconfitti.
Nelle sale del castello Gearr si preparano ospedali improvvisate e si aprono le botti buone per i festeggiamenti, il rosso è il colore dominante, sia esso del sangue o del vino.

Sul letto appartenuto alla signora di queste lande il nuovo re è sdraiato, cercando di recuperare le forze. Le ferite subite in battaglia sono gravi, ma il suo spirito ne è uscito più forte di prima. Il cerusico pensa che con l'aiuto di Dio il Re se la caverà, ha solo bisogno di un lungo riposo.
Il sole sta tramontando quando Doirin sente un cigolio dei cardini della porta. Un'ombra si avvicina. Il giovane sgrana gli occhi per lo spavento, con il respiro che si fa più pesante, ma poi riconosce la voce del fidato Brynden, l'uomo pronuncia le parole con una tranquillità raggelante "La missione è compiuta mio signore, ho eliminato tutti i vostri nemici. Il regno è vostro. Ora è tempo di onorare la promessa, mi dovete la certezza che non rivelate mai a nessuno del mio fallimento, del vostro mancato omicidio. A Nessuno."
Con le poche forze il re annuisce "hai la mia parola"
"Non basta mio signore, devo avere la certezza che porterete questo segreto nella tomba" terrore puro scivola lungo la schiena del giovane regnante, tanto da paralizzarlo, anestetizzare il dolore delle ferite fisiche prima che un colpo netto soffochi ogni suo tentativo di gridare "Il re è morto, lunga vita al re", le ultime parole che accompagnano Doirin dal suo dio.


Qualche giorno dopo, una figura indefinita, quasi più reale di uno spettro, si imbarca su di una nave per sparire lungo l'orizzonte