Avventura Rebel Crown, Campagna.

[Krell]

Autunno dell'Anno Imperiale 422.

Le basse nuvole scure all'orizzonte non promettono niente di buono. Le tre navi lunghe sobbalzando sulle onde si avvicinano velocemente alla costa sospinte da un vento freddo e umido. Le chiglie, affilate come un coltello, fendono decise un mare del colore dell'antracite.
Raggiunta la costa, gli uomini sulle navi tirano velocemente in secca le imbarcazioni sulla spiaggia sassosa: dopo due anni di esilio, finalmente, siete di nuovo a casa. Craobhan, il regno che vi è stato tolto. Lanciate uno sguardo tutt'attorno: la piccola insenatura è protetta da un pendio roccioso. Oltre la zona costiera, decisamente brulla, si estende la provincia di Sedgeland in mano a Casa Sgain. Le fitte foreste della regione sono sempre state un'ottimo riparo per chiunque non volesse farsi trovare...

Gli uomini cominciano a sbarcare e uno di loro, pensando di fare una gentilezza, offre la mano ad Abigail ma la donna, agile, volteggia giù dalla nave lunga senza degnare l'uomo di uno sguardo. I suoi compagni sorridono mentre l'uomo arrossisce.
Doirin, solitario, si allontana di qualche passo dalle imbarcazioni. Lo sguardo è rivolto alle terre oltre la spiaggia. Sarà in grado di riprendersi ciò che ritiene suo? Il suo retaggio potrà essere un ostacolo ma potrà contare sull'aiuto del suo seguito?
sul crinale Brynden è già in avanscoperta. Sembra passeggiare tranquillo poco oltre il confine della spiaggia, in realtà sta già controllando se ci sono segni di minacce. Un tuono lo distrae.
Comincia a cadere qualche goccia di pioggia e non c'è più tempo da perdere, bisogna scaricare le provviste, le tende e, soprattutto, decidere la vostra prima mossa: la sfida per riprendere il trono che vi è stato usurpato è iniziata.

 

[Triade]

Doirin sale su un altopiano e guarda il mare. Si volta e vede la landa che si perde all'orizzonte.
Tutto questo è mio. Tutto questo deve essere mio.
Guarda verso la nave e vede i suoi compagni prepararsi per la missione che stanno per affrontare.
Ce la posso fare. Con loro ce la devo fare!
Una sferzata di vento gelido gli alza il mantello e gli fa chiudere gli occhi.
Il tempo è arrabbiato come me.
Abigail lo fissa dal basso e gli fa cenno di scendere indicando la direzione che Bryden ha preso. Doirin alza la mano e si incammina.
Avrà molto da fare d'ora in poi, ma la mente rimugina sempre lo stesso pensiero:
Riuscirò a riprendermi ciò che è mio?

 

[LorenZo-M]

Le scure e pesanti nubi hanno ormai oscurato il cielo. I venti le hanno sospinte verso l'entroterra, con la consueta rapidità che contraddistingue questo angolo di mondo.
Abigail si ferma un attimo ad osservarle, lasciando che alcune gocce di pioggia le bagnino il viso prima di sollevare il cappuccio e avvolgersi nel nero mantello.
Un sorriso mellifluo e sensuale le illumina il volto mentre si avvicina ad un uomo del loro seguito... era lui ad averle teso la mano? "Insolente..." pensa tra se e e Abigail.
Jarrod Morgan ha le guance arrossate dal freddo e la vergogna, ma sembra sciogliersi sotto lo sguardo della giovane donna. I suoi compagni hanno già fatto un passo indietro, creando il vuoto attorno a lui...
<<Tu!>> dice Abigail con voce ferma e decisa <<Raduna gli uomini e scaricate le casse, i bagagli e assicurate le navi al riparo dietro quel faraglione... Vi voglio in marcia tra non più di mezzora!>>
Poi, rivolgendogli un sorriso indecifrabile si allontana raggiungendo quel figlio di puttana di Bryden.

Abigail osserva quel scaltro assassino... pioggia si è fatta più intensa.
<<Speriamo che questa gente raccolta dal "fanciullo" sia più in forma di quanto non sembri... Non sarà una passeggiata riprendersi "cio che gli spetta"....>> pensa tra se e se la donna....

 

[s83m]

Continuando a scrutare la macchia verso l'orizzonte, Bryden tira un lungo sospiro e un nervoso ghigno appare sul suo volto
"Pazienza mia signora, pazienza. La fretta fa fare passi falsi e i passi falsi fanno cadere. E non ho fatto questa bella traversata per fare brutte figure in questa landa." dice mentre calcia con disprezzo un sasso.
Girandosi verso Abigail, stringe le sue mani intorno alle spalle e aggiunge con un'espressione rassicurante, come quella di un padre verso la propria figlia "Per le prossime lune la nostra dieta sarà fatta di inchini e merda da ingoiare, almeno fino a quando non avremo capito come funziona questo posto e chi bisognerà colpire. Quindi..." un sorriso ampio appare sul volto di Bryden "Sorridi mia signora e ricorda: più ampio il sorriso, più affilata la lama" La ragazza con un energico colpo di spalle toglie le mani del losco figuro.

"AVETE SENTITO COS'HA DETTO LA SIGNORA!? Muovetevi ammasso di cadaveri! Abbiamo un regno da riprenderci!"

 

[Krell]

Giorno dello sbarco, sera inoltrata.

Ha smesso di piovere ma il vento gelido non ha smesso di soffiare. Il buio regna sull'accampamento interrotto da qualche torcia accesa qua e là. Le voci degli uomini sono basse, alcuni si muovono furtivi tra le tende mentre in sottofondo persiste lo sciabordio ritmico delle onde sulla battigia sassosa.
Il giovane Doirin, Abigail e Brynden sono all'interno della tenda del ragazzo davanti ad una vecchia mappa di Craobhan. Il loro sguardo è concentrato sulla provincia di Sedgeland. La boscosa provincia, ai tempi dell'esilio, era saldamente in mano a Casa Sgain anche se Casa Gearr ha sempre guardato con interesse a questa provincia per garantirsi uno sbocco sul mare.
Dopo qualche minuto nella tenda entra Halvard Svensson, l'uomo a cui avete ordinato una prima e rapida ricognizione dei dintorni.

"Mio signore", dice togliendosi dal capo una barbuta che ha visto giorni migliori, "come avevamo intuito siamo approdati a nord di Bell Heather. La Strada Costiera non è molto distante".

 

[LorenZo-M]

Alle parole dell'esploratore per un istante gli occhi Abigail si illuminano di furore!
Bell Heather, un nome che per lungo tempo ha occupato i suoi pensieri. La sua famiglia, la Casata Gearr, ambisce da anni ai territori degli Sgain, non è un segreto. Impossessarsi delle rendite di Bell Hearther taglirebbe le gambe ai loro avversari, espropriando gran parte dei proventi dai quali dipende il loro sostentamento.

<<Bene!>> è tutto ciò che dice la ragazza celando abilmente tutto il suo entusiasmo e mascherando la sua furia.
Poi con fare disinvolto si gira verso il giovane Doirin <<Come intendi procedere... mio giovane Signore?>>

 

[Triade]

Doirin è pensieroso.
<<Dobbiamo essere cauti. Questa terra, seppur sia mia, brulica di gente che non vede l'ora di farmi la pelle.>>
Brynden fa un sorriso torvo e gli strizza l'occhio.
Il ragazzo si avvicina al fuoco assieme i suo compagni.
<< Ho un paio di amici fidati da sentire, devo andare verso est, da solo. Appena avrò avuto le notizie ritornerò qui.
Abigail, vai al villaggio più vicino e scopri quanto puoi. Bryndel, tu hai contatti nel sottobosco, chiedi qualche favore e cerca di tornare con belle notizie.>>

Detto questo li guarda tutti negli occhi. <<Siete i miei occhi e le mie mani e come essi, toccherete il mio regno come lo toccherò io a tempo debito!>>
Detto questo da una pacca all'uomo e stringe la donna.
<<Un cavallo.>> Un soldato si affretta a correre verso di lui con un destriero.
Doirin sale sul cavallo <<A voi miei amici!>> e parte al galoppo.

 

[Krell]

Due notti dopo, Bell Heather.

Nonostante l'ora tarda le strade di Bell Heather sono ancora trafficate. Gli ultimi carri si spostano cigolando sulle strade lastricate mentre la vociante popolazione diurna lascia pian piano posto ad una ben più silenziosa popolazione notturna.
Tuttavia alla Taverna della Bilancino Onesto, i frequentatori continuano ad urlare ad alta voce mentre bevono birra e giocano d'azzardo. Il locale è pieno e fumoso e si trova in una delle zone periferiche della città. Brynden si alza dal tavolo dopo qualche mano di dadi: ha perso qualche moneta ma ha raccolto qualche informazione: i viaggi verso sud si stanno facendo sempre più pericolosi: un nutrito gruppo di banditi sta creando parecchi problemi alle guardie di Lady Ceana Sgain e i mercanti pretendono maggior protezione.
Brynden si appoggia al bancone e ordina un'altra birra, pensando sul da farsi.

A qualche strada di distanza, al "Cuscino Vermiglio" una giovane donna dai lunghi capelli corvini è adagiata sul divano. Abigail gioca con le ciocche di una giovane ragazza mezza nuda che ridacchia stupidamente ma il suo sguardo è vigile e, uno a uno, analizza e valuta gli uomini che entrano. Uomini ricchi, nobili, mercanti.
Uno di loro attira la tua attenzione, sembra elargire un bel po' di monete in giro ma i suoi modi sono grezzi, ha una parlata sgraziata e alcuni dei frequentatori sembrano irritati dalla sua presenza.

Nel tempio della Chiesa della Penitenza l'atmosfera è decisamente più sobria. L'incenso appesantisce l'aria e i pochi sacerdoti ancora alzati stanno finendo le ultime faccende prima di ritirarsi nei dormitori. Il sacerdote più anziano sta parlando a voce sommessa con un altro monaco dalle vesti sporche di fango quando Doirin entra nel tempio.
"Figliolo, il tempio sta per chiudere", dice gentilmente il vecchio sacerdote. Il ragazzo lo rassicura che farà presto e che ha bisogno di pregare qualche minuto dopo un lungo viaggio. Mentre Doirin si inginocchia e comincia a pregare, i due sacerdoti (quello anziano e quello dalle vesti sporche di fango) riprendono a parlare. Il ragazzo si guarda attorno ma ci sono troppi volti nuovi e nessuna traccia del vecchio Fergus. Doirin sbircia alle sue spalle, sperando di cogliere qualcosa della conversazione ma purtroppo il tono di voce dei due monaci è troppo basso. L'unica cosa che il ragazzo nota è che il sacerdote con le vesti zozze sembra preoccupato per qualcosa. Dopo pochi minuti l'anziano saluta il suo interlocutore che si dirige verso le stalle del tempio.

 

[LorenZo-M]

Al "Cuscino Vermiglio" Abigail si sente a proprio agio.
Conosce bene le regole del gioco e sa come trarne vantaggio... qui tutto è egoismo, ipocrisia, menzogna, violenza, furberia.

Passa la mano sul seno della ragazza. I suoi occhi brillano d'astuzia, per lo più istintiva, accortamente mascherata. La succinta veste di seta esalta le curve di quel giovane corpo... la eccitano.

<<Chi é quel scimmiotto?>> La ragazza scuote dolcemente il capo, non lo conosce. Si comporta da padrone di casa, ma é un nuovo cliente.
<<Vai da lui, angelo, invitalo qui da noi... Ti posso assicurare che ci divertiremo...>> Sussurra Abigail.

 

[Krell]

La ragazza si alza e prende per mano l'uomo portandolo ad Abigail: è visibilmente ubriaco ed ebbro di lussuria. Abigail comincia a lavorarselo un po' sperando di cavarsela facilmente. Purtroppo l'uomo sembra sordo a tutte le esce che la ragazza sta lanciando sperando che abbocchi. Non rimane che un'ultima carta: dopo essere stata palpata per l'ennesima volta da quell'essere umano viscido, Abigail si alza, trattenendo a stento l'istinto di ucciderlo seduta stante, e lo porta verso le stanzette private che si trovano dietro a due pesanti tende rosse.

(Tiro su Sway, posizione controllata, effetto standard. Abigail prende 2 stress e tira 2 dadi: 3, Fallimento. Come conseguenza scelgo "harm 1")

Entrati in una di queste alcove, Abigail lo incalza, sperando di ottenere presto dei risultati ma l'uomo continua ad ignorarla, cercando di svestirla con le sue manacce luride e sudate; poi, d'improvviso, viene colto da un raptus di rabbia: "Stupida putt@n@, perchè continui a parlare? Cosa vuoi? Chi sei? Ah, ho capito, mi vuoi incastrare, eh?", urla mentre i suoi modi si fanno sempre più violenti.

Sperando di non attirare troppo l'attenzione, Abigail cerca di sedurlo ancora, in un ultimo disperato tentativo di salvare il salvabile, ma ormai il gioco si è rotto: improvvisamente l'uomo afferra una bacinella di porcellana piena d'acqua su una cassapanca e colpisce Abigail alla testa assestandogli un paio di calci subito dopo.

La ragazza si alza subito dopo con il sapore metallico di sangue in bocca e un forte dolore alle costole: l'uomo è fuggito e il trambusto sta attirando i buttafuori e qualche curioso. E' ora di tagliare la corda.

 

[Krell]

Alla Taverna del Bilancino Onesto, Brynden, spacciandosi per un mercante da poco rapinato, si avvicina al suo uomo che ha ormai smesso di giocare.
Il mercante ha guadagnato qualche moneta ed è in vena di svago.

(Tiro su Sway, posizione controllata, effetto standard. Brynden prende 2 stress e tira 3 dadi: 5, Successo Parziale).

Qualche battuta, un boccale in più ed ecco che l'uomo comincia a "sciogliersi" un po': è stato rapinato sulla Strada Costiera che conduce ai Mercati Meridionali, un avamposto commerciale ricco di opportunità. Il luogo esatto, uno stretto passaggio a picco sul mare da un lato e costeggiato da rocce dall'altro, è un passaggio obbligato per le carovane che vogliono accorciare di un paio di giorni il tragitto senza dover fare il giro lungo sulle colline. Il luogo ideale per un'imboscata, non a caso (e con ben poca fantasia) viene chiamato il Passo del Brigante.
A capo della banda, continua l'uomo, c'era una donna. Non l'ha vista in volto ma la corporatura e la voce erano senz'altro femminili.
L'uomo prosegue lamentandosi di come Lady Sgain continui a tentennare e di come tutte le tasse vengano impiegate per i lussi dei nobili, invece che armare una guarnigione per stanare i banditi.
A questo punto Brynden perde interesse per la conversazione ma, appena alzato, sente una voce alle sue spalle: "Ci si rivede vecchio mio".

Sion, una sua vecchia conoscenza, è sempre stato un assiduo frequentatore di case da gioco.
"Sei venuto a saldare il tuo debito?", ghigna l'uomo accarezzando una spada corta cinta al suo fianco mentre qualcun altro si piazza alle spalle di Brynden.
Nella taverna cala il silenzio, tutti gli sguardi puntati verso i tre uomini al centro della sala.
"Ehm, mi sono dimenticato di dare da mangiare al cavallo", balbetta il mercante fuggendo dalla locanda.

 

[s83m]

"Ecco cos'era questa puzza" mormora Brynden

"Sioooon! Amico mio, ero in ansia, ti stavo cercando da un po', vieni che ti offro un bel boccale di birra a te e al tuo amico" Con la coda dell'occhio il Sussulto dà un'occhiata allo sgherro e alla via di uscita più vicina. Sa che uno scontro frontale non sarebbe la soluzione migliore, non è il suo stile. Di solito è lui a salutare per l'ultima volta il suo bersaglio. Questa cosa lo infastidisce molto, ora tutto quello che deve fare è guadagnare un'occasione. Un brindisi è quello che ci vuole...
Si gira verso il bancone, prende il boccale che aveva ordinato per sé e con uno scatto fulmineo lo lancia verso Sion, neanche lascia il tempo allo sgherro di estrarre la sua arma che Brynden si lancia con una testata verso di lui. Cavoli! Il tipo è veramente possente e tosto, è come prendere a testate le mura di una roccaforte, ma non c'è tempo per il dolore. Bisogna sopravvivere.

 

[Krell]

(Tiro su Prowl, posizione Risky, effetto standard. Brynden prende 2 stress e tira 2 dadi: 5, Successo Parziale).

Un pugno possente tramortisce per un attimo Brynden mentre il compare di Sion, senza fiato, crolla a terra.
"Bastardo!" urla Sion con la bocca piena di sangue mentre Brynden, si getta in strada sotto lo sguardo attonito dei presenti. "Maledizione", pensa fra se e se mentre un paio di imprecazioni alle spalle gli suggeriscono che Sion e il suo compare non hanno intenzione di mollare la presa.
Brynden si infila in un vicolo piuttosto stretto e di corsa raggiunge una strada parallela. In giro non c'è nessuno e le strade per lo più sono buie: ottimo, pensa l'assassino. Rallenta il passo, rallenta il respiro. Un altro vicolo con delle botti e delle casse. La sua ombra svanisce tra una casa e l'altra.

(Tiro su Prowl + Special Ability: "Ambush", posizione controlled, effetto standard. Brynden tira 3 dadi: 5, Successo Parziale).

Certo di essersi fatto seguire, Brynden rimane in agguato: ora il gioco si fa su un terreno che conosce bene. Le due figure passano a poca distanza da lui senza preoccuparsi di non fare rumore: contano sul numero e pensano che la loro preda sia in trappola.
Da una catasta, una botte crolla sull'omone mandandolo a gambe all'aria per la seconda volta, una lama sibila nel buio seguita da un urlo strozzato.
Sion, voltandosi, afferra Brynden per la giacca e lo mandanda a gambe all'aria; l'assassino rotola ed è nuovamente in posizione. Il suo avversario fa luccicare un pugnale e sorride: "I debiti, Brynden, si pagano con l'oro o col sangue, dovresti saperlo".
L'uomo si getta su Brynden che veloce lo colpisce allo stomaco. Il baro rotola nel vicolo esanime, l'assassino è su di lui, pronto a finirlo quando improvvisamente l'uomo si volta, gettandogli della polvere negli occhi.
Quando Brynden riacquista la vista, si accorge che Sion è fuggito, seminandolo.

 

[Krell]

Al Tempio della Penitenza, Doirin, si alza e dopo aver salutato il vecchio sacerdote, segue il monaco dagli abiti logori fino alle stalle. Qui, il prete comincia a scaricare la sella di un cavallo altrettanto infangato.
"Oh, salve, non mi ero accorto che foste laggiù, messere", si rivolge a Doirin scaricando una grossa borsa.
"Padre Fergus è morto subito dopo la fine della guerra. Ora a condurre il tempio c'è Padre Baldur. Lo conosco bene perchè abbiamo fatto il seminario insieme al Monastero di Rionnag. Si fa in quattro è sta facendo delle buone cose, nonstante sia un uomo della sua età. Sono venuto ad acquistare un po' di pergamena e di inchiostro per il monaci copisti e, lasciatemelo dire, tra banditi sulle colline e spettri nei boschi, il viaggio non è così facile."

 

[Krell]

(Tiro su Study, posizione Controlled, effetto Great. Doirin tira 1 dado: 3, fallimento).

Doirin cerca di capire se il monaco nasconda senza riuscire a farsi un'idea precisa. Terminato di scaricare la sella, l'uomo si congeda "Scusatemi messere, ma sono alquanto stanco e le mie gambe e le mie orecchie hanno bisogno di riposo". Detto questo il sacerdote entra in una porticina diretto all'abitazione di Padre Baldur.

 

[Triade]

L'ira di Doirin sale, stringe i pugni.
Come osi liquidare cosi il prossimo regnante, borioso stolto monaco da quattro soldi!
Doirin è paonazzo in volto la ragione lo sta lasciando. Si incammina a passo pesante verso la porticina e con un calcio la apre.

 

[Krell]

(Tiro su Command, posizione Controlled, effetto Great. Doirin prende 2 stress e tira 2 dadi: 3, fallimento).

Il monaco impallidisce, si divincola e chiude la porta del dormitorio velocemente. "Vi prego messere, andate via! Voi siete pazzo, non costringetemi a chiamare le guardie!". Doirin continua ancora un po', in preda all'ira ma così facendo comincia a svegliare chi sta dormendo.
Dopo qualche minuto, il principe è costretto ad allontanarsi per evitare che le guardie arrivino davvero.

(Parte il clock "Caccia all'Erede", 6 ticks: rappresenta quanto le voci che l'erede sia tornato dall'esilio si diffondano e prendano piede. Terminato il clock, partirà una caccia all'uomo).

 

[Krell]

Tre anni prima, Hawthorne, capitale del regno. Residenza del Re.

Un nutrito gruppo di persone è riunito all'interno di una sala illuminata da due grossi candelieri appesi al soffitto. Sulle pareti sono appesi grandi arazzi colorati e all'interno di un enorme camino arde un fuoco rosso come il sangue. Il lungo tavolo al centro della sala è letteralmente imbandito di vivande, brocche di vino, grossi cinghiali arrosto e frutta esotica. I commensali ridono e scherzano mentre a capotavola siede il Re, l'uomo con la corona. E' un uomo alto, dalla criniera rossa come il fuoco che arde nel camino. Ha due profondi occhi azzurri e una folta barba che gli arriva sotto il mento.
Accanto a lui, un altro uomo, leggermente più giovane. Anche lui porta i capelli lunghi, scuri e una barba leggermente più corta. Li accomunano solo gli stessi occhi azzurri.

"Che te ne pare, fratello?", ridacchia il Re dando una poderosa gomitata all'uomo dai capelli neri.
"Un gran bel banchetto, sire. Un grande bello costoso banchetto", risponde col tono di chi ha detto la stessa cosa troppe volte.
"Fratello mio, sei sempre così cupo, pensa a divertirti. Tu!", urla il Re indicando una danzatrice dai tratti esotici, "Rallegra mio fratello!". La danzatrice dalla belle d'ebano si avvicina gettando le braccia intorno al collo dell'uomo dai capelli neri.
L'uomo allontana la ragazza con decisione.
"Che cosa avremmo dovuto fare, sentiamo! Abbiamo sconfitto la piaga dei pirati e insieme abbiamo piegato la ribellione di Lord Feorag e tu, ben presto, sarai sposato con la donna più bella del regno. Dimmi, fratello, perché non dovremmo festeggiare?", chiede il Re spazientito, trangugiando mezzo boccale di birra con un solo sorso.
"Perché non ce lo possiamo permettere", risponde il fratello del Re. Quando si accorge di averlo detto a voce troppo alta, è ormai tardi e la sala si zittisce.
Il Re, paonazzo, si alza di scatto, ruggendo: "Maedoc! Se non fossi mio fratello ti avrei già fatto tagliare quella tua lingua impudente!"
Maedoc cerca di trattenersi, quando afferra un boccale le sue nocche si fanno completamente bianche.
"Mio signore, le casse sono vuote, le strade sempre meno sicure e i raccolti sono stati ..."
"Non mi interessa di quei fottuti raccolti!", sbraita il Re "che i mercanti mangino meno e paghino di più! Lord Gannet! Come saranno i vostri raccolti quest'anno?"
Lord Gannet si alza, visibilmente pallido, con l'aria di chi vorrebbe trovarsi a mille miglia dal posto in cui si trova.
"Abbondanti, mio signore".
"Visto, Maedoc?", dice il Re rivolto a suo fratello.
"Sire, è chiaro che Lord.."
"Basta! Basta! Non ne posso più di te, delle tasse, dei contadini e di tutti gli stupidi incapaci che mi circondano! Vattene, Maedoc, questo non è il tuo banchetto!", urla il Re. Il silenzio ora è totale.
Maedoc si alza, fa un passo indietro e con dopo un veloce inchino si avvia verso la porta sotto lo sguardo attonito di tutti i presenti. La furia repressa di Maedoc è fin troppo evidente.
"Suonate maledetti cialtroni, suonate qualcosa! E' il vostro Re che ve lo ordina!", urla il Re rivolto ai menestrelli impietriti.

 

[LorenZo-M]

Abigail è confusa. La testa sembra esploderle, pulsa e il costato le fa un dolore cane... ma è l'orgoglio quello che più le fa male.
Nessuno l'ha mai presa a calci ed è rimasto vivo per raccontarlo... ma Abigail non ha fretta, ha imparato che la vendetta é un piatto che va servito freddo.
Ora vuole sapere chi é quel bifolco...
Non é più il momento dei raggiri. Abigail scruta i due uomini della sicurezza e riaquistando una postura dignitosa gli apostrofa: " che razza di bordello é questo, dove le clienti possono venir malmenate impunemente? Esigo delle scuse! Chi era quel energumeno?"

 

[Krell]

(Tiro su Command, posizione Risky, effetto Limited. Abigail prende 2 stress e tira 3 dadi: 3, fallimento).

I due energumeni non le rispondono e, mentre Abigail è ancora confusa, la prendono per le braccia e la trascinano fuori, verso la porta sul retro. La donna viene lanciata in un vicolo sudicio e maleodorante. Un forte dolore alle costole, le ricorda che non è stata la migliore tra le sue serate.