Per il prossimo film si parlava (forse) di un film a tema sportivo. Mi sono permesso di scrivere due righe non esenti da alcuni (innocui) spoiler.
I primi che mi vengono in mente sono film sul pugilato, forse lo sport più rappresentato sul grande schermo. Penso subito a Toro Scatenato (1980) sicuramente uno dei migliori a tema sportivo. Film diretto da Martin Scorsese e interpretato da Robert De Niro che per l’occasione ingrassò di 30 kg e si portò a casa un Oscar, il film, girato in B/N, racconta le gesta del pugile Jake LaMotta. Prima di Toro Scatento però le pellicole sulla boxe sono state innumerevoli partendo dai film muti Io e la Boxe (1926) e Luci della Città (1931) dove i divertentissimi Buster Keaton e Charlie Chaplin ci presentano spezzoni esilaranti.
Rimanendo nel muto troviamo Vinci per me! (1927) uno dei primi film di Alfred Hitchcock per poi passare al toccante Il Campione (1931) di King Vidor e Pugno di Ferro (1936) con il grande James Cagney. Anche Humphrey Bogart lo ricordo sul set di un paio di film sulla boxe come L’uomo di bronzo (1937) e Il colosso d’argilla (1956), sempre in quegli anni salì sul set l’ormai ultracentenario Kirk Douglas in Il grande campione (1949), film datati e probabilmente non invecchiati benissimo ma meriterebbero una rivisitazione per differenti aspetti.
Chiude la lista dei mie attori preferiti saliti sul ring Paul Newman con il suo bellissimo Lassù qualcuno mi ama (1956), in questa pellicola veste i panni di Rocky Graziano, anche se le gesta sportive sono poco rappresentate e raccontate per più alla radio, come però ai tempi veniva seguita la boxe dal grande pubblico. Molto più invadenti invece le immagini sul ring nel celebre film Rocky (1976), probabilmente la pellicola più famosa sulla boxe, il film è bello e da vedere, meno interessanti i sui innumerevoli sequel dei quali salverei solo i passabili II e IV anche se troppo americanate.
Non potevano mancare i film su Cassius Clay, dal film-documentario Quando Eravamo Re (1997) al biografico Alì (2001) interpretato da Will Smith. Tra i più recenti mi vengono in mente i biografici Hurricane (1999) dove Denzel Washington veste i panni di Rubin Carter e Cinderella Man (2005) con Russell Crowe. Entrambi i film devono il proprio nome al soprannome affibbiato al pugile interpretato.
Il più toccante di tutti è probabilmente Million Dollar Baby (2004), uno dei migliori film di Clint Eastwood. Non male anche The Fighter (2010) interpretato dagli ottimi Mark Wahlberg e soprattutto da Christian Bale che ancora una volta modificò il suo fisico per rendere più verosimile il suo personaggio.
Il pugilato mi porta in Italia dove ricordo Bomber (1982) con Bud Spencer, film godibile ma non eccelso che ricopia la trama de Lo chiamavano Bulldozer (1978) dove al posto del ring avevamo un campo di football americano.
Rimanendo al football americano torniamo negli Stati Uniti dove sono stati girati i bellissimi Quella Sporca Ultima Meta (1974) e Ogni Maledetta Domenica (1999) di Oliver Stone. Entrambi i film li riguarderei volentieri per via delle interpretazioni dei protagonisti: un Burt Reynolds nei panni di un quarterback caduto in disgrazia, e un Al Pacino nei panni di un allenatore/condottiere. Memorabili i suo monologhi come: «Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini» e «In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta».
Rimanendo nel football americano mi vengono in mente anche Jerry Maguire (1996) con Tom Cruise, Il paradiso può attendere (1978) con Warren Beatty e Il sapore della vittoria (2000) ancora con Denzel Washington. Tre film godibili anche se le vicende sportive fanno da contorno a storie di amicizia, amore e razzismo.
Moltissimi sono i film sportivi di denuncia razziale, rimanendo intorno ad una palla ovale, ma passando al rugby, molto d'effetto è stato Invictus (2009), anche questo di Clint Eastwood con gli ottimi Matt Damon e soprattutto Morgan Freeman che interpreta Nelson Mandela. Sul Rugby mi viene poi in mente solo il pessimo Asini (1999) uno dei peggiori film che ho mai visto, con Claudio Bisio.
Tornando in terra a stelle e strisce non potevano mancare film sul baseball alcuni discreti altri mediocri quali The Fan – Il Mito (1996) di Tony Scott con Wesley Snipes e Robert De Niro, Major League – La squadra più scassata della lega (1989), ottimo cast ma trama banale, Bull Durham – Un gioco a tre mani (1988), con Kevin Costner, Tim Robbins e Susan Sarandon e Ragazze vincenti (1992) con Madonna e Tom Hanks, evitabilissimo.
I miei preferiti sul baseball sono però Il Migliore (1984) con uno splendido Robert Redford che però, a causa di un infortunio e di scelte di trama, vede poco il diamante, e L’uomo dei Sogni (1989) con Kevin Costner, ma anche qui abbiamo un film poco giocato sul diamante.
Ancora Kevin Costner mi fa pensare al golf con Tin Cup (1996) film gradevole ma secondo me inferiore a La Leggenda di Bagger Vance (2000) di Robert Redford con i già citati Matt Damon e Will Smith.
Anche il basket ha visto pellicole interessanti. Saltiamo a piè pari i film per ragazzi Voglia di Vincere (1985) con un licantropo Michael J. Fox e il fumettoso Space Jam (1996) con Michael Jordan. Troviamo poi due film sul basket universitario: Colpo vincente (1986) con Gene Hackman e Basta Vincere (1994) con Nick Nolte. I due attori interpretano gli allenatori dei rispettivi college e le problematiche a cui devono andare incontro, soprattutto quelle fuori dal campo. Nel secondo film troviamo nel cast stelle dell’NBA come Shaq O’Neal e ‘Penny’ Hardaway, oltre alle spettacolari scene di gioco secondo me il film è interessante anche per il messaggio contro il professionismo a livello giovanile.
Altri film sul basket con innumerevoli camei di campioni dell’NBA sono il divertente Forget Paris (1995) dove Billy Crystal è un arbitro NBA alle prese con un incazzato Charles Barkley, ma si tratta di una commedia sentimentale e non di un film sportivo, e il bellissimo He Got Game (1998) del grande appassionato di basket Spike Lee, interpretato dallo sportivissimo Denzel Washington, ma soprattutto ricco di diversi campione NBA e con un Ray Allen protagonista. Anche questo film meriterebbe di essere visto.
Ultimo film sul basket che consiglio è Chi non salta bianco è (1992) pellicola dal titolo apparentemente demenziale ma che cela una trama interessante, il film è ricco di battute, ironia e ben interpretato da Wesley Snipes e da Woody Harrelson.
Chiudono i grandi sport americani l’hockey su ghiaccio che mi porta alla mente il divertente Colpo Secco – Slap Shot (1977) film con Paul Newman diretto da George Roy Hill ma soprattutto interpretato anche dai memorabili Hanson Brothers, tre violentissimi giocatori di hockey quasi surreali.
Sull’atletica leggera, scartando il film Il Maratoneta (1976) con Dustin Hoffman, che ha solo nel titolo riferimenti a fatti sportivi, mi viene in mente Momenti di gloria (1981) film che al contrario di molti non mi ha entusiasmato se non per la splendida colonna sonora. Il migliore quindi direi che è il recente Race: Il colore della vittoria (2016) film sulla storia di Jesse Owens e sulle olimpiadi di Berlino del 1936.
Non è un film sull’atletica ma quando l’ho visto ho pensato alla corsa. Apocalypto (2006), di Mel Gibson, è un film che infatti esalta quanto sia bello, faticoso, affascinante e a volte vitale correre.
Non è un film sportivo ma anche Forrest Gump (1994) esalta le gesta sportive nell’atletica e nel football americano del suo protagonista interpretato da Tom Hanks.
Ricca anche la filmografia sull’automobilismo dove mi è piaciuto molto Rush (2013) di Ron Howard che racconta la sfida tra Lauda e Hunt, non posso però dimenticare l’ambizioso e deludente La 24 Ore di Le Mans (1971) film documentario sul mondo delle corse con veri piloti che sfrecciano al fianco di Steve McQueen, insuccesso in quanto la trama non ha ne capo ne cosa. Ebbe successo Giorni di Tuono (1990) di Tony Scott con Tom Cruise ma non è propriamente un film sportivo che consiglierei. Divertente il film La corsa più pazza del mondo (1976) e anche Un Maggiolino Tutto Matto (1968) e i suoi sequel con le peripezie dell’indimenticabile maggiolino Herbie.
Anche sul biliardo non sono mancati ottimi film e cito tre pellicole quali Lo spaccone (1961) con un memorabile Paul Newman, l’altrettanto splendido seguito Il colore dei soldi (1986) diretto da Martin Scorsese sempre con Newman che viene affiancato da Tom Cruise. Il terzo è l’italiano Io, Chiara e lo Scuro (1982) film divertente e sentimentale che ho sempre adorato con un Francesco Nuti d’annata, il film mi ha portato a guardare i meno riusciti Casablanca, Casablanca (1985), carino il monologo iniziale di Novello Novelli, e Il Signor Quindicipalle (1998), quelle che si fa lo spettatore.
Tra gli sport di arti marziali mi vengono in mente tutti i film con Bruce Lee da L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente (1972), dove combatte con Chuck Norris, a L’ultimo combattimento di Chen (1978) dove se la vede anche con il campione di basket Kareem Abdul-Jabbar. Poi c’è The Karate Kid (1984), «dai la cera, togli la cera», con i suoi innumerevoli, quattro mi dicono dalla regia, sequel. Per non esser da meno anche in Italia abbiamo prodotto il nostro Karate Kind con molti sequel, lo abbiamo chiamato Il ragazzo dal kimono d'oro (1987) con Kim Rossi Stuart, soprassederei. Aggiungo sulle arti marziali il divertente film d'azione Il mio nome è Remo Williams (1985), forse non proprio un film sportivo ma c’è molto Sinanju. Non vanno dimenticate infine alcune scene dei Kill Bill (2003-2004) di Quentin Tarantino con Uma Thurman e David Carradine, quest'ultimo già interprete di una fortunata serie TV sul kung-fu.
Dalle arti marziali alla lotta il passo è breve e qui ci metto Fight Club (1999), film che non ha bisogno di presentazioni ma non sono convinto che possa essere considerato sportivo.
Gli sport invernali non mi riportano alla mente molti film se non quella genialata di Cool Runnings – Quattro sottozero (1993), film che racconta in chiave semi comica la vera apparizione su una pista di bob di una squadra giamaicana. Anche il surf mi porta alla memoria un paio di film sportivi/d’azione quali Un mercoledì da leoni (1978) e Point Break (1991), film imperdibili per gli amanti del surf.
Per parlare di ciclismo e calcio bisogna tornare nel vecchio continente.
Sul ciclismo si parte già da Totò con un mitico Totò al Giro d’Italia (1948) dove ‘il principe della risata’ pedalava al fianco di Bartali e Coppi, saltando a piè pari i film di Fantozzi (1975) che oltre al ciclismo ha portato sullo schermo anche il biliardo, il tennis e il calcio, mi vengono in mente i biografici Il Grande Fausto (1995) interpretato da Sergio Castellitto, film sulla vita di Coppi, e l’ancor più bello Gino Bartali – L’intramontabile (2006), interpretato da un superlativo Pierfrancesco Favino che ci porta a scoprire l’umanità dell’uomo nascosta dietro la grinta del ciclista. Ricordo però anche un buon film americano sul ciclismo Il Vincitore (1985) ancora con Kevin Costner.
Sul calcio, tralasciando gli spezzoni divertenti in Marrakech Express (1987) e Tre uomini e una gamba (1997) e quelli fumettosi in Pomi d’ottone e manici di scopa (1971), mi vengono in mente le commedie all’italiana come L’allenatore nel pallone (1984), Eccezzziunale…. Veramente (1982), Al bar dello sport (1983), Mezzo destro e mezzo sinistro (1985), Il presidente del Borgorosso Football Club (1970), L’arbitro (1973), Ultrà (1990), l’unico non demenziale, e altri ancora. Questi film però non li consiglierei se non, forse, il primo con Lino Banfi che tra ironia, camei, e battute ormai storiche merita una visione: «M'avete preso per un coglione - Ma no, sei un eroe! - Mi avete preso per un coglione, sotto la meno, mi fa male», o lezioni di tattica: «Io adotto un altro tipo di tattica: la BiZona - Che cosa sarebbe la BiZona, è forse la zona per tornare in serie B? - BiZona sta per bis-zona cioè due volte zona, come se io a lei dicessi bistrò, non significa bistrot francese, ma due volte stronzo»; «C'è il 4-5-1, il 4-4-2, io invece uso una cosa diversa: il 5-5-5»
Migliori delle pellicole italiane sono quelle inglesi con film quali Febbre a 90° (1997) su un tifoso londinese dell’Arsenal, Jimmy Grimble (1999) su un giovane talento e Sognando Beckham (2002) sul calcio femminile con la splendida Keira Knightley.
Esilarante il film Shaolin Soccer (2001), che ricorda per ceri versi il cartone Holly e Benji. Non male anche il documentario biografico Maradona di Kusturica (2008) sulle gesta del ‘pibe de oro’.
Il più famoso film sul calcio però è probabilmente Fuga per la vittoria (1981) del grande John Huston con Sylvester Stallone e Michael Caine, ma soprattutto con diversi campioni tra cui un certo Pelé, la leggenda narra che tutte le scene sul campo di calcio fossero state girate e rigirate tranne una: la rovesciata di ‘o rey’.
Una citazione la merita anche Palombella Rossa (1989) film di Nanni Moretti con tema di fondo la pallanuoto. Il regista ha portato sul grande schermo anche uno dei pochi richiami alla pallavolo che io ricordi in Habemus Papam (2011).
Paradossale pensare che per trovare un bel film sul tennis si debba aspettare il 2017 con Borg-McEnroe (2017) dove anche la somiglianza degli attori con i campioni ha dell’incredibile. Prima di allora mi viene in mente solo un titolo sul tennis, Match Point (2005) di Woody Allen, ma appunto è solo il titolo e le sequenze che aprono e chiudono il film che ricordano lo sport con la racchetta.
Molto vecchio il film Gran Premio (1944) sull’equitazione che vinse dei premi Oscar ma che trovo non sia invecchiato bene.
Pensando al Bowling mi viene in mente, come a tutti credo, Il Grande Lebowski (1998) uno dei migliori film dei fratelli Coen che consiglierò sempre anche se di sportivo non ha nemmeno la forma atletica dei protagonisti.
Merita di essere citato il film biografico Le Grand Bleu (1988) di Luc Besson sul mondo dell’apnea sportiva, ma anche il grottesco Palle al balzo - Dodgeball (2004) che altro non è se non la rivisitazione di palla prigioniera. Non so se è considerato uno sport ma il drammatico The Wrestler (2008) è un film che mi ha colpito anche per il ritorno sul grande schermo di uno sfigurato Mickey Rourke perfettamente calato nel ruolo: «Sono un vecchio pezzo di carne maciullata. E sono solo. E me lo merito di essere solo».
Film di scherma e spadaccini ce ne sono stati tanti, il mio preferito è Scaramouche (1952) film in maschera con Stewart Granger e Mel Ferrer dimenticato troppo frettolosamente.