Impressioni New Dawn

traico7

Grande Goblin
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Non ho trovato nessun topic che parlasse di questo gioco, allora lo apro io.
Gestionale di carte con un po' di interazione diretta uscito nel 2014 ad opera della Artipia Games (doveva essere anche uno dei primissimi progetti Giochistarter ma poi non se ne è fatto niente,
ed è stato meglio così
).
Autori: Konstantinos Kokkinis, Sotirios Tsantilas

Il gioco si svolge in varie fasi: una classica di produzione, una in cui si gioca una carta in mappa su di una griglia prestabilita, successivamente si possono giocare carte tecnologia (poteri personali) e infine si arriva alla fase delle azioni dove, fondamentalmente, fatto salvo per rarissimi casi, si faranno 2 cose: mettere in gioco altre carte (possibile farlo solo tramite l'utilizzo degli ambasciatori che sono carte comuni a tutti) e colonizzare i pianeti.
Questa seconda azione del gioco è il fulcro di tutto.

Si avranno due modi per colonizzare questi pianeti: pagandone il relativo costo (a patto che non sia colonizzato già da un altro giocatore) oppure invadendolo. In questo caso si tireranno un determinato numero di dadi e ci sarà da raggiungere un determinato valore.
Diverso il discorso se il pianeta è già in possesso di un altro giocatore, in questo caso ci sarà una battaglia a suon di dadi.

A fine turno sarà possibile spendere le proprie risorse per fare punti aggiuntivi (buttati lì molto a cavolo).

A fine partita (dopo 5 round) si faranno punti per i pianeti colonizzati, i punti della carte di fine round e i punti accumulati durante la partita (dati sempre da carte).

Il gioco, troppo lungo per quel che offre (1° difetto), è un'accozzaglia di meccaniche molto slegate tra loro. Si, le tecnologie ti aiutano nella fase azioni, così come gli ambasciatori si possono ricondurli al tutto, ma di base sono tutte cose abbastanza slegate che fanno un po' storia a se stesse.

Il gioco risulta ripetitivo (2° difetto) perchè alla fine fai tante cose, troppe, ma tutto si riconduce ad una sola cosa: colonizzare i pianeti, cioè mettere in mappa le proprie basi che aumenteranno anche la produzione di inizio turno.

Si, ci sono tantissime carte, ma più o meno ti fanno fare sempre le stesse cose, reperimento risorse, mettere in gioco altre carte o colonizzare pianeti.

Va sottolineato che, nonostante si tirino una vagonata di dadi, l'alea in quel caso non si sente tantissimo. Quando attacco un giocatore ho TUTTE le informazioni che mi servono per capire se sto andando in un attacco alla cieca al tiro dei dadi o se ci sto andando preparato che difficilmente perderò.
Anche sotto il punto di vista della pesca delle carte non ho trovato tutta questa incidenza della fortuna per quanto detto sopra, alla fine, più o meno, fan tutte la stessa cosa.

La scalabilità è gestita dalla restrizione della mappa, credo funzioni anche in meno giocatori (noi lo abbiamo provato in 4). Probabilmente dura anche meno e può risultare meno lungo e ripetitivo.

La rigiocabilità, a mio avviso, è bassissima (3° difetto). Dopo 2/3 partite ti ritroverai a fare le stesse cose che avevi fatto nella partite precedenti.

Il gioco raggiunge comunque la sufficienza, la partita non è stata una noia completa. Ma non tornerà sicuramente sul tavolo.
 
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