Ieri altra gara a due giocatori (la terza in totale) e altra partita molto divertente, a tratti epica, sicuramente diversa dalle altre due. Ve la racconto in modalità romanzo, rispettando tutti i passaggi del gioco.
RESOCONTO - Ci siamo svegliati, meccanico (io) e soldato (il mio amico), con accanto un cadavere e fin da subito si è iniziato a non andare d'accordo: io avrei voluto che lo trasportasse lui, avendo un'arma più potente, mentre io mi sarei precluso la possibilità di raccogliere una seconda arma. Non riesco a convincerlo e mi carico in spalla il cadavere, cercando il laboratorio per analizzarlo. Mi dirigo quindi verso la zona motori, per verificare l'effettivo funzionamento della struttura; il mio compagno si sposta invece dalla parte opposta, a verificare le coordinate. Mentre proseguo nel buio della nave controllo i miei obiettivi: o scoprire due debolezze dell'intruso, oppure essere l'unico superstite. Fortunatamente non faccio troppo rumore, così riesco a controllare rapidamente due dei tre motori e verificarne l'efficienza: la nave è a posto. Dall'altra parte della struttura il mio compagno mi comunica che occorre cambiare destinazione, poiché le coordinate ci avrebbero spedito nello spazio profondo: ora si punta verso la terra.
Nel rientrare verso l'Hybernatorium mi cade il cadavere, che stavo ancora portando con me e... ecco apparire una creatura. Sembra una sorta di mostro-aracnide e non ho molta difficoltà a spazzarlo via con un paio di colpi. Ho l'arma scarica, ma ho recuperato un altro corpo da analizzare... uso il nastro adesivo rinforzato raccolto in precedenza e lo fisso al cadavere che trasporto sulla schiena (mi perdonerà!). E' il momento di fare una scelta, poiché non riuscirò a perseguire entrambi gli obiettivi: ho due materiali da analizzare e non voglio chiudere la porta in faccia al soldato, così opto per mantenere l'obiettivo di scoprire due debolezze di questi mostri che si aggirano per la nave. Ho la fortuna di trovare il laboratorio: è già passato diverso tempo, ma mentre dall'altra parte della struttura il soldato svuota caricatori contro mostri, io analizzo cadavere e aracnide, scoprendo entrambe le debolezze dei mostri... ora non mi resta che andarmene. Facile a dirsi, l'hybernatorium ha preso fuoco ed è preda di un mostro, a quanto mi dice il mio compagno!
La situazione può solo peggiorare: un malfunzionamento strutturale blocca definitivamente una delle capsule di salvataggio ed innesca il countdown di autodistruzione. Non resta molto tempo e non posso rischiare che il mio compagno fugga senza di me: io non lo lascerei mai indietro, ma lui... non so che obiettivi abbia. Ci dirigiamo entrambi, da due direzioni opposte, verso la stanza per l'evacuazione: il mio percorso è silenzioso, accorto e lungimirante. Lui, sfortunato, deve affrontare fuoco e nemici. Arrivo prima io, ma... ecco la sorpresa che non avevamo considerato, accecati dalla voglia di fuggire: la stanza può sbloccare soltanto la capsula numero 1, che tuttavia è fuori uso. Esiste un'altra stanza sulla nave per sbloccare la capsula numero 2, l'unica disponibile... e vi sono soltanto due stanze inesplorate, dall'altra parte della nave.
Non c'è più tempo: il mio compagno sceglie di non bloccare l'autodistruzione, dato che ci avrebbe fatto risparmiare solo un paio d'ore, essendo la nave compromessa; ci dirigiamo entrambi verso la zona più buia dell'ormai relitto. Prima di arrivare attraverso un nido di mostri... quasi una decina di uova lugubri si addensano all'interno. Riesco ad allontanarmi senza problemi e raggiungo la zona di evacuazione senza avere incontri. Ma... appena il soldato vi entra, la confusione regna sovrana e un adulto maestoso ci attacca: decido di rischiare e, avendo l'arma scarica, gli lancio una granata raccolta in precedenza, ferendolo gravemente, ma colpendo sia me che il mio compagno, già debilitato. Lui, a sua volta, gli spara, mancandolo. A questo punto decide di non attaccarlo, ma di cercare una fuga e lasciarmi da solo con la bestia... ma il mostro lo afferra e lo dilania, lasciandolo a terra, senza vita. Ora sono solo... o quasi. Mancano pochi minuti all'autodistruzione, devo agire in fretta: ricarico l'arma, lo colpisco e lo uccido. E' fatta, sto per salire sulla navicella di salvataggio, ma... qualcosa mi frena: guardo il contatore del tempo, indica 60 secondi. "Faccio in tempo.", mi dico. Raccolgo il corpo del mio compagno: non merita di divenire cenere spaziale. Poi, con le ultimissime energie, salgo sul pod senza fare rumore e fuggo. Ora sì... che sono davvero solo.
In lontananza la nave esplode, ma io sono salvo, a distanza di sicurezza. Stanchissimo, ma senza nessuna ferita grave (soltanto un graffio): è andata bene, lo so. Controllo il mio obiettivo: raggiunto. Posso tornare a casa sereno, mi aspetta una paga per ciò che ho scoperto. Per pura curiosità verifico anche l'obiettivo del soldato, del corpo che ho portato in salvo, e... sorpresa: io non avrei dovuto sopravvivere. Sorrido: la vita a volte ci sorprende. Ho salvato la salma di chi mi voleva morto, per vivere. Sorrido e mi preparo a un'altra spedizione...
COMMENTO - Incredibilmente ho terminato il gioco con UNA ferita leggera e senza alcuna carta contaminazione. Ho fatto 3-4 incontri circa, con una larva, un aracnide e due adulti, tutti andati benissimo, sia perché li ho gestiti sapientemente, sia perché ho avuto fortuna, sia perché avevo raccolto gli oggetti nel mio percorso. Abbiamo totalmente non considerato il fatto che esistessero due carte "evacuazione" e abbiamo perso 2-3 turni di gioco per andare verso quello sbagliato... ma la cosa ci ha divertito parecchio e fatto immedesimare ancora di più nell'ambientazione! Il mio amico, pur avendo perso, ha apprezzato moltissimo la partita, anche perché è morto a 2 minuti dalla conclusione. Il gioco è vivo, diceva qualcuno nelle pagine precedenti... bé, ci ha dato questa impressione. E le miniature sono veramente spettacolari! Il difetto che ci intravedo (ma che non ho ancora avuto modo di verificare concretamente) è appunto la ripetitività... anche nelle prossime partite andrò verso la sala motori o le coordinate?...