LorenZo-M
The Masterless One
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Iron in the Blood (iitb) un gioco che si basa sul motore di Ironsworn, in cui si impersonano dei vampiri che lottano attraverso le epoche del tempo.
E' un gioco che mi sta facendo riscoprire le meccaniche del famoso gioco di Shawn Tomkin che all'epoca avevo trovato un po' troppo crunchy e troppo articolate per i miei gusti. Mi ero perso nella scelta dei vari assets, nel capire la progressione dei giuramenti e le varie risorse. In realtà avevo letto male il regolamento...
Come in Ironsworn la creazione del mondo è molto carina, qui però assieme al worldbuilding le domande iniziali danno modo di definire anche i personaggi, cogliendo due piccioni con una fava.
E' un gioco a prima vista simile a un PbtA, con la meccanica delle mosse. Qui però, ogni volta che scatta una mossa, si tira un unico d6 che viene raffrontato al tiro di 2d10. Si tira un d6 si sommano i modificatori delle statistiche, più eventuali altri bonus e questo rappresenta l'action score. Si lanciano quindi 2d10 che rappresentano il livello di sfida (challenge dice). Se il punteggio del d6 è superiore ad entrambi i valori della sfida si ha uno Strong Hit (Successo), se il d6 batte un solo d10 si ha un Weak Hit (Successo parziale), se infine il d6 sono inferiori ai d10 si tratta di un Miss (Fallimento). Tirare un unico d6 e raffrontarlo ai d10 alza la difficolta di ottenere un successo rispetto ad un PbtA, e ciò fa si che i personaggi siano volutamente più scarsi rispetto ai libretti dei Powered by the Apocalipse. Ciò calza con un ambientazione "dark fantasy" di Ironsworn, forse meno con dei vampiri. E' una cosa che scoprirò giocando.
Giocando su Discord tutto questo viene gestito da un Bot, che gestisce anche gli Oracoli, che generano nomi e danno spunti per la risoluzione delle azioni.
La tabelle degli oracoli sono una cosa che diversifica ulteriormente questo iitb dai PbtA, offrono dei suggerimenti casuali interpretabili con totale libertà creativa dai giocatori, dando la possibilità di gestire il gioco senza un master. Tutti i giocatori infatti hanno la possibilità e il dovere di creare opposizione e giocare il mondo, la cosa è molto interessante e crea un gameplay particolare, soprattutto se si tiene conto che il gioco è pensato per campagne e non sessione oneshot.
C'è la registrazione della prima sessione se avete piacere d'ascoltarla:
Ep.1: Tensioni fra le famiglie di Londra - Iron in the Blood
E' un gioco che mi sta facendo riscoprire le meccaniche del famoso gioco di Shawn Tomkin che all'epoca avevo trovato un po' troppo crunchy e troppo articolate per i miei gusti. Mi ero perso nella scelta dei vari assets, nel capire la progressione dei giuramenti e le varie risorse. In realtà avevo letto male il regolamento...
Come in Ironsworn la creazione del mondo è molto carina, qui però assieme al worldbuilding le domande iniziali danno modo di definire anche i personaggi, cogliendo due piccioni con una fava.
E' un gioco a prima vista simile a un PbtA, con la meccanica delle mosse. Qui però, ogni volta che scatta una mossa, si tira un unico d6 che viene raffrontato al tiro di 2d10. Si tira un d6 si sommano i modificatori delle statistiche, più eventuali altri bonus e questo rappresenta l'action score. Si lanciano quindi 2d10 che rappresentano il livello di sfida (challenge dice). Se il punteggio del d6 è superiore ad entrambi i valori della sfida si ha uno Strong Hit (Successo), se il d6 batte un solo d10 si ha un Weak Hit (Successo parziale), se infine il d6 sono inferiori ai d10 si tratta di un Miss (Fallimento). Tirare un unico d6 e raffrontarlo ai d10 alza la difficolta di ottenere un successo rispetto ad un PbtA, e ciò fa si che i personaggi siano volutamente più scarsi rispetto ai libretti dei Powered by the Apocalipse. Ciò calza con un ambientazione "dark fantasy" di Ironsworn, forse meno con dei vampiri. E' una cosa che scoprirò giocando.
Giocando su Discord tutto questo viene gestito da un Bot, che gestisce anche gli Oracoli, che generano nomi e danno spunti per la risoluzione delle azioni.
La tabelle degli oracoli sono una cosa che diversifica ulteriormente questo iitb dai PbtA, offrono dei suggerimenti casuali interpretabili con totale libertà creativa dai giocatori, dando la possibilità di gestire il gioco senza un master. Tutti i giocatori infatti hanno la possibilità e il dovere di creare opposizione e giocare il mondo, la cosa è molto interessante e crea un gameplay particolare, soprattutto se si tiene conto che il gioco è pensato per campagne e non sessione oneshot.
C'è la registrazione della prima sessione se avete piacere d'ascoltarla:
Ep.1: Tensioni fra le famiglie di Londra - Iron in the Blood