Il libro che sto leggendo...

tyler1988

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Ho finito la breve raccolta dei discorsi effettuati da Greta Thunberg)

Probabilmente perché le azioni dei singoli hanno un impatto talmente infinitesimale da essere nullo, anche se fossimo tutti a farlo.

Mhhh, mamma mia così mi pungolate però..

Qui si rischia di scrivere post chilometrici 😂
Cercherò di rimanere asciutto nel discorso, non scambiate questa cosa per acidità 🙏
Per non andare OT cercherò di contestualizzare anche se faticherò a ricordarmi tutti i riferimenti.

So già che scriverò di getto e sarà un casino.. Vabbè


Io non seguo e non ho mai letto nulla di Greta Thumberg perché non credo abbia particolare valore da dare, però è innegabile che senza di lei (o meglio, senza tutta la narrazione che è stata costruita attorno a lei, un grazie va soprattutto ai giornali in cerca di "belle storie" da propinare al pubblico beone) a quest'ora la maggior parte delle persone non saprebbe nemmeno cosa sia il riscaldamento globale e ci sogneremmo sia il dibattito pubblico attuale e perfino tutte le politiche Europee tipo Fit for 55 e via dicendo.
La verità è che c'è un prima e un dopo Greta.
La storia di Greta ci ha catapultato 30 anni avanti nel discorso politico, è riuscita a portare il tema sulla bocca di tutti dopo anni e anni di fallimenti conseguiti dall'inefficacia della comunicazione della comunità scientifica.
Non solo, è stata in grado di costruire un movimento che ha portato in piazza milioni e milioni di persone, coinvolgendo giovanissimi, facendosi seguire da adulti con le loro idee e la loro storia, organizzando la manifestazione più grande di sempre (numeri alla mano).
È stato un fenomeno clamoroso, e c'è da considerare che gli sviluppi sul clima rallentati improvvisamente dalla pandemia prima e dalla guerra poi.
Inoltre non è lei che avrebbe dovuto fornire soluzioni, sia perché al tempo era poco più di una bambina, studente delle superiori (con una competenza certamente approfondita in questo ambito ma di sicuro non fuori dal comune, fintanto che non la si confrontava con gente totalmente ignorante sul tema, tipo tutti i politici), sia perché le soluzioni esistevano gia ed erano e sono tutt'oggi fornite da appositi organi creati anni fa dalle nazioni unite, e questa cosa lei l'ha sempre sottolineata in tutti i suoi discorsi.
Sono convinto che a un certo punto la sua presenza è diventata più deleteria che altro e credo che nel tempo se ne sia accorta, tanto che a differenza di quanto fa la quasi totalità dei politici ha ceduto il posto e si è defilata, pur continuando a fare quello sapeva fare senza avere i riflettori puntati addosso.
Capisco la perplessità dei più nel vedere in TV una bambina in lacrime che strilla e insulta politici e politicanti, parlando in prima persona a chi la TV la stava guardando.
Perché insulta tutti?
Perché una bambina parla nelle sedi istituzionali?
Perché mai dovremo ascoltarla?
Modalita discutibile, concordo, ma certamente di successo.
E in ogni caso non mi pare sia entrata a forza nel parlamento europeo a dare dei coglioni a tutti.. l'hanno invitata, più e più volte.
Credo che Greta Thumberg sia stato uno strumento, una parentesi fondamentale per avviare politiche, movimenti e dibattiti.
Non penso sparirà dalla scena, ma il tema da affrontare non è e non è mai stato Greta Thumberg.


"Gli ambientalisti giovani di oggi vengono descritti come infuriati perché il loro futuro è compromesso. Non è vero, è una sciocchezza tendenziosa: gli ambientalisti di oggi sono infuriati perché il futuro non sarebbe affatto compromesso, se non fosse per l'ostinazione con la quale i custodi dello status quo ignorano, o usano con esasperante parsimonia il catalogo di soluzioni disponibili, che invece è vasto, ricco, pieno dei frutti del miglior ingegno umano"
Primavera Ambientale, di Ferdinando Cotugno

Nel libro Cotugno parla di attivismo, di cosa spinge le persone a fare quello che fanno e soprattutto dello stretto legame tra attivismo e politica.
Cita più volte Greta Thunberg, ma solo per questioni "storiche".
Io in generale ho trovato la lettura altalenante, però alcuni passaggi sono da leggere in piedi sul divano..
È un libro che riordina e rende comprensibili i tuoi pensieri e ti prepara alla rivolta (pacifica).

In "A qualcuno piace caldo" Stefano Caserini racconta la storia del dibattito sul clima, se interessa.
È leggero e piacevole.
Alla fine c'è anche un elenco di 100 cose che ognuno di noi può fare per diminuire la propria impronta carbonica.
Nel libro riprende anche un passaggio molto interessante dell'enciclica "Laudato Sì" di Papa Francesco.

L'enciclica l'ho letta e l'ho trovata sorprendente!
Non scende mai nel tecnico ma è un concentrato di concetti perfettamente coerenti con la narrazione dell'artivismo del clima.
Non si parla solo di clima, né solo di ambiente, né solo di società e relazioni.
Qui il Papa introduce il concetto di ecologia integrale.
È di una sapienza che va al di là della teologia che non ti aspetteresti.
L'unica cosa che mi speravo di leggere non l'ho trovata, ovvero una trattazione un minimo approfondita sul tema del numero di figli.

Le risposte comunque le ho trovate in altri confronti e in altre letture/ascolti, anche non strettamente legati al clima (ma alla biologia e all'estinzione).
Ovviamente stiamo crescendo a dismisura e non possiamo permettercelo, nessun'altro animale lo fa e se lo fa poi arriva al collasso.
(PS: prima o poi riuscirò a leggere "Collasso" di Jared Diamond, per ora posso solo consigliarvi tantissimo "Armi Acciaio e Malattie").
Comunque, la crescita demografica risiede prevalentemente dove c'è la povertà, l'ignoranza, l'indigenza, l'abbandono, lo sfruttamento, e diminuisce al crescere del benessere.
Il miglior modo per trovare una stabilità è perseguire la giustizia e l'egualità, aiutando i più poveri e dando corso al concetto di giustizia climatica.
E poi dovremmo tutti raggiungere un emissione annua di circa 2t/CO2, senza affamare altre popolazioni per continuare a sfondsrci d carne.
La media italiana è di 18t/CO2, ma i cugini americani ci doppiano.

Intanto mi vengono in mente citazioni improvvisate.. "Bisogna limitare i nostri desideri" (Giovanni Storti).
Si, quello di Aldo Giovanni e Giacomo.


Dato che si parlava di cosa possiamo fare noi come singoli, e dell'utilità o meno:

Una prima illuminazione personale l'ho ricevuta proprio dal Prof. Caserini (Politecnico Milano) durante un dibattito:
Cambiare il contesto sociale.
La cosa più importante che possiamo fare è informarci e parlare, senza vergogna.
L'obiettivo deve essere quello di cambiare il contesto sociale, partendo dalla sfera delle tue conoscenze e nei limiti delle tue possibilità.

Un secondo spunto che ha dato voce a pensieri e sentimenti che già avevo in testa da tempo si può leggere proprio da Primavera Ambientale.
Purtroppo non ho ritrovato al volo il riferimento..
Ad ogni modo Cotugno dice che, se potesse tornare indietro, prima ancora di suggerire al suo prossimo di fare divulgazione, di cambiare dieta, di usare la bicicletta, etc etc, ora col senno di poi gli direbbe di entrare in politica.
Cotugno parla molto di questo aspetto.
Tutti dovrebbero entrare in politica, tutto dovrebbe diventare politica.
Si parla di una rifondazione della politica.
Se vi fa strano vi invito davvero a leggerlo..
A me ha ricordato una porzione dell'ultimo monologo dell'avvocato del diavolo: "sono all'apice, è il nostro tempo.. Perché la legge ci dà accesso a tutto quanto. Tu lo sai che ci sono più studenti alla facoltà di legge di quanti avvocati popolano il mondo? STIAMO ARRIVANDO! CON LE ARMI IN MANO!".
(mamma mia che film..)
Beh, è questa la rivoluzione di cui si parla nel libro..

Il punto è che si parte sempre da un singolo.
L'importante è iniziare e non aspettare che a iniziare sia qualcun'altro (si so che sembra retorica, come se non mi sentissi ipocrita a scrivere questa cosa).


Ultima considerazione;
Chi ci dice cosa dobbiamo fare di concreto?
Dieci giorni fa è stata resa pubblica la sintesi per i decisori politici che riassume tutti e tre i capitoli del report AR6 dell'IPCC, l'ultimo prima del 2030 (data in cui probabilmente sforeremo i +1,5°C).
Il report ha analizzato complessivamente più di 18.000 paper, quindi un po di idee ci sono.
Per essere in tempo, siamo in tempo..
Vanno implementate... Tutte e subito.

C'è un problema, nessuno si prende la briga di tradurre in parole popolari questi documenti.
Ci si limita a qualche articolo sui giornali a pagina 15, poi si intervista il negazionista di turno.
Almeno in Italia manca un'istituzione che faccia divulgazione seria


Come previsto, ho scritto un casino indicibile.
Però qualche libro l'ho citato!
 
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Thegoodson

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Probabilmente perché le azioni dei singoli hanno un impatto talmente infinitesimale da essere nullo, anche se fossimo tutti a farlo.
La ripercussione sul sistema (di produzione e consumo) avrebbe sì impatto, ma probabilmente con una latenza tale che gli effetti del cambiamento sarebbero pachidemici.
Per questo serve la politica, nella sua più alta e nobile accezione. Sarebbe servita la politica.


D'altra parte il problema è talmente complesso, che dubito che un singolo possa elaborare soluzioni realmente efficaci. (Quelle di Fort citate, ad esempio, son proprio da mulino bianco)

O forse, ci siamo compromessi troppo e ormai non c'è più nulla da fare per noi e siamo destinati all'estinzione per aver modificato in maniera irreversibile il nostro ecosistema - chissà se esiste un'altra razza vivente che abbia deliberatamente estinto se stessa.

Inviato dal mio M2003J15SC utilizzando Tapatalk
Ellamiseria, non siamo ancora estinti dai. In generale credo che siamo semplicemente un elemento dentro l’ecosistema, sicuramente atipico, ingombrante è dotato di una capacità autoriflessiva, ma alla fine le dinamiche non è che ci fanno discostare molto dagli altri esseri viventi, qualitativamente parlando.
 

Thegoodson

Goblin
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Comunque bello questo thread, non mi ricordavo della sua esistenza. Anche se mi fa sentire un poveraccio perché da troppo tempo leggo troppo troppo poco, cosa che mi manca molto… :(
 

computer82

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Appena finito il primo capitolo....


sembra molto interessante e non vedo l'ora di proseguire!
 

Elijah

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Elijah Six
Comunque bello questo thread, non mi ricordavo della sua esistenza. Anche se mi fa sentire un poveraccio perché da troppo tempo leggo troppo troppo poco, cosa che mi manca molto… :(

Il libro che sto per concludere in questo periodo potrebbe allora fare al caso tuo:

Atomic Habits. Piccole abitudini per grandi cambiamenti. Trasforma la tua vita un piccolo passo per volta di James Clear

Parliamo come al solito di un libro non fiction, legato al self-improvement, best seller del New York Times. Insomma, un libro che ha avuto un sacco di successo e che personalmente sto apprezzando molto.

In questo video su Youtube il titolo in questione viene riassunto in modo egregio, per chi fosse curioso (nella parte finale si fa anche l'esempio di chi vuole provare a tornare a leggere di più):


C'è un problema, nessuno si prende la briga di tradurre in parole popolari questi documenti.
Ci si limita a qualche articolo sui giornali a pagina 15, poi si intervista il negazionista di turno.
Almeno in Italia manca un'istituzione che faccia divulgazione seria

Anche se in passato hai espresso qualche critica sui contenuti presenti in esso, a mio avviso Will Media sta proponendo materiali particolarmente interessanti alla portata di tutti.

Sul cambiamento climatico, ad esempio:



Qualcosina insomma si sta muovendo (anche su Geopop, canale più famoso).
Vedremo in futuro.

serve la politica, nella sua più alta e nobile accezione. Sarebbe servita la politica.
D'altra parte il problema è talmente complesso, che dubito che un singolo possa elaborare soluzioni realmente efficaci. (Quelle di Foer citate, ad esempio, son proprio da mulino bianco)


O forse, ci siamo compromessi troppo e ormai non c'è più nulla da fare per noi e siamo destinati all'estinzione per aver modificato in maniera irreversibile il nostro ecosistema - chissà se esiste un'altra razza vivente che abbia deliberatamente estinto se stessa.

Ciò che fa ben capire Foer è quanto segue: la politica per ottenere una transizione energetica (necessaria) ha bisogno di almeno 20 anni e un sacco di soldi. Noi, nel nostro piccolo, cosa possiamo fare in questo lasso di tempo, se vogliamo iniziare fin da subito ad agire? Se mi dici che la sua proposta è un truismo, sono d'accordo con te. Eppure sono in molti a non adottare alcun tipo di misura, sbolognando la responsabilità ultima ai politici. Fare così, a mio avviso, è troppo facile. Anche Greta Thunberg fa presente che ognuno può e deve svolgere la sua parte.

***

Come dicevo, in questo periodo volevo approfondire un po' le opere di Vaclav Smil, l'uomo di scienza più stimato da Bill Gates, ambientalista ceco naturalizzato canadese, professore emerito di Scienze ambientali (specializzato sul cambiamento climatico, sull'antropizzazione, sulla storia della innovazione tecnologica, sulle fonti energetiche e sulle relative politiche pubbliche).

Tutte le sue opere attualmente tradotte in italiano (non sono tantissime) mi attirano per un motivo o l'altro.
Ho iniziato a concentrarmi sul tomo Crescita. Dai microrganismi alle megalopoli di 630 pagine, in cui viene affrontata la crescita a 360 gradi.

La parte che mi interessava maggiormente era la parte finale, che ho già letto:

Che cosa viene dopo la crescita: fine e continuità (pp. 553-624).

In particolar modo i sottocapitoli Economie e Civiltà moderne sono una vera goduria da leggere. Smil riassume con disinvoltura quanto è stato detto e sostenuto nel secolo scorso sia per quanto riguarda la crescita sia per quanto riguarda la decrescita, senza risparmiare critiche a nessuno (lui che di solito mi sembra un tipo che scrive con toni pacati). 😅

Lo scienziato ceco-canadese tira fuori più di una citazione degna di nota. Questa è una delle tante:

"Chiunque creda in una crescita indefinita di qualsiasi oggetto fisico, su un pianeta fisicamente finito, o è un pazzo o è un economista".
(Kenneth Boulding, 1973)​

Smil qualche pagina dopo sostiene poi quanto segue:
"In termini relativi l'economia globale si è mossa nella direzione di una maggiore sostenibilità, ma in termini assoluti non ha mostrato negli anni alcuna tendenza verso una crescita deliberatemente più lenta e la decrescita rimane un argomento caro agli economisti ecologici, non un principio guida per aziende o governi. Di conseguenza, possiamo solo ipotizzare quando e come potremmo essere in grado di porre fine alla crescita materiale e forgiare una nuova società capace di sopravvivere senza adorare il dio impossibile del consumo che aumenta sempre: nessun paese fino a oggi si è impegnato a seguire una strada del genere. Due generazioni dopo che tali preoccupazioni sono diventate di dominio pubblico, l'economia cosiddetta ortodossa non ha ancora nessun modello migliore da seguire di quello basato sulla crescita continua [...].
A dire il vero il culto della crescita eterna si è in qualche modo intensificato, perché ci viene ora promesso che arriveranno soluzioni miracolose dal cambiamento tecnologico che presto raggiungerà l'incredibile Singolarità, il risultato di una 'crescita esponenziale del tasso di crescita esponenziale'.
Un coriaceo lettore di questo libro - sommerso di fatti e argomenti sulla crescita sotto vincoli e limiti - potrebbe mostrare qualche dubbio riguardo alla possibilità di raggiungere questo risultato specifico".
(Smil, Crescita, 2022, pp. 610-611)

Quando Smil riporta le parole di Kurzweil, c'è letteralmente da chiedersi se ciò che scrive Kurzweil sia inteso in modo serio o sia da intendere come fantascienza.

"Un'analisi della storia della tecnologia mostra che il cambiamento tecnologico segue una dinamica esponenziale [...] non sperimenteremo 100 anni di progresso nel XXI secolo - saranno più simili a 20'000 anni di progresso (al ritmo di oggi) [...] C'è anche la crescita esponenziale del tasso di crescita esponenziale. Nel giro di pochi decenni, l'intelligenza artificiale supererà l'intelligenza umana, portando alla Singolarità [...] un punto di svolta nella trama della storia umana. Le implicazioni includono la fusione del biologico e dell'intelligenza non biologica, esseri umani immortali installati su software e livelli ultraelevati di intelligenza che si espandono verso l'esterno nell'universo alla velocità della luce".
(Kurzweil, 2001)​

Smil, dopo aver citato Kurzweil, presume che non ci sarà alcuna salvezza tecnica guidata dalla Singolarità. (Mi chiedo come fa a restare serio 😅).

Le previsioni caute di Smil sono le seguenti: "[si andrà] da una maggiore crescita se si guarda a un periodo di anni o decenni per la maggior parte delle economie mondiali a una probabilità non trascurabile di una sorta di involontaria regressione globale - un sostanziale e prolungato ridimensionamento mondiale, seguito, nel migliore dei casi, da tassi notevolmente ridotti di crescita nel corso di una ripresa incerta, nel peggiore dei casi da un ulteriore graduale declino, cioè una decrescita non per scelta, ma come reazione agli eccessi accumulatisi nel tempo a tutti i livelli (economico, estrattivo, di consumo, ambientale)."
(Smil, Crescita, 2022, p. 612)

Personalmente apprezzo un sacco il realismo di Smil e il suo stare lontano dal culto del catastrofismo (come lo chiama lui 😅) che circola in certi ambienti di ecologismo radicale. Un autore che si sta rivelando un'ottima fonte di riflessione per comprendere meglio in che situazione siamo attualmente e cosa ci aspetterà probabilmente nei prossimi decenni.

"Una piccola minoranza di economisti, e molti storici, ambientalisti e gli studenti dei sistemi complessi non sono d'accordo: riconoscono l'ovvio, cioè l'impossibilità di una crescita infinita su un pianeta finito, ma i passi che abbiamo compiuto finora sono stati insignificanti e largamente inefficaci rispetto all'ubiquità e alla portata dei rimedi temporanei e delle eventuali soluzioni di lunga durata necessari."
(Smil, Crescita, 2022, p. 624)

In tal senso, quando Greta Thunberg accusa con veemenza i leader mondiali di interessarsi eccessivamente al proprio tornaconto, ai soldi e alla crescita economica, beh, forse ha ragione. Anzi, sembra qualcosa di ovvio. È ovvio che non si può puntare a una crescita infinita su un pianeta finito. Eppure... Boh!

Popcorn alla mano e che lo spettacolo abbia inizio.
 
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tyler1988

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Anche se mi fa sentire un poveraccio perché da troppo tempo leggo troppo troppo poco, cosa che mi manca molto… :(
Beh ma io mi sento di essere nella tua stessa situazione eh..
Considera che io ho iniziato a leggere davvero da pochi anni, "letteralmente" (..che gran battuta..)
Ho rallentato tantissimo nell'ultimo anno per la nascita di mia figlia e ora che arriva il secondo non mi rimarrà che leggere questo post..
Comunque tutti i libri che ho citato gli ho letti negli ultimi 5 anni e non ne ho poi molti altri nel mio inventario.. mi è andata bene che si parlava di un argomento a me caro che ha occupato probabilmente l'80% delle mie letture (rigorosamente saggistica, non sono in grado di leggere altro e questa cosa mi mi intristisce un po)



Fatico davvero a non rispondere alle tue repliche :beer:
Legato al self-improvement
Io sono un pò allergico a questi tipi di libri, su audible hanno una categoria a se e sembra che occupino una gran parte della libreria.
Non metto in dubbio che questo come magari altri meritino ma mi mettono un sacco d'ansia 😬

Anche se in passato hai espresso qualche critica sui contenuti presenti in esso, a mio avviso Will Media sta proponendo materiali particolarmente interessanti alla portata di tutti.
A me aveva mandato ai pazzi solo il tema della Xylella..
Tra l'altro è uscito "Il tempo dei giganti", un film documentario proprio su questo tema.
Io non l'ho ancora visto ma ho letto qualcosa, mi sentirei di consigliarlo a prescindere.

Sul cambiamento climatico, ad esempio:

Qualcosina insomma si sta muovendo (anche su Geopop, canale più famoso).
Vedremo in futuro.
Questi video non gli ho visti, ad ogni modo io intendevo qualcosa anche di meno divulgativo, più strettamente legato alla documentazione IPCC.

Su Geopop ho visto qualcosa ultimamente, solo che il buon Andrea Moccia mi sembra si lasci andare a qualche compromesso economico per continuare a fare quello che fa.
Tra il riscaldamento e le auto a idrogeno, mannaggia miseria.. sarà che sono rimasto condizionato dalla pubblicazione di un vecchio video poi rimosso che mi aveva fatto bollire il sangue, proprio sui global warming..
Cioè, poi io apprezzo lui come persona, ritengo ottimo il suo format e molti contenuti che produce sono affascinanti e nel suo campo mi pare insuperabile a livello divulgativo.
Se interessa ha scritto un libro, "un tesoro al piano terra". Io però non l'ho letto e dubito lo farò.

Ma ci sono un po di divulgatori che ne parlano eh.. tempo fa Ruggero Rollini ma ora si è dato alla TV, Zoosparkle mi pare ne parli di meno, Barbascusa e Luca Perri, a suo modo l'Avvocato dell'atomo.
Chi ne parla di più e meglio credo sia Giacomo Mauretto di Entropy for Life.. Può piacere o meno come personaggio ma l'approccio ultra analitico merita attenzione.
Tra l'altro il suo libro, in uscita a breve, è uno dei pochissimi libri scritti da Youtuber che vorrei leggere.
"Se pianto un albero posso mangiare una bistecca? Guida scientifica per un ambientalismo consapevole" gi Giacomo Moro Mauretto.
Se ho capito bene dovrebbe sfatare un po di miti sull'ambientalismo, molti dei quali li avevo accennati commentando l'ultimo video di Will Media (tra l'altro, il video sull'estinzione non è più uscito e non credo uscirà a questo punto).
Credo che lui lo definisca "contro il green washing"

Credo sarà il prossimo libro che leggerò.. farò scalare in classifica l'ultimo libro di Stefano Mancuso "la tribù degli alberi", regalo per i 35 dopo aver apprezzato molto il suo "l'incredibile viaggio delle piante".
Bellissimo, nonostante Mancuso sia un'altro esempio da ascoltare, ma con le pinze.. lui è quello del "piantiamo un miliardo di alberi e risolviamo il cambiamento climatico".

Se interessa io personalmente frequento la pg. FB di Ci sarà un bel clima.
Un'altro modo per restare al passo è seguire pagine web specializzate e singole persone che si occupano di pubblicare contenuti, rigorosamente scritti.

Comunque vedi, se anche persone che nel loro campo hanno una competenza elevatissima producono contenuti fallaci, serve scalare verso l'alto.
Cioè, nella mia testa dovrebbe farlo lo stato e mandarlo in onda sulla RAI, ma dato che questa è utopia serve che qualche associazione si metta di impegno.
Noi qui in Italia abbiamo Italian Climate Network, eppure mi pare abbastanza assente.

[..] ognuno può e deve svolgere la sua parte.
Generalizzando molto, io riassumerei il tutto in:
La politica cerca distogliere l'attenzione dai temi importanti influendo negativamente sul pensiero popolare, ma se riusciamo a iniziare a pensare tutti con la nostra testa e a pensare tutti alla stessa cosa, la politica andrà di conseguenza.

Ho iniziato a concentrarmi sul tomo Crescita. Dai microrganismi alle megalopoli di 630 pagine, in cui viene affrontata la crescita a 360 gradi.

Che cosa viene dopo la crescita: fine e continuità (pp. 553-624).
In particolar modo i sottocapitoli Economie e Civiltà moderne sono una vera goduria da leggere.

Lo scienziato ceco-canadese tira fuori più di una citazione degna di nota. Questa è una delle tante:

"Chiunque creda in una crescita indefinita di qualsiasi oggetto fisico, su un pianeta fisicamente finito, o è un pazzo o è un economista".
(Kenneth Boulding, 1973)​
Waaaw.. non lo conoscevo..
Che peso mi hai messo sulle spalle.. tenterò di approcciarlo prima o poi

Per ora vorrei dedicarmi solamente a ultimare "Pensieri lenti e veloci", saggio scritto nel 2011 da Daniel Kahneman, Premio Nobel per l'economia nel 2002.
Anche questo è un bel tomo ed è la terza volta che lo riprendo dopo aver sospeso la lettura.
Ora lo sto leggendo e ascoltando assieme; cioè, dipende da dove mi trovo e quando ho tempo per proseguire.
E' impegnativo perchè per assimilarlo bene richiede magari una doppia lettura in alcuni passaggi e come dicevo nell'ultimo anno e mezzo ho avuto poco tempo.
Molto consigliato!
Moooolto consigliato!!!

"l'economia globale [..] in termini assoluti non ha mostrato negli anni alcuna tendenza verso una crescita deliberatemente più lenta e la decrescita rimane un argomento caro agli economisti ecologici, non un principio guida per aziende o governi.
Ecco, mi piacerebbe trovare qualcosa da leggere in merito agli indicatori di benessere.. Noi usiamo il PILL per indicare qualsiasi cosa, come se la crescita economica dello stato Italiano porti un benessere diretta a mia moglie e mia figlia..
Ovviamente altre soluzioni ci sono, bisogna solo implementarle.
Magari il libro che hai consigliato ne parla 😕

In generale mi fa sempre strano parlare di economia "globale", perchè tra una parte e l'altra del mondo gli stipendi variano da 20cent al giorno a svariati milioni di euro.


"Un'analisi della storia della tecnologia mostra che il cambiamento tecnologico segue una dinamica esponenziale [...] non sperimenteremo 100 anni di progresso nel XXI secolo - saranno più simili a 20'000 anni di progresso (al ritmo di oggi) [...] C'è anche la crescita esponenziale del tasso di crescita esponenziale. Nel giro di pochi decenni, l'intelligenza artificiale supererà l'intelligenza umana, portando alla Singolarità [...] un punto di svolta nella trama della storia umana. Le implicazioni includono la fusione del biologico e dell'intelligenza non biologica, esseri umani immortali installati su software e livelli ultraelevati di intelligenza che si espandono verso l'esterno nell'universo alla velocità della luce".
(Kurzweil, 2001)​

Smil, dopo aver citato Kurzweil, presume che non ci sarà alcuna salvezza tecnica guidata dalla Singolarità. (Mi chiedo come fa a restare serio 😅).
Eheh..
Beh, da un lato il fatto che i prossimi 100 anni di progresso al ritmo attuale saranno più simili a 20'000 anni, potrebbe anche essere eh.
Di fatto gli ultimi 100 anni di progresso al ritmo attuale sono stati più simili agli ultimi 10.000, e non mi pare che esista alcun indicatore inflessione, quindi..

Il tema della singolarità mi ha fatto pensare agli ultimi due libri di Yuval Noah Harari.. un po futuristici e megalomani a quanto pare.
Io non gli ho letti ma me ne hanno parlato.
In compenso consiglio molto la lettura di "Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità".
Non è che si deve essere d'accordo su tutto, ma ti apre nuovi orizzonti.. anche questo molto consigliato!

l'impossibilità di una crescita infinita su un pianeta finito
La citazione potrebbe essere stata anche di Luca Mercalli per quanto mi riguarda 😀
 
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Elijah

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Su Geopop ho visto qualcosa ultimamente, solo che il buon Andrea Moccia mi sembra si lasci andare a qualche compromesso economico per continuare a fare quello che fa.
Una sensazione simile ce l'ho anch'io a volte con i suoi contenuti.

Per ora vorrei dedicarmi solamente a ultimare "Pensieri lenti e veloci", saggio scritto nel 2011 da Daniel Kahneman, Premio Nobel per l'economia nel 2002.
È un libro che ho pure io nella wishlist, ma vedere che su Audible la durata del libro è data di 19 ore non aiuta ad affrontarlo. 😅
 

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È un libro che ho pure io nella wishlist, ma vedere che su Audible la durata del libro è data di 19 ore non aiuta ad affrontarlo. 😅
Già! 😀
Io solitamente ascolto tutto dai 1,5x in su (anche oltre a 2x per alcuni podcast di news, intorno ai 10/15 min).
Qui invece mi fermo a 1,25x e spesso torno indietro.. mannaggia
 

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Ho finito ieri sia La Cerimonia di Laird Barron (molto interessante, un misto di saga familiare americana + orrore cosmico + elementi fantasy), edito in Urania in un volume (Cerimonie nere) insieme a un romanzo di Féval e una raccolta di racconti di Grabinski, sia I Martiri, breve racconto di Lucio Besana (nome di punta del weird nostrano) pubblicato per la collana Strane Visioni Digital di Hypnos. Due letture soddisfacenti e a loro modo innovative nel genere!
Uhm...questo La cerimonia mi ispira.
Segno per prossime letture.
 

glitcher

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date un occhiata a la canzone di joan e a la cronologia dell'acqua , meglio in quest'ordine, entrambi di Lidia Yuknavitch...
 

tyler1988

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Ieri ho scoperto casualmente dell'esistenza del libro "900", il monologo da cui è tratto il film "il pianista sull'oceano".
Letto.. mamma mia che bello.

Effettivamente è una storia scritta così bene che davvero ti viene voglia di leggerla ad alta voce.
Sembra una poesia di 60 pagine.

A memoria il film mi sembra molto molto fedele al libro e io l'ho letto con con la voce degli attori (e dei doppiatori italiani) in testa.
Nel film l'interpretazione è stratosferica a mio avviso, e in più c'è tutta la componente sonora che nel libro per ovvie ragioni manca.
 

feelglass

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feelglass
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feelglass
Nei giorni pasquali ho letto Kafkapunk, raccolta di racconti del perturbante, ad opera di autori e autrici italiani, ispirati al mood kafkiano, alcuni veramente sorprendenti (Besana, Troisi, Mosca), altri di “mestiere”; e Il Re del Mare (Ian Delacroix), una serie di racconti dal sapore gotico/folk-horror, ambientati a Grado e legati tra loro dalle simbologie tipiche del genere (le marionette alla Ligotti/Padgett, entità sovrannaturali alla Lovecraft/Chambers). Un esperimento riuscito che unisce letteratura weird e suggestioni adriatiche.
 

Elijah

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Elijah Six
Cercando qualche lettura interessante a favore della settimana lavorativa di poche ore, sono incappato casualmente nel seguente stimolante libro, che ho letto tutto d'un fiato:

Rutger Bregman, Utopia per realisti. Come costruire davvero il mondo ideale, Feltrinelli, 2017.

Ciò che a me interessava in particolar modo era il capitolo sei. Ho tuttavia letto con piacere tutto il libro. Quest'ultimo affronta tre grandi temi che vengono approfonditi dal giovane promettente pensatore europeo:

- Reddito di base
- Settimana lavorativa di quindici ore
- Confini aperti

Sono tutte idee che attualmente sembrano utopie. Considerando però il fatto che un tempo appariva pure un'utopia abolire la schiavitù (si sosteneva che non era sostenibile toglierla), garantire la parità di genere (una delle cose meno previste in assoluto e che in molti non hanno in alcun modo considerato nelle previsioni future svolte in passato), e tanto altro ancora, concepire il reddito di base come un diritto che in futuro potrebbe essere garantito a tutti, come una sorta di dividendo della ricchezza e della prosperità che l'umanità ha raggiunto in questi ultimi secoli, garantendo una redistribuzione della ricchezza, per garantire maggiore uguaglianza, beh, ha il suo fascino.

Un condensato di alcune idee di Bregman le si trovano su TED:
 
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tyler1988

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Quando prima di giocare a Twilight Imperium 4, ti prepari leggendo

L'arte della guerra

di Sun Tzu

e vinci.

😅

A true story.

Ma che voglia... 😳
Eheh
Io ci ho provato ma mi sono arreso dopo poche pagine.

Sara forse per quello che il mese scorso ho perso una partita già vinta a Twilight Imperium, giocata in 3 step con 1 mese tra una manche e l'altra..
Non sono bastati nemmeno gli appunti, mi sono dimenticato di avere la carta politica che avrebbe svoltato la partita facendomi fare 4 punti anziché 3.

A true story

Ne approfitto per dirvi che mi sono letto "la nazione delle piante" di Stefano Mancuso.
È un libricino che narra di una possibile costituzione della nazione delle piante, la più popolosa sulla terra, composta da 8 articoli.
Sempre bello leggere Mancuso, nonostante le due idee "radicali" che però non inserisce nei libri.
Comunque, meglio "l'incredibile viaggio delle piante".

Poi ho passato la metà di "pensieri lenti e veloci" (ora è diventato un po più calcoloso) e sono a metà de "l'incredibile cena dei fisici quantistici".

Edit: 100! finalmente.. Fanculo ai babbani
 

FrancescoSpagnolo

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FrancescoSpagnolo
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frafra77
Io sto leggendo tutta la saga del Commissario Ricciardi. Ho tutti i volumi e sono verso la fine.

Trovo questo personaggio davvero ben realizzato, sotto tutti i punti di vista.

A me piacciono questi personaggi tormentati, oscuri ma che credono e combattono per la giustizia.

Leggetelo, ve lo consiglio
 

Thegoodson

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Io sto leggendo tutta la saga del Commissario Ricciardi. Ho tutti i volumi e sono verso la fine.

Trovo questo personaggio davvero ben realizzato, sotto tutti i punti di vista.

A me piacciono questi personaggi tormentati, oscuri ma che credono e combattono per la giustizia.

Leggetelo, ve lo consiglio
Sono molto belle anche le riduzioni a fumetti della Bonelli. Per gli appassionati di fumetti, noir e purtroppo soffre come me di vernacolofobia li consiglio molto.
 

WARFARVELEN

Gran Maestro
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Domanda strana,ma onestamente non è la mia domanda,ma me l'hanno rigirata a me quando al bar abbiamo parlato di alcuni libri biografici di qualche personaggio storico.
La domanda è questa.
Come si fa a sapere se quel libro biografico è realmente scritto senza errori voluti e "falsificando" la realtà?
Perchè molti libri biografici non riportano solo eventi e date accadute,ma ci mettono anche del loro...parere o comunque scrivono in modo da poter manipolare i motivi dei fatti accaduti.
Quali sono le dritte per acquistare sul sicuro? Per prima cosa da accertarsi sull'autore del libro,ma è anche vero che a volte bisogna fare ricerche un pochetto difficili,poi andando in una libreria spesso si acquista "a naso".
Biografici,fatti storici,complotti,ecc...come si fa a capire se sia un libro "sicuro"?
 

odlos

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Domanda strana,ma onestamente non è la mia domanda,ma me l'hanno rigirata a me quando al bar abbiamo parlato di alcuni libri biografici di qualche personaggio storico.
La domanda è questa.
Come si fa a sapere se quel libro biografico è realmente scritto senza errori voluti e "falsificando" la realtà?
Perchè molti libri biografici non riportano solo eventi e date accadute,ma ci mettono anche del loro...parere o comunque scrivono in modo da poter manipolare i motivi dei fatti accaduti.
Quali sono le dritte per acquistare sul sicuro? Per prima cosa da accertarsi sull'autore del libro,ma è anche vero che a volte bisogna fare ricerche un pochetto difficili,poi andando in una libreria spesso si acquista "a naso".
Biografici,fatti storici,complotti,ecc...come si fa a capire se sia un libro "sicuro"?

La sicurezza completa non puoi averla, tra l'altro ho come l'impressione di averti fatto un'obiezione tempo fa quando in questa stessa discussione dicevi di non leggere libri di "fantasia" ma solo biografie e documenti storici.
Per non finire a leggere cose "manipolate" ma al contrario opere che descrivono, nel modo più fedele possibile, persone esistite o fatti accaduti, devi necessariamente studiare l'argomento in modo approfondito, conoscere gli autori e confrontare più testi. Non esite un modo facile.
Il vero problema sta nella commercializzazione del sapere, se un libro è stato scritto principalmente per essere venduto hai meno probabilità di trovarci delle "verità", meglio andare su saggi e opere che hanno un valore accademico, che sono state scritte per studio o ancora meglio per passione.
Quindi, il consiglio più banale è quello di non andare in libreria, ma in una biblioteca, magari lì trovi qualcuno che può fornirti più informazioni sulla scelta.
 
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