Il Best of Show diventa Gioco dell'Anno: che ne pensate?

gixx

Onnisciente
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Elijah":98be3x5m ha scritto:
LordDrachen":98be3x5m ha scritto:
La disparità è evidente tra Euro e American.
Comprendo la problematica.
Stiamo però cambiando un po' discorso, a mio avviso. Prima la questione era se c'erano solo entry level. Io ho cercato di dimostrare che a Play Modena c'era un po' di tutto e di più. Questo in realtà non solo nella zona Ludoteca Ideale.
E io continuo a dire che non è così. Non c'era "di tutto di più". Mancava, o erano sottorappresentati, una grossa tipologia di giochi, ovvero i titoli "american".

Nella zona Asterion si poteva provare ad esempio Specie Dominanti, nella zona Cranio Creations Terra Mystica, nella zona Uplay.it Bora Bora, nella zona Giochi Uniti Mage Knight. Eccetera. C'erano poi organizzati tornei di Twilight Struggle, Agricola, Tzolk'in.
Non mi pare che non ci fosse una certa pluralità.
Non mi esprimo su Bora Bora, che non conosco, ma tutti quelli che hai citato io li catalogo come "german", escluso Twilight Struggle. Forse quello più "american" tra quelli che citi è Mage Knight, ma non mi pare che fosse presente da provare, ma solo da acquistare. Mi sbaglio? E detto questo, io lo reputo più "german" che "american", ma probabilmente è più una mia opinione.

Passiamo ora alla questione numero due: i giochi all'americana erano sotto-rappresentati? (Non sarebbe male avere una lista concreta dei giochi che avresti voluto vedere, così da avere un'idea più precisa).
Nella zona Ludoteca Ideale i giochi vengono scelti su votazione dai membri di varie associazioni ludiche italiane (TreEmme, La Tana dei Goblin, ecc.). Eleggibili sono solo giochi usciti in italiano nell'anno in corso (forse anche prima). Se i giochi all'americana non hanno avuto molto appeal, o se il mercato americano non ha sfornato ultimamente cose interessanti che sono state localizzate, questa zona in specifico ci può fare poco.
Ne siamo poi convinti?
Io avrei gradito vedere un qualche tavolo in più di trono di spade, così come avrei gradito qualche tavolo di Battlestar Galactica + Pegasus (appena pubblicato).
Se c'erano tavoli di giochi lunghi come Dominant Species, non vedo perché non ci sarebbero potuti essere tavoli di BSG e Trono, che come durata sono lì, anzi forse durano pure meno...

Precisato questo aspetto, io personalmente sono poi dell'avviso che i giochi all'americana (regolamenti molto lunghi, tempi di gioco anch'essi lunghi) siano più da convention (LAGNA, GobCon DELUXE, Orte, ecc.) che da fiera. Non so voi cosa ne pensate.
Dipende dal gioco. Un Segno degli Antichi ha una durata stra-compatibile con una fiera, ed è un american che non ha niente da invidiare ad altre proposte che ho provato lì in fiera.

I giochi di carte collezionabili meritano poi un discorso a parte, come anche i Living Card Games. A mio parere rappresentano una categoria a sé, che trasforma il gioco in un vero business di soldi (espansioni su espansioni). Non amandoli, non ho notato la loro mancanza.
Capisco però che un appassionato possa dire: cavoli, non c'erano! (Non so però se era effettivamente così, non ci ho fatto caso).
Anche io non sono un grande fan dei LCG, ma mi è dispiaciuto di non vederli rappresentati. Avrei provato molto volentieri Android: Netrunner, mentre mi sono ritrovato, volente o nolente, in tavoli di giochi poco adatti ai miei gusti per carenza di tavoli di giochi più adatti alle mie corde (e non sono un giocatore "di nicchia" che ama giochi che hanno pubblicato solo 10 copie).
Detto questo, ho gradito molto questa Play (la mia prima).

Tutti sappiamo che per i ragazzini, potenziali giocatori del futuro, è molto più accattivante un card-game che un euro-game. Suvvia. O no?
I ragazzini forse anche sì, le ragazzine non saprei. Secondo me se si vuole fare colpo sulle madri e le figlie, l'eurogame leggero fa più colpo.
Dipende quindi dai target.
Non condivido. Se vuoi acchiappare un pubblico etereogeneo, vai sui party game, non necessariamente sugli "eurogame" leggeri.
Se ci fosse stato qualche tavolo anche di "The Resistance", guarda caso pubblicato da poco in edizione italiana, secondo me sarebbe stato apprezzatissimo dal pubblico femminile (tutte le "babbane" a cui l'ho fatto provare l'hanno apprezzato moltissimo). E stiamo parlando di un party game tematico e, a mio avviso, più "american" che "euro".


gixx":98be3x5m ha scritto:
Di tavoli di trono di spade ne ho visto mi pare uno solo
Ciao gixx.
Nella zona Ludoteca Ideale ogni gioco aveva tre tavoli, se non ricordo male. ;)

Ricordatevi infine che siamo in Europa, non negli States. Un po' di eurocentrismo non fa poi così male, o no? ;)

Bah, per comodità stiamo dicendo "american" e "german" (o "euro", chiamiamoli come volete), ma non parlaimo di eurocentrismo, perché giochi come "La guerra dell'Anello" o "Earth Reborn" sono chiaramente "american" come tipologia, ma sono opere europee di cui dovremmo andare stra-orgogliosi. ;)

Siamo ovviamente parecchio OT.
Io direi di no. La carenza di titoli di una determinata tipologia nelle fiere di categria si traduce anche nella scelta meno ampia che si continua a verificare nella assegnazione dei premi. Io vedo una correlazione tra i due fenomeni.
 

Elijah

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Elijah Six
gixx":2ilmxumu ha scritto:
Non c'era "di tutto di più". Erano sotto-rappresentati, una grossa tipologia di giochi, ovvero i titoli "american".
Mage Knight non mi pare che fosse presente da provare, ma solo da acquistare. Mi sbaglio?
Se ci fosse stato qualche tavolo anche di "The Resistance"

Ti dirò la verità, a me è sembrato di aver visto giocare: Robinson Crusoe, Zombi!!!, X-Wing, Lettere da Whitechapel, Mage Knight, The Resistance, Room 25, Alcatraz, Drako, COAL, King of Tokyo.
Solo per fare alcuni nomi di giochi classificati come tematici su BoardGameGeek.

Nel frattempo poi, dopo una breve ricerca, ho scoperto che a Play Modena c'erano anche i tornei di Living Card Games... Si veda qui, qua, qui, qua. Erano semplicemente nel padiglione B, e non in quello A.
 

gixx

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Elijah":22kilm83 ha scritto:
Ti dirò la verità, a me è sembrato di aver visto giocare: Robinson Crusoe, Zombi!!!, X-Wing, Lettere da Whitechapel, Mage Knight, The Resistance, Room 25, Alcatraz, Drako, COAL, King of Tokyo.
Solo per fare alcuni nomi di giochi classificati come tematici su BoardGameGeek.
Ammetto la mia ignoranza su alcuni dei titoli che citi (Robinson Crusoe, Lettere da Whitechapel, Alcatraz, Drako, COAL), ma alcuni di quelli che citi sono Party o Family games (The Resistance, Zombi, King of Tokyo).
Alcuni di quei tavoli inoltre proprio non li ho visti (Resistance, MK), ma mi fido di te.
 

LordDrachen

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LordDrachen
Elijah":375mpekj ha scritto:
Questo in realtà non solo nella zona Ludoteca Ideale.
ok, facciamo che c'era equa distribuzione tra euro/german e entry level misti più tanto Lego?
di american games pochissimi, e i thematic, quelli che dovrebbero vendere per la componentistica c'era davvero poco.
non giriamoci intorno dai.

[Parentesi]
Asterion l'ho già citata come esempio positivo.
Ed anche quello che fa Cranio mi piace molto.
Cranio ovviamente non è specializzata in american games né in localizzazioni di grandi titoli.
[chiusa Parentesi]

I tornei non sono presentazioni. E al sabato me ne son accorto per caso
che c'era qualcuno che giocava a TS.
Sembravano tavoli gioco libero.

Non mi pare che non ci fosse una certa pluralità.
posso dire che la mia percezione è diametralmente opposta?
perché prendere un american game con chiara influenza euro (Dominant S.), un altro eurogame mascherato da american (Mage Knight), come eccezioni è tirarsi una zappa sui piedi, imho.
Senza contare che per quanto Tzolkin non sia un entry-level, non è neanche un monster game.
E' assurdo, a mio parere, che vi sia il gioco storico e non altri generi
di boardgames, questo da un punto di vista del bacino di utenza.

La verità è che al Play ci si va per comprare o scambiare giochi, tra noi
super appassionati, ma come vetrina del gioco lascia molto a desiderare.
I neofiti fanno fatica ad avvicinarsi.

(Non sarebbe male avere una lista concreta dei giochi che avresti voluto vedere, così da avere un'idea più precisa).
Il concetto dovrebbe essere: avrei voluto essere sorpreso almeno da 1
gioco che non mi aspettavo, o che non conoscevo.
La butto lì? Exodus.
Detto questo, almeno avere una parte del catalogo localizzato della GU
presentato non sarebbe stato male.
A Lucca si erano sbattuti molto di più.

Nella zona Ludoteca Ideale i giochi vengono scelti su votazione dai membri di varie associazioni ludiche italiane (TreEmme, La Tana dei Goblin, ecc.).
se fossi cattivo, ragionando da cliente puro, direi:
allora siete parte del problema?
forse c'è un problema di autoreferenzialità?
forse c'è da capire che la gente magari compra anche altri giochi?

Eleggibili sono solo giochi usciti in italiano nell'anno in corso (forse anche prima).
E già su questo avrei da ridire.

Se i giochi all'americana non hanno avuto molto appeal, o se il mercato americano non ha sfornato ultimamente cose interessanti che sono state localizzate, questa zona in specifico ci può fare poco.
Molto appeal per chi?
Guarda io sarei di un curioso di vedere le classifiche di vendita dei singoli giochi.... ma di un curioso....
A me non pare che il mercato americano abbia sfornato cose meno interessanti di quello europeo.
L'innovazione è ferma da un po', si cerca di combinare generi in modi più o meno riusciti.
Non parliamo di gusti, sia chiaro, ma di attrattività sul pubblico.

Precisato questo aspetto, io personalmente sono poi dell'avviso che i giochi all'americana (regolamenti molto lunghi, tempi di gioco anch'essi lunghi) siano più da convention (LAGNA, GobCon DELUXE, Orte, ecc.) che da fiera. Non so voi cosa ne pensate.
L'esatto contrario, a meno di non volermi far credere che ad una fiera vinicola, bisogni presentare i vini easy, mentre quelli troppo strutturati sono più da enoteca.
Ad una fiera mi aspetto una presentazione di titoli, non di giocare con gli amici (che è un "di più").

I giochi di carte collezionabili meritano poi un discorso a parte, come anche i Living Card Games. A mio parere rappresentano una categoria a sé, che trasforma il gioco in un vero business di soldi (espansioni su espansioni). Non amandoli, non ho notato la loro mancanza.
questa è la frase più onesta del tuo intervento, e secondo me va al nocciolo della questione.
Intanto dimostra un pregiudizio ideologico.
Come se gli altri giochi non fossero fatti per essere venduti.
Come se 7 Wonders non abbia già 3 espansioni.
E va beh.
Ma la crescita del panorama ludico va di pari passo con una crescita nel
businness. A volte il businness ha sicuramente storture, esagerazioni, mode ingiustificate.
Se la scelta è tra avere più fuffa ma più varietà oppure avere meno fuffa e meno varietà, sto sempre nella prima scelta.
Il gioco è anche quello, e ci dovrebbe essere spazio per tutti.
Nel momento in cui una fiera diventa impermeabile, per ragioni a me un po' ignote, a determinati giochi, se diventa snobbata da determinati editori, è cmq una sconfitta.

I ragazzini forse anche sì, le ragazzine non saprei. Secondo me se si vuole fare colpo sulle madri e le figlie, l'eurogame leggero fa più colpo.
Dipende quindi dai target.
Spendono di più in giochi i ragazzini o le ragazzine e le famiglie?
In giochi in genere dico, non al Play.

Ricordatevi infine che siamo in Europa, non negli States. Un po' di eurocentrismo non fa poi così male, o no? ;)
Volevo fare una battuta politica, ma lascio stare.
Diciamo che adorerei vedere autori europei fare american games. ^^
 

Elijah

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Elijah Six
LordDrachen":34zg8o4f ha scritto:
Di american games pochissimi
A me non pare che il mercato americano abbia sfornato cose meno interessanti di quello europeo

Non sarebbe male avere una lista da poter valutare, giusto per capire cosa poter migliorare in futuro concretamente.
Tendenzialmente i giochi all'americana oltre ad avere regolamenti lunghi e tempi di gioco anch'essi lunghi, non sono indipendenti dalla lingua.
Non so quanto fascino potrebbe avere una zona con giochi solo in inglese, molto lunghi e complessi. La zona wargames ad esempio, la quale disponeva principalmente di giochi in inglese, lunghi e complessi, era abbastanza vuota, su tua stessa ammissione. Da qui la mia tesi che siano più giochi da convention (e non da fiera), dove partecipano solo veri appassionati.
Exodus, l'unico di cui hai accennato, non è ad esempio indipendente dalla lingua.

Tzolkin non è un monster game
Hai ragione, non è un monster game.
Ti aspettavi monster games?

La verità è che al Play ci si va per comprare o scambiare giochi
Io personalmente reputo che gli obiettivi della fiera siano:
- divulgare il gioco da tavolo intelligente
- stare in compagnia
- divertirsi

Per me comprare o scambiare giochi sono aspetti secondari. Infatti non ho né comprato né scambiato nulla. Sono andato per spiegare giochi (nella zona Ludoteca Ideale) a chi voleva scoprire questo mondo.

Nessuno ti proibisce comunque di provare a proporre agli organizzatori una zona dedicata ai giochi all'americana, con te come responsabile, se credi che debba essere fatta.

Almeno avere una parte del catalogo localizzato della GU presentato non sarebbe stato male.
Giochi Uniti
 

LordDrachen

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LordDrachen
Elijah":26mhd5bg ha scritto:
Non sarebbe male avere una lista da poter valutare, giusto per capire cosa poter migliorare in futuro concretamente.
Boh non so, mi pare che se entri in questa sezione e in quella giochi di carte del forum ci sia più varietà nei giochi trattati.
Ripeto, io trovo curioso che la FFG, forse l'editore di riferimento sia così sottorappresentata. Non perché loro fanno "giochi migliori", ma perché in una Fiera ci si aspetta quello.
Se vado in una Fiera del Maiale e non trovo il Prosciutto S.Daniele mi incazzo. ;)
Forse il problema è avere giochi che son stati votati, rispetto a giochi che son stati venduti.
Certo vorrei ci fosse più interesse, anche dei venditori.

Tendenzialmente i giochi all'americana oltre ad avere regolamenti lunghi e tempi di gioco anch'essi lunghi, non sono indipendenti dalla lingua.
Non so quanto fascino potrebbe avere una zona con giochi solo in inglese, molto lunghi e complessi.
Se non provi non lo saprai mai.
Cioè presenti il Trono di Spade 2ed, un gioco dalla lunghezza esorbitante,
non capisco perché non lo puoi fare con altri.

La zona wargames ad esempio, la quale disponeva principalmente di giochi in inglese, lunghi e complessi, era abbastanza vuota, su tua stessa ammissione.
La maggior parte dei wargames era gioco storico, modellistico.
Ci giocano davvero in pochi, quindi per forza.
Combat Commander c'era 1 tavolino o due.
Ho visto forse quale ASL e Memoir 44.
GMT in genere non pervenuti, e meno male c'era Giochi dei Grandi
a venderli....
Forse prima di chiedersi se la gente non frequenta certe zone, è bene chiedersi se chi gioca ha la spinta di venire al Play vista la desolazione.
Se magari i giochi sono presentati o sono abbandonati sul tavolini col vento "metaforico" che soffia....
Se io giocassi SOLO wargames, stai sicuro che ci penserei due
volte prima di venire a Modena.
Poi se magari i wargames sono un esempio limite (sono sicuramente più di nicchia), Warhammer e il tridimensionale mi sembran veramente ridotti all'osso.
E che dire dello spazio videogiochi al Play secondo te ha raccolto la passione dei videogiocatori italiani?
Posso andare avanti con gli esempi.

Da qui la mia tesi che siano più giochi da convention (e non da fiera), dove partecipano solo veri appassionati.
A me sembra invece che il Play sia gestito tipo Convention (non era ModCon?) e che ci sia poco interesse degli editori a essere presenti.
Non pretendo di diventare Essen, ma insomma, credo che se ci sia
un po' di disinteresse intorno al Play.

Ti aspettavi monster games?
Desidererei ANCHE monster games. Si.

Io personalmente reputo che gli obiettivi della fiera siano:
- divulgare il gioco da tavolo intelligente
- stare in compagnia
- divertirsi
Critico il modello divulgativo.
Le altre due sono caratteristiche da Convention, non da Fiera.
Quindi noto anche una contraddizione in quanto asserisci.
Il Play è una Con che vuole diventare Fiera, o è una Con che vuole rimanere Con perché nella Fiera c'è troppo businness?

Personalmente trovo avvilente che ad una fiera non ci sia niente in
grado di stupirmi. Niente di inaspettato, niente di nuovo da provare.
E personalmente io vengo al Play anche per comprare, se no lo sconto
fiera che me lo fate a fare? ^^

Per me comprare o scambiare giochi sono aspetti secondari. Infatti non ho né comprato né scambiato nulla. Sono andato per spiegare giochi (nella zona Ludoteca Ideale) a chi voleva scoprire questo mondo.
Ma l'utenza non E' la Tana dei Goblin.
Io non sto criticando la legittima scelta della TdG.

Nessuno ti proibisce comunque di provare a proporre agli organizzatori una zona dedicata ai giochi all'americana, con te come responsabile, se credi che debba essere fatta.
La mia associazione ha presentato Crash Tackle, come da alcuni anni a questa parte. Ma è un gioco che praticamente non è distribuito da nessuno.
Dovrebbero pensarci chi produce e vende i giochi a fare le presentazioni.
No?
Quello che mi sto chiedendo non è se la TdG presenta il gioco A o il gioco B, ma il PERCHE' tra Lucca e Modena c'è una così limitatissima proposta. Perché vedo gli stand dei negozi calare o ridimensionarsi. Perché di stranieri ce ne son così pochi. Perché INFINE non mi sembra affatto che il Play sia rappresentivo dell'utenza e i clienti di giochi da tavolo e affini, ma sia rappresentativo di realtà particolari.

E secondo me nel tuo commento sugli LCG c'è una parte della risposta.
 

dimarco70

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dimarco70
Ero convinto che il thread parlasse di un premio i "nuova" istituzione.
 

Elijah

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Elijah Six
LordDrachen":zs670vne ha scritto:
È bene chiedersi se chi gioca ha la spinta di venire al Play vista la desolazione.
I numeri dicono che c'è stato un incremento del 15% dei visitatori rispetto al 2012 (fonte: qui). Questo nonostante la crisi in Italia.
Il modello che si sta seguendo adesso mi pare per il momento vincente.

Fantasy Flight Games non ha comunque prodotto molto nel 2012 (ha fatto quasi solo remake). Per questo io parlavo di mercato americano piatto.

Buona continuazione.
 

GhiriGoro

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Se riusciranno mai a creare delle categorie in cui possano stare dei giochi con un certo criterio indiscutibile, e se la giuria riesce effettivamente a valutare il gioco andando oltre al mero "mi sono divertito e allora do un voto alto" (il ché vorrebbe dire che hanno provato tutti i giochi più e più volte - ma non ci credo mai) potrebbe essere anche una cosa buona.

Sono sempre stato molto critico col BOS, anche perché tendenzialmente ha premiato o giochi vecchi di anni portati in Italia, o riedizioni, o secondo criteri discutibili.
 
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