E chi sarebbe il responsabile di tale scelta? Difficile rispondere... ciò che è certo è che non dipende da noi. Tanto mi basta.
Io non ho mai parlato di colpa (se sì, dove per favore?), semmai di assenza di merito, che è cosa molto diversa. Io non mi sento in colpa per essere nato qui, ma non penso neanche di aver "meritato" questo (che implica indirettamente aver fatto/detto/compiuto qualcosa per raggiungere tale scopo), che indubbiamente porta ad avere una posizione di vantaggio.
Io non ho affrontato un tema (figuriamoci, non ne avrei le competenze per sviscerarlo fino in fondo), ho espresso un sentimento, che credo sia legittimo. Ho risposto alla superficialità di un giudizio (leggittimo, per carità, ma certamente superficiale, quantomeno in quei termini) con un sentimento.
Sull'opportunità o meno di inserire questo preambolo, ti rispondo riportando ciò che ho già scritto all'utente sopracitato:
“Solo sul mio tavolo”, fin dalla sua nascita (quasi 5 anni fa!), è un blog nel blog, parla soprattutto di giochi, ma non solo. Le intro parlano del “mio tavolo”, che è una metafora della mia vita (oltre che un chiaro riferimento ai solitari, aggiungo). E il giorno che ho scritto quella introduzione, mi sentivo esattamente così. Se vuoi, puoi semplicemente saltarle, non mi offendo. Sotto c’è sempre una recensione, per così dire, “classica”.
Sei liberissimo di dirmi che non ti piace il format, ma francamente, non che ciò che viene scritto non sia in linea con la visione, che in qualche modo mi appartiene, che ho sempre avuto di tale rubrica e che ormai porto avanti da 5 anni. Dado Critico prima di me aveva già esplorato questa strana commistione e io infatti rimasi folgorato per come trattasse il gioco come elemento di vita, come filler di momenti ben più complicati o di fantasie estremamente articolate. Io mi sono liberamente e deliberatamente ispirato a lui (senza voler pensare di arrivare ai suoi livelli, è inarrivabile!), ribaltando le proporzioni tra aspetti personali e aspetti di gioco (intro breve, recensione dettagliata e approfondita). Talvolta questi aspetti si compenetrano, talvolta no. Non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima.