Adesso dico la mia. Io personalmente credo invece che i giochi stiano andando verso almeno due trend distinti. Da una parte ci sono i giochi "in stile tedesco", cioè con regole usualmente belle ed innovative e meccaniche di gioco molto divertenti, ma con componentistiche solo "interessanti". Dall'altra lo "stile USA" con componenti al di sopra di molte medie, ma meccaniche e gameplay mediocri.
Gli esempi? So che molti non sono d'accordo (d'altronde la varietà è il sale della vita...), ma sugli ultimi 5 giochi che ho comprato e provato 3 mi hanno deluso e due di questi davvero parecchio. Warcraft è un gioco simpatico ma non avrebbe dovuto chiamarsi Warcraft; Runebound è un gioco in solitario rappezzato salvato da una grafica decente; La Guerra dell'Anello è un simpatico "entry level" ma non è accostabile a nessun gioco di strategia (persino Axis & Allies ha più strategia dentro...), e con un tentativo di meccanica originale che falsa il gioco in partenza (il concetto di dadi di azione, in realtà già presente in altri giochi come per esempio Firefight degli anni '80, Alternative Armies...). Si è salvato l'unico gioco tratto da un libro che ho odiato: a Game of Thrones, che per quanto alla lunga diventi noioso, è uno dei pochissimi giochi di pura strategia in cui il contenuto e le meccaniche vanno di pari passo: cioè sono belle entrambe le componenti.
Purtuttavia leggo commenti entusiasti su giochi che davvero hanno ben poco delle qualità di "glorie passate", ed è per questo che credo che ormai il nome e le miniature presenti in un gioco contino di più del gioco stesso.
Per il resto, ognuno è artefice del proprio destino.
Ver thik, Her ek kom.