Per quanto riguarda la dimensione dei componenti dei giochi non c'è una risposta assoluta, ci sono diversi fattori che possono influenzare la scelta: le dimensione degli altri segnalini non cubetto, l'ergonomia complessiva, l'uso, le dimensioni del tabellone e/o delle plance, infine per gli editori non sono trascurabili anche i costi su larga scala.
In linea di massima i cubetti da 8 mm sono lo standard nella maggior parte dei giochi, diciamo quelli in cui ci sono presenti molteplici tipi di risorse o dove se ne utilizzano in grande quantità, oppure dove sono impiegati per tenere traccia delle statistiche di gioco sul tabellone o sulle plance dei giocatori (alcuni che conosco: Florenza, Dune Imperium, Robinson Crusoe, Eclipse);
mentre i cubetti da 10 mm sono utilizzati in pochi giochi, generalmente quelli con pochi tipi di risorse (alcuni che conosco: I Pilastri della Terra, Mondo senza Fine).
Anche per i dadi la scelta dipende dall'uso: se servono per ottenere un semplice risultato numerico, oppure se devono essere piazzati sul tabellone o sulla plancia del giocatore per altri scopi.
Se devono essere lanciati in gran numero e/o con una certa frequenza trovo più comodi quelli da 12 mm (con questa dimensione ad esempio ho ricostruito i dadi di Perudo, anche i dadi del Risiko hanno queste dimensioni);
ci sono giochi di miniature dove si lanciano quintali di dadi in continuazione, che hanno a corredo dadi più piccoli da 10 mm (ad esempio Il Signore degli Anelli GW);
dadi da 16 mm o anche più grandi, solitamente vengono utilizzati nei giochi dove le facce non sempre hanno un valore immediato e puramente numerico, ma hanno anche simboli e/o altri significati attinenti le meccaniche del gioco (ad esempio La Guerra dell'Anello).