Cthulhu, Stormbringer e la CA

RosenMcStern

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Moreno":25jxo0a4 ha scritto:
Ma alla fine, graduale o no, l'infodump è arrivato, la tribù si è trovata in mezzo a Lunari, Sartariti, Templari, Broo, Pavis, etc ed in pratica i personaggi sono diventati mercenari senza comunità. E senza molto più senso.

No, questo è un punto che non capisco assolutamente.

Nella prospettiva di un gioco Story Now, il senso alla tua banda di mercenari glielo dai TU. Il problema forse è stato che una banda di mercenari ce li hai fatti diventare tu, come GM.

Vedi Moreno, il _massimo_ del gioco su Glorantha è proprio il crearsi la propria comunità da una banda di mercenari (vedi Argrath) o giù di lì. Come ipotizza Edwards, prendi i pezzi che ti attirano del setting e poi li rimonti a tuo piacimento. Ah, e ovviamente questo è un esperimento che abbiamo fatto (fabbricarci il nostro clan col suo tempio con le divinità e i subculti che avevamo raccattato in vari HeroQuest). Il tutto con RuneQuest 3/4 e senza problemi o segoni mentali sui giochi focalizzati. Ovviamente ci son voluti 5/6 anni di gioco continuativo, è questo il VERO limite del gioco tradizionale.

L'errore è stato non sgozzare prima un sacco di "vacche sacre" del gdr tradizionale: era più di 15 anni fa, chi se lo immaginava che si poteva giocare fregandosene dell'avanzamento dei personaggi, in campagne con un inizio ed una fine (non una continua escalation open-ended)

E perché??? Cosa c'è di male nel fare crescere i personaggi? In trollbabe accade, semplicemente non lo registri nei "numeretti" della scheda ma nella "scala". Personalmente, ritengo che ad un certo punto i personaggi vadano "ritirati" dal gioco (cosa fatta nel 1993 con 3 personaggi della mia campagna "storica" del 1990 - e non crederesti con quale facilità hanno accettato l'invito a trasformare i loro PC in semidei non più giocabili per ripartire con personaggi iniziali) ma è comunque l'evoluzione del personaggio a deciderlo, non "la campagna".

Francamente, vedo una enorme contraddizione tra "Story Now" e campagna a termine. La storia la faccio io? Bene, decido io se e quando finisce! E non lo decido all'inizio della storia, per Orl... per Giove!

In entrambi i casi, non è ciò di cui parla Edwards (story now basato sul setting), come invece lo è Glorantha.

Non sono per nulla d'accordo sul fatto che Glorantha sia il setting più adatto per lo Story Now (anche se volendo puoi farcelo). Non credo che Edwards abbia mai davvero compreso come vada giocato Glorantha - anche se un buon 90% di quello che scrive in quell'articolo è corretto e andrebbe applicato. Non conosco alcun reale esempio giocato (actual play) di come lui propone di giocarlo (non è detereminato come progredisce la Storia Ufficiale di Glorantha), mentre ho personalmente giocato (e sto ancora giocando in questo preciso momento) diversi esempi di Glorantha in cui il gioco giocato modifica il setting, ma in modo controllato - ossia applicato a un pezzo del contesto, inserito comunque nel quadro più generale che rimane valido in una percentuale definita - diciamo il 95%.

Questo è (quasi) esattamente quello che è successo (quasi perchè invece si sono limitati a comandare l'orda che ha affrontato l'esercito lunare, a fare una heroquest con Storm Bull e comunque a diventare famosi nella zona.

Risultato? Petardi bagnati. Non è la potenza di fuoco o quanto ce l'hai lungo a dare drammaticità al gioco, è la posta in gioco. E il renderla sempre più vaga e lontana è controproducente ("salvare il mondo" o "salvare tutte le genti del Prax", rispetto a "salvare tuo fratello rapito da una banda di Sable Riders", ci facevano una ben magra figura...)

Eh? Non è assolutamente vero quel che dici, ossia che il conflitto debba restare limitato. E' il GRUPPO che determina se la scala dei conflitti sale o no.

Il problema, lasciatelo dire, è che hai fatto questa cosa a PRAX, che secondo me di tutte le parti di Glorantha è la più noiosa: ci sono solo scocciature di poco conto, va bene come ambiente solo se hai voglia di finire a fare il mercenario, o se l'obiettivo della tua campagna è narrare "epiche" imprese di abigeato. Solo che se gli tocchi Prax ai grognard, apriti cielo!

Prova a partire da un punto differente, che non sia Pavis o Prax, e vedrai. Gioca il Sartar occupato, o Safelster che viene invaso dai God Learner o dai Seshnelani, e vedi come il gioco ti escala DA SOLO su scala nazionale e cosmica per volontà e moto proprio dei giocatori! Altro che "salvare mio fratello era più epico!" Se giochi in quei contesti, ti ritrovi a dover tenere i PG lontani dal megacattivone lunare di turno perché hanno MOTIVI PERSONALI per andare a prenderlo a calcagnate, e se solo ci si trovano entro 20 km di raggio ci si fiondano contro.

Scusa, ma non era questo (coinvolgi il PG nel setting) che suggeriva Edwards? Non mi pare abbia scritto "Rimani nel banale perché è l'unico contesto che si adatta ai PG".

Fine OT. Moderatori, non è che trasferireste questi ultimi due Wall-of-Text miei e di Moreno nel thread sui "setting pesanti"?
 
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