Sono sempre molto attratto dal tema autori.
Dei game designer che preferisco cerco sempre di giocare quanti più titoli possibile.
Però riesco spesso a frenare l'acquisto compulsivo perchè cerco prima di capire se i giocatori che conosco possiedono il gioco.
In Veneto ci sono molte associazioni per cui le occasioni non mancano, poi se il gioco mi piace lo acquisto, perchè se la componente compulsiva riesco a tenerla a bada, quella collezionistica faccio più fatica.
Se devo restare strettamente al titolo del thread, a scatola chiusa compro solo se leggo Reiner Knizia.
Il problema è che ne ha fatti troppi per cedere ogni volta che vedo un titolo che mi manca.
La seconda discriminante che scatta in questo caso è che il prezzo sia buono.
Se entrambe le condizioni sono soddisfatte l'acquisto è matematico.
Di suo non rivendo mai nulla, anche se per la verità mi sono separato da Scarab Lords. Pentendomene...
Poi mi viene in mente Stefan Feld.
Però non essendo un "feldiano di ferro" acquisti a scatola chiusa per colpa sua mai fatti, sebbene abbia provato praticamente tutto, e possieda un discreto numero di suoi giochi (Delphi e Merlin compresi).
Ho invece quasi tutto di un paio di autori non troppo prolifici che apprezzo, che sono Richard Breese e Matthias Cramer, con loro di acquisti a scatola chiusa ne ho fatti già di più. Rivenduto nulla.
Ho avuto un periodo Schacht, che ha un approccio simile a Knizia, ma con risultati mai all'altezza. Per cui ho smesso presto, rivendendo qualcosa senza pentimenti.
Poi mi attirano sempre i pionieri, per lo stile "vecchia scuola" (focus sulle meccaniche, essenzialità, eleganza): su tutti Sackson, Randolph, e anche l'allievo Colovini. Complice la non facile reperibilità possiedo una percentuale irrilevante della ludografia dei primi due, come vantaggio c'è che quando si trova, anche nel mercato usato, un loro gioco il prezzo è buono per cui l'acquisto a scatola chiusa mi scatta molto facilmente. Di Colovini qualcosa ho rivenduto, di Sackson e Randolph niente.