Perdona il ritardo egregio
@Pigoz! Finalmente posso rispondere alle tue domande.
Sì, decisamente. Mi dilungherò su questo argomento perché è importante per tutti.
Partiamo da una premessa. La prima campagna si svolse a novembre 2019 e la consegna prevista era addirittura per giugno 2020. I due autori sembravano sicuri di poterla rispettare poiché sostenevano che il gioco fosse sostanzialmente pronto e che la campagna fosse stata lanciata per la traduzione. In effetti, i due avevano lanciato sei mesi prima una campagna sul sito di
crowdfunding polacco wspieram.to ed erano arrivati su Kickstarter con un gioco che in effetti sembrava più o meno pronto, ma solamente nella sua versione polacca. In realtà, è probabile che avessero sottovalutato il
labor limae necessario, almeno per quanto riguarda gli
stretch goals. Comunque, nei primi mesi il tempo passava tutt'altro che invano: i materiali realizzati – prima le mini, poi i dadi e le fustelle – ci venivano di volta in volta presentati con aggiornamenti e video su youtube. La stampa delle carte subì un importante ritardo per problemi di approvvigionamento della Cartamundi, l'azienda coinvolta, e sicuramente non era una scusa perché un altro progetto (perlopiù)
made in Poland che seguivo, che usava lo stesso formato di carte, conobbe un analogo ritardo. Poi, giunti a novembre 2020, sembrava si fosse giunti alla consegna. Invece, non fu altro che l'inizio delle consegne per i
backer del
crowdfunding polacco. Consegne che si dilungarono fino a maggio 2021, non solo per la malattia che affrontò Dominik (ricoverato in ospedale per covid, anche se per pochi giorni fortunatamente) ma anche per le diverse restrizioni in Polonia in quel periodo (fu l'ondata peggiore per loro, se non ricordo male).
Purtroppo saltò fuori in quel momento che il regolamento necessitava di essere rivisto e che Dominik, ormai rimasto l'unico dei due autori coinvolto nel progetto per l'abbandono mai spiegato di Przemysław, era costretto a rinegoziare le spedizioni per i forti aumenti dovuti al covid. Nel giro di qualche mese, e nello specifico da novembre 2021, finalmente le consegne in Europa iniziarono.
Insomma, la classica inesperienza del primo KS, che aveva portato ad una scadenza originariamente programmata del tutto irrealistica, nonché il sopraggiungimento di evento improvviso e destabilizzante come la pandemia e la defezione del coautore hanno fatto il resto. Il gioco mi è giunto a metà marzo di quest'anno e ci sono ancora diversi
backers europei che non l'hanno ricevuto. Il tutto, con tante, troppe scadenze autoimposte che denotavano una certa superficialità di fondo, perché i pochi
backers che avevano partecipato a questo progetto avevano un
hype esagerato. Io stesso, devo ammettere, lo attendevo con una trepitazione inspiegabile. Ci piaceva e sbavavamo all'idea che fosse lì per arrivare, ma come dissi tempo addietro: ogni mese, arriva il mese prossimo!
Personalmente credo che dovrete aspettarvi qualche ritardo nella consegna. Dominik è fatto così e soprattutto è sostanzialmente solo nella gestione di questo progetto. Ciò detto, adesso si limiterà a correggere ciò che già ha realizzato, visto che in fondo il nuovo gioco
Zerywia Quest è un derivato del gioco base e usa gli stessi materiali. Insomma, sono ottimista nonostante il discreto travaglio (travaglio comunque analogo o persino inferiore a quello che ho dovuto affrontare per altri progetti polacchi, come ad es.
Successors e
Tainted Grail).
Nel gioco c'è molto testo. Ogni carta esplorazione mischia
flavour text con le scelte da fare, dunque vi troverete costretti a leggere più o meno tutto. Quindi, la dipendenza dalla lingua è alta e il registro relativamente aulico, pur inserito in uno stile snello e semplice, non aiuterà chi arranca con l'inglese. La componente narrativa c'è ma è declinata in maniera analoga ad un
Robinson Crusoe, per capirci.
Su questo purtroppo so rispondere poco, perché la modalità campagna non l'ho ancora provata. La crescita del personaggio nel lungo scenario singolo che ho provato più volte c'è, ma si sente in maniera un po' atipica. Nel tempo non si diventa più "forti", bensì più versatili e al limite resistenti. La crescita infatti si concretizza in una maggiore capacità di adattare la composizione del
pool di dadi alla contingenza e di manipolare meglio i risultati dei lanci, ritentando la fortuna o convertendo i critici in rune (cioè in successi). In altre parole, se gli attributi rimangono sempre allo stesso livello, acquisendo reliquie, rituali, alleati e prodezze più forti si guadagna la possibilità di superare sfide e prove precedentemente troppo ostiche.
Caro
@fangorn, non so rispondere bene alla tua domanda perché non ho ancora provato quelle maggiori. Tuttavia, suggerisco caldamente di non andare sotto il
Warrior pledge. Le espansioni minori
Into the Wild e soprattutto
Scorned aggiungono eroi e quindi, assieme ad essi, il vero sale di
Zerywia: le saghe. Più eroi vuol dire più saghe, e più saghe vuol dire più varietà e rigiocabilità. Per quelle grandi invece non saprei, ma hanno un funzionamento in parte analogo.
Pochara mini-set a parte, che per l'appunto non aggiunge altro che un set di miniature destinate a sostituire uno
standee e dei segnalini in cartoncino, le altre due –
Wholeater e
Thymor Gods – introducono una meccanica nuova che può essere aggiunta ad ogni scenario. So che nella prima hai un drago che vaga per la mappa con cui puoi interagire positivamente o negativamente, mentre nella seconda vi sono degli dèi che garantiscono benedizioni se si porta a termine una serie di missioni secondarie. Non avendole provate, non sono in grado di dire quanto siano congeniali.
Per quanto riguarda le nuove,
Dragon Lore mi sento di consigliarla appieno, perché arricchisce il gioco base senza appesantirlo in alcun modo.
Zerywia Quest invece è uno
standalone che può fungere da espansione allargando la mappa di gioco e, cosa importante, aggiungendo altri due eroi, cioè altre saghe.