Zombicide: tutti contro tutti

Zombicide box cover
Guillotine Games

Questa volta tocca a Zombicide essere al centro dell'attenzione per il nuovo appuntamento di Tutti contro Tutti.

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Zombicide

Nuovo appuntamento per Tutti contro Tutti, in cui mettiamo a confronto le opinioni di più redattori e goblin che hanno voluto inviarci il loro contributo.

[Sveltolampo]

Zombicide racchiude dentro di sé la vera essenza dell’ameritrash!!! Se cercate un gioco con cariolate di zombie e con un effetto scenico da paura… questo è il vostro gioco!!! Regole intuitive e semplici; perché non tutti hanno pazienza di fare giochi impegnativi dopo giornate di lavoro e famiglia… in Zombicide ho trovato questo e molto di più. Un cooperativo che permette di interagire continuamente e durante le partite gli animi s’infervorano, l’immedesimazione è totale: siamo dentro Resident Evil! Anche immolarsi per la causa del gruppo dà una bella sensazione; trovarsi in una stanza e bloccare decine di zombie per salvare un compagno è impagabile! Il regolamento è semplice e non ha molte pagine, gli esempi all’interno aiutano a capire ancora meglio le meccaniche presenti.

Nella versione base gli scenari non sono molti ma la possibilità di avere molti personaggi e la possibilità di giocarlo con più giocatori, o magari in solitario, permette una buona rigiocabilità, per non parlare del fatto che ormai si trovano decine di scenari in rete. Anche autocostruirsi gli scenari non è particolarmente complicato e anche questo dà una marcia in più a questo gioco. La longevità è data anche dalla possibilità di utilizzare varie armi per diversificare i vari approcci con gli zombie.

La durata per ogni scenario è molto variabile, dipende dalla missione da compiere e dal fattore fortuna, comunque varia da 40 minuti a 2 ore circa. Il fattore fortuna è presente per la pesca delle carte armi e nella pesca delle carte spawn; anche il combattimento, con dadi D6, ha una buona dose di aleatorietà che viene mitigata relativamente dalle caratteristiche delle armi che feriscono solo con un dato risultato. L’importante è armarsi fino ai denti e … correre!!!

Interessante la possibilità di ampliare il gioco base soprattutto con corvi, cani alleati, cani zombie!!! Ce n’è per tutti i gusti!!! Un bel gioco che serve a scaricare i nervi, che fa fare grosse risate e che crea un vero gruppo! Per serate spensierate che ti fanno apprezzare i veri amici!

  • Materiali ****
  • Ambientazione ****
  • Regolamento ***
  • Scalabilità ****
  • Rigiocabilità ****
  • Originalità ***
  • Interazione ****
  • Meccaniche **
  • Strategia ***
  • Tattica ***

Giudizio complessivo: 8


[Miki76]

Premetto che sono un amante del tema zombesco, quindi prendete il mio giudizio di conseguenza. Premetto inoltre che gioco con tutte le stagioni e quindi mi è difficile valutare solo il gioco base, quindi, di nuovo, prendete il mio giudizio di conseguenza.

Materiali. È l’aspetto che secondo me più ha contribuito al suo successo, almeno dal punto di vista delle miniature, che sono moltissime e di buona qualità. Di contro, le plance tendono un pochino ad imbarcarsi (almeno qua a Rovigo gemellata con Silent Hill). Le schede dei personaggi in cartoncino leggero non mi convincono, hanno spigoli delicati e a lungo andare possono rovinarsi con l’avanti e indietro del segnalino di plastica per tenere conto dell’esperienza. La grafica mi garba molto.

Ambientazione. Essendo, come detto su, fan di questo filone è l’aspetto che più apprezzo. Con il proseguo della partita si ha la forte sensazione di essere costretti a cacciarsi in guai sempre più ingestibili. È una gara contro il tempo, gli zombie arrivano a frotte e nonostante i personaggi diventano sempre più esperti e ben equipaggiati prima o poi, se non ci si sbriga a raggiungere gli obbiettivi, finisce a morsi.

Si possono creare situazioni di pessimismo in cui vien da pensare che è inutile continuare a lottare ma poi, in qualche modo, si riesce a cavarsela, magari tramite un’azione disperata che risulterà poi eroica.

Di contro, può succedere che la situazione sia perfettamente sotto controllo, spingendo i giocatori ad osare un po’ di più o a dimenticare qualche accorgimento, facendoli in un attimo finire in guai seri.

Noi lo giochiamo spesso nei weekend, agganciandovi letture, film, serie tv, colonne sonore a tema Zombie. Ambientazione sentitissima!

Le regole non sono complicate e il regolamento è chiaro e ricco di esempi. La scalabilità è gestibile a piacere, in quanto si possono usare più personaggi a giocatore: meno personaggi si usano, più il gioco è difficile. Mediamente parlando, usando quattro personaggi la stessa missione può risultare molto difficile, usandone sei molto facile. Non solo il numero di personaggi influenza la difficoltà del gioco, ma anche l’ordine in cui si usano. Ad esempio, se si gioca in due giocatori e si usano tre personaggi a testa, da regolamento ogni giocatore sceglie in quale ordine muovere i suoi, questo facilita molto le cose, ma nulla vieta di muovere simulando l’ordine di una partita a sei giocatori.

La rigiocabilità è elevatissima: le 63 missioni presente nel sito si aggiungono alla decina presente in ogni scatola. Dispiace che non siano state create campagne valide, secondo me la possibilità c’è. Anche l’elevato numero di personaggi dà una spinta in più a questo aspetto. Qualcuno potrebbe trovarlo un gioco ripetitivo, a me dopo una cinquantina di partite ancora non è successo.

Per l'originalità, esistono altri giochi a tema zombesco, ma zombicide secondo me è quello che simula nel modo migliore un’apocalisse zombie e con una meccanica semplice a cui nessuno ancora aveva pensato.

Alta interazione: si discute, ci si mette d’accordo su come agire, si fanno scambi richiesti di volta in volta dalle diverse situazioni. Naturalmente come per ogni collaborativo puro c’è il rischio del giocatore alfa, ma non è un difetto del gioco.

Alcune meccaniche sono state molto criticate e sono fioccate le houserules, ho notato però che 9 volte su 10 queste tendevano a diminuire la difficoltà. Io le regole messe in discussione le ho accettate tutte come valide e non ho quasi mai avuto problemi di gioco. Dico “quasi” perché la regola dello sdoppiamento agganciata a quella dell’attivazione extra dava dei problemi di loop, ma con il regolamento della terza stagione è stata sistemata.

L’aspetto strategico non è molto presente, ci potrebbe stare nel momento in cui a inizio partita, a seconda delle abilità dei personaggi, si sceglie di dividere il gruppo e di decidere chi mandare dove, per il resto è un gioco prevalentemente tattico.

  • Materiali ***
  • Ambientazione *****
  • Regolamento ***
  • Scalabilità ***
  • Rigiocabilità *****
  • Originalità ****
  • Interazione ****
  • Meccaniche ***
  • Strategia **
  • Tattica ****

Giudizio complessivo: 7,5 (9 con le espansioni)


[Agzaroth]

A Zombicide va il merito di aver portato il mondo dei crowdfunding prepotentemente dentro i giochi di ruolo. La sua campagna di finanziamento è stata una cavalcata piena di miniature, di stretch goals, add-on, regole nebulose e molta suggestione. Ne è uscito fuori quello che sarà il prototipo del gioco Kickstarter, nel bene e nel male: materiali sontuosi, ottime miniature, tantissimi personaggi diversi. Un'ambientazione accattivante e ben resa tramite regole semplici e intuitive, che assicurano il coinvolgimento del giocatore grazie a un ritmo sostenuto ed incalzante. Bella la trovata del rumore che attira gli zombi: di fatto la parte più originale del gioco. Scalabilità fittizia, ottenuta con una comoda - e spiacevole - scorciatoia, facendo manovrare più personaggi da un singolo giocatore. Il comparto regolistico si è rivelato in più punti approssimativo o poco curato, così come alcuni scenari, mal testati. Zombicide è un ameritrash al 100%, che vuole sviluppare il "drama" prima di ogni altra cosa, anche a scapito di altri elementi e in questo compito riesce benissimo. Il tutto viene reso ancora più vario e parzialmente corretto dalle successive espansioni, ma è probabilmente solo con lo spin-off Black Plague che vedremo la completa rifinitura del sistema. Strategia sufficiente, buona tattica e soprattutto tanti dadi, tanta avventura e in particolar modo tanta filmografia horror. Se è questo quello che cercate, Zombicide è il vostro gioco.

  • Materiali *****
  • Ambientazione ****
  • Regolamento **
  • Scalabilità *
  • Rigiocabilità ****
  • Originalità ***
  • Interazione *****
  • Meccaniche **
  • Strategia *
  • Tattica ***

Giudizio complessivo: 7,7


[Lordkreoss]

Gioco da impatto visivo meraviglioso vista la qualità dei materiali e miniature in gioco, questo è il suo punto di forza insieme ad un regolamento leggero e di facile apprendimento che permette anche a nuovi giocatori di sedersi e giocarlo subito senza problemi.

L'ambientazione si sente molto, il dover scappare e combattere contro una massa di zombi inferociti ed affamati, lascia sempre delle scelte cruciali al gruppo ed ha il suo bel fascino.

La scalabilità ne risente un po', in pochi giocatori si terranno più sopravvissuti mentre con l'aumentare dei giocatori si arriverà ad averne uno solo sotto il nostro controllo; per mio gusto personale preferisco giocarlo in 2 o 3 così da avere più sopravvissuti da controllare. Inoltre si presta bene ad essere giocato in solitario.

Il gioco parte con un bel po' di missioni, ma grazie alla casa editrice adesso siamo ad oltre le 30 pubblicate ufficiali; ci sono per tutti i gusti e livelli di gioco e la longevità ne guadagna molto.

Unica pecca sono i pochi sopravvissuti del base rispetto a tutti quelli che sono in commercio; chi aderì al progetto del KS ha una ottima scelta e ricambio, ma chi ha preso la versione in retail alla lunga sentirà la mancanza di altri e dovrà prendere dei box aggiuntivi per averne di più e variare le partite.

Siamo di fronte ad un gioco cooperativo e l'interazione fra i giocatori è molto importante per raggiungere gli obiettivi e vincere la missione; ovvio, si tirano tanti dadi e, se la sfortuna arriva sin dall'inizio, la missione potrebbe fallire anche dopo 10 minuti di gioco. Il pericolo di avere un leader nel gruppo che voglia gestire tutti c'è, sta ai giocatori pianificare e cercare di non avere un giocatore che giochi per tutti da solo mentre gli altri obbediscono come... zombi.

Consiglio questo titolo a chi non ha paura di tirare dadi dall'inizio alla fine della partita, la durata delle partite variano in base alle missioni scelte ma siamo spesso intorno alle 2 ore di gioco.

  • Materiali *****
  • Ambientazione ****
  • Regolamento ****
  • Scalabilità ***
  • Rigiocabilità ***
  • Originalità ****
  • Interazione ***
  • Meccaniche ***
  • Strategia ***
  • Tattica ***

Giudizio complessivo: 7,5


[Traico7]

Partiamo da un presupposto, Zombicide non fa certamente parte della schiera dei giochi che solitamente gioco, ciò non toglie che ogni tanto non disdegno di lanciare qualche dado anche se a tutto c'è un limite. Ma andiamo per gradi.

I materiali, bisogna ammetterlo, sono veramente fantastici, la cura delle miniatura e dei dettagli delle tiles è veramente lodevole e grazie a questo l'impatto visivo è da giù di testa, non a caso, quando ancora non avevo mai avuto modo di provarlo, venivo sempre molto attirato quando lo vedevo giocare da altri. A questo si collega il fatto che il gioco rimane molto ambientato con l'ansia da "Oh porc..., ora mi prendono!" sempre altissima anche se alcune meccaniche fanno decisamente da deterrente. Tra queste lo "sdoppiamento" degli zombi quando non sanno dove andare e le ricerche infinite all'interno delle auto, manco fossero il taschino infinito di Eta Beta. E diciamo che fin qua ho analizzato gli aspetti che ritengo positivi del gioco.

Ora passiamo ai negativi. Per primo, a mio personalissimo avviso, il gioco non c'è, tutto si riduce ad un semplice e continuo tiro di dado alternato a infinite ricerche nella speranza di trovare i pezzi giusti per formare l'arma invincibile che ci farà sbaragliare un'intera orda di zombie tutti in una volta... Non ci vedo tattica, non ci vedo strategia, non ci vedo vere e proprie scelte, solo quelle due cose alternate sperando nel colpo fortunato. Di certo non mi aspetto di trovare un Agricola o un Puerto Rico, ma un minimo di incidenza nelle scelte si. Come tutti i collaborativi risente abbastanza del leader dominante ma non è certo in difetto attribuibile al solo gioco in questione. La rigiocabilità è data da un buon numero di missioni anche se, alla fine, cambia il succo ma non la sostanza. Personalmente mi annoia allo stesso modo. Il livello di difficoltà si può ritenere alto anche perché non è così semplice uccidere gli zombie che ti si parano davanti, sopratutto se più di qualche tiro di dado o qualche carta ti gira storto. In conclusione posso dire che Zombicide non rientra certamente nella schiera di giochi a cui mi siedo volentieri a giocare ma, nonostante questo, io, materiali e ambientazione a parte, non riesco proprio a capire da dove derivi tutto l'enorme successo che ha avuto. Sopratutto considerando il prezzo di ogni confezione.

  • Materiali *****
  • Ambientazione ****
  • Regolamento ***
  • Scalabilità ***
  • Rigiocabilità ***
  • Originalità *
  • Interazione ****
  • Meccaniche *
  • Strategia *
  • Tattica *

Giudizio complessivo: 5,2


[Normanno]

Eh, Zombicide, il fenomeno ludico degli ultimi anni. Ammetto che gli zombi mi stanno antipatici: tra le creature non morte sono i più lenti e più fetidi, e non capisco ancora bene come mai abbiano avuto così tanto successo nella cultura popolare insieme ai vampiri luccicanti. Detto questo, ho comunque provato diversi giochi concernenti il tema della cosiddetta "apocalisse zombi" (Last Night on Earth, per esempio, è molto bello), e questo Zombicide non è certamente il peggiore (c'è sempre Mall of Horror che è uno dei giochi più brutti in assoluto a cui abbia mai avuto la sfortuna di giocare). Tuttavia, nonostante le folle acclamanti, io ho trovato Zombicide decisamente brutto e frustrante.

In primo luogo, in un gioco intitolato "Zombicide" mi aspetto di dover uccidere orde di zombi: guai a te se provi a fare lo zombi killer! Rovinerai la partita a te ed agli sfortunati che la condividono con te. L'avrei intitolato "Playericide", sarebbe stato più corretto. Ma va bene, passiamo oltre. Meccaniche di gioco: sai che se spari ad uno zombi in una casella con un tuo amico colpirai SEMPRE il tuo amico? Beh, è una tipica legge fisica, no? Sta persino nei film... ma in quali? Oh, e sai che puoi finire la missione semplicemente trovando la carta X e quella Y?

Peccato che ce ne siano solo DUE copie in un mazzo di millemila carte e guarda caso stanno alla fine. Sei morto, che peccato! Ma ritenta: dopo tantissime partite vincerai uno scenario e penserai di essere diventato esperto. Pura fortuna: ripeti lo scenario nello stesso identico modo 10 volte e perderai altre 8. Questo, naturalmente, se non hai l'auto come arma... perché l'auto è la vera Zombicide del gioco, ragazzi. Peccato che se uccidi troppi zombi perdi. Per non parlare di quando perdi perché le carte sono decisamente sbilanciate e fanno uscire troppi zombi, e se non ci sono quegli zombi, si attivano tutti quanti e ti uccidono. Escono dalle pareti! Escono dalle f**tute pareti! Toh, quello però non era un film sugli zombi. Ah, e naturalmente non puoi difenderti dagli attacchi degli zombi: vanno sempre a segno.

Ah, già, ma è un gioco ambientatissimo! In quale ambientazione? Non c'è l'idea del fuggire e nasconderti: ti troveranno o comunque non potrai vincere se ti nascondi. Non c'è l'idea degli zombi classici: ci sono gli zombi che corrono, quelli immortali, e quelli che puoi uccidere solo con la carta Y nonostante tu lo colpisca con tremila fucilate di uno shotgun (la carta Y è il napalm. Perché il napalm sì e la dinamite no, poi? Fatemelo capire in termini di "ambientazione"; e in Black Plague è assai peggio...).

Una volta i giochi del genere venivano definiti "poco playtestati" o "sbilanciati". Ora si dice "sono molto difficili, così che il giocatore sia spinto a giocarlo e rigiocarlo per diventare espertissimo e vincere". Con me non ha funzionato, e dopo meno di una decina di partite sono felice di poter includere Zombicide nella lista dei giochi che non giocherò mai più.

  • Materiali **** (belle miniature, se ti piacciono gli zombi)
  • Ambientazione ** (ehm... sembra Alien ma con gli zombi al posto degli Alien)
  • Regolamento ** (tante regole stupide)
  • Scalabilità **** (giochi sempre con sei personaggi, che tu abbia 1 o 6 giocatori)
  • Rigiocabilità ** (mi ha stufato già dopo la prima partita, ma ho resistito...)
  • Originalità * (niente di originale all'orizzonte)
  • Interazione ** (non c'è interazione. Ah già, è un cooperativo con effetto Leader incorporato)
  • Meccaniche * (brutte, ma alcune sono pessime)
  • Strategia * (non esiste, tanto dipende dalle carte che escono)
  • Tattica ** (non esiste quasi, tanto dipende dalle carte che escono)

Giudizio complessivo: 5, perché i materiali son tanti e perché comunque è meglio di Mall of Horror che vale 3

Commenti

Comunque questi approfondimenti "tutti contro tutti" sono bellissimi! Chi loda e chi infama ahahah mi mettete troppa curiosità di provarlo! :D

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