Tramways: tutti contro tutti Magnifico 2017

Tramways: tavolo al Magnifico 2017
TdG

Uno dei selezionati per il Goblin Magnifico 2017 e uno dei più apprezzati dagli hard-gamers german. Il Tutti contro Tutti oggi mette a confronto le opinioni di molteplici goblin su Tramways, di Alban Viard. 

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Magnifico: turni ai tavoli
Magnifico: turni ai tavoli

Che tipo di giocatore sei e quante partite hai fatto a questo gioco?

[Piero Lepore] Sono un giocatore "tedesco, deterministico e 100% dice free"! 5 partite fatte a questo gioco.

[Edeus] Sono un giocatore onnivoro, prediligo i german ma non disdegno affatto rollate in compagnia in titoli più ambientati o cooperativi. Ho uno stile di gioco molto istintivo, fare troppi calcoli per vincere non mi diverte più di tanto. La maggior parte dei filler non mi soddisfano, raramente un gioco sotto la mezzora mi vedrà appagato a fine partita. Ho giocato Tramways sette, otto volte

[Eurek] Gioco davvero a tutto. Ultimamente sono insofferente verso i nuovi german, che con poche eccezioni mi sembrano tutti uguali. Prediligo ibridi, bluff, deduzione, interazione diretta. Oggi. Domani, un bel bruciacervella in solitario, oppure un racing game tra amici. Ma sempre bello vedere una storia che viene raccontata dalla partita. A Tramways ho giocato poco, due partite in quattro giocatori e una da solo.

[MichyLo] Sono una giocatrice onnivora, preferisco i german di un certo spessore. Per ora ho fatto quattro partite a Tramways, tre in due giocatori e una in quattro giocatori.

[Chironis] Non è semplice per me dire che tipo di giocatore sono, ho delle tendenze che talvolta vengono smentite, per cui si può dire che mi piacciano più i singoli giochi che delle categorie vere e proprie.
Per amore di discussione direi che mi piacciono i giochi corposi, tendenzialmente preferisco intavolare un unico titolo in una serata, di quelli che danno soddisfazione (salvo poi accettare senza fiatare uno Splendor).
Amo più l'interazione diretta e il combattimento, ma molti dei giochi che amo non l'hanno (Terraforming Mars, Terra Mystica, Puerto Rico)
Alcune cose che generalmente non amo sono: gli azionari, gli economici, il piazzamento lavoratori (su quest'ultimo punto sono poco coerente, visto che amo Specie Dominanti, Lord of the Ice Garden e che Viticulture mi rilassa moltissimo).
Anche i cooperativi non sono nelle mie corde (ma in passato abbiamo consumato Battlestar Galactica con i miei amici storici).
Non ricerco il gioco a due, ma poi ci sono degli astratti che giocherei sempre (Hex in primis, e anche Hive).
Non amo i giochi che mi danno l'impressione di contenere sovrastrutture ridondanti, quelli che raggiungono la complessità per addizione, e non per le idee di fondo; qui mi sento già più coerente, perché ad esempio adoro Tramways e The Great Zimbabwe.
Ho molti più german, ma molti sono ibridi o atipici; comunque a una partita a Star Trek Ascendancy non direi mai di no.
A Tramways avrò giocato una decina di partite, in tutte le configurazioni possibili (2-5 giocatori).

[pete100] Sono un giocatore prevalentemente german, ma se capita un american o un ibrido non disdegno. Le meccaniche che prediligo sono piazzamento lavoratori e deckbuilding. Se posso evito aste e maggioranze, anche se adoro Tramways e Principi del Rinascimento. Gioco molto volentieri anche party game e riempitivi in chiusura di serata ed evito i monster game principalmente perché nel lasso di tempo di una partita a Republic of Rome o a Megacivilization posso giocare ad almeno altri quattro titoli. 
Il mio obiettivo nella vita è giocare tutti i giochi nella lista di BGG, almeno quelli con un rating. Per ora sono quasi a quota 1000...
Autore preferito: Wallace 

[Eriadan] Mi reputo un giocatore da gestionali pesanti, non disdegno la fortuna quando è però poco incidente nel flusso di gioco. Amo molto sentire l’ambientazione di un gioco e mantengo l'aplomb quando perdo, anche se dentro rosico infinitamente. Io sono il mio peggior avversario, la gara è sempre contro le mie inefficienze. Fatto questo cappello a Tramways ho fatto quindici partite, tutte molto diverse.

[monty_ratarsed] Sono un giocatore polivalente che preferisce i german e preferisce anche poterli giocare più e più volte, per apprezzarne davvero le caratteristiche (sempre che il gioco meriti). Ho fatto tre partite a Tramways sinora, in quattro.

[blackholexan] Amo gli euro anche e, soprattutto, cinghialosi; annovero grandi american tra i miei giochi preferiti. Tramways è un gioco che si ispira in maniera evidente a Steam e ai ferroviari più classici con scelte interessanti ad arricchirne il genere. Non è un gioco per tutti. Ho all’attivo tre partite poiché è un acquisto recente (dopo due mezze demo).
Tramways: tavolo al Magnifico 2017
Tramvieri vittoriosi

Quali sono secondo te i pregi di questo gioco?

[Piero Lepore] Pregi: strategico e tattico allo stesso tempo! Bisogna saper gestire al meglio la propria mano di carte, sapere quale carta si va ad acquisire e quali carte del nostro mazzo pescheremo. Ogni scelta si ripercuote su tutta la partita anche se fatta al primo turno. Trovo originale come sia stata impostata l'asta: sebbene sia una meccanica abusata nei giochi da tavolo, quì risulta nuova e molto cattiva.

[Edeus] Si genera una bellissima competizione sulla mappa con conseguente creazione di ingorghi pazzeschi. Il tutto grazie a un mix di meccaniche di costruzione su mappa, deckbuilding e asta molto ben realizzato.
L’introduzione dello stress è un’idea che ho apprezzato molto: è sia tematica che un vincolo forte che ti costringe ad una continua scelta se usare più carte (meno stress ma probabili minori rendite a fine turno) oppure stressarsi pur di giocare una determinata azione, con il rischio di pagare una pesante perdita in punti vittoria.
La mappa modulare e la disposizione degli edifici cambia tantissimo l’evolvere della partita, garantendo un’ottima rigiocabilità, il tutto ad una durata contenuta.

[Eurek] Tramways riesce ad amalgamare molti elementi interessanti per creare un qualcosa in più della somma delle parti. Asta punitiva e funzionale, deckbuilding leggero, tabellone modulare, interazione stretta e cattiva su mappa. Il risultato è un pick-up-and delivery profondo e soddisfacente, in cui si bada al sodo. La mappa e le illustrazioni sono molto zen, ma a me piacciono, e gli intrichi di percorsi colorati sul tabellone appagano il mio senso estetico con un nuovo "astrattismo metropolitano".

[MichyLo] L’asta per l’ordine di turno è senza dubbio una chicca: spietata e per nulla scontata, si può puntare parecchio per poi trovarsi con un pugno di mosche. Inoltre la gestione delle icone sulle carte, unita al relativo stress, pone di fronte a scelte ardue. Usare più carte, magari anche qualcuna che si vorrebbe tenere per azioni successive, oppure prendere stress e utilizzare più icone sulla stessa carta? 
Insomma, per quanto mi riguarda il pregio maggiore è il fatto di non avere mai una scelta ovvia e guidata, oltre alla necessità del giusto timing tra costruire tratte redditizie e spostare passeggeri, vista la possibilità di vedersi soffiare entrambe le azioni dagli avversari.

[Chironis] È un gioco estremamente denso, non nel senso di difficile, ma nel senso che ogni decisione è estremamente importante.
Si parte con sette carte, si finisce con poco più di dodici, quindi ogni carta e la sua scelta è fondamentale. Di conseguenza ogni asta è fondamentale. Doppiamente fondamentale, perché garantisce anche maggiore libertà di azione su mappa. Leggere e saper intervenire su quest'ultima è, manco a dirlo, fondamentale; alla fine è il fulcro attorno a cui ruota il gioco.
Insomma, per me il piacere è dato dalla percezione che ogni singola scelta che faccio sia importante.
Altro pregio la grande interazione diretta: questo non è un german per deboli di cuore. L'asta è spietata e sulla mappa ci si pestano i piedi continuamente, sia costruendo tratte, che bloccano la strada agli altri, sia rubando i preziosi passeggeri.
L'asta è molto particolare e rappresenta un twist per chi apprezza gli elementi di originalità nei giochi.
Eccellenti scalabilità e rigiocabilità: la mappa modulare permette partite sempre diverse e adeguate al numero di giocatori.
Anche il tempo di gioco per me è un grande pregio: decisamente realistici i ternta minuti a giocatore indicati sulla confezione. Per un gioco così profondo davvero un'inezia: anche in cinque, nonostante i miei timori, ci siamo portati a casa la partita in due ore e quarantacinque minuti.
Infine personalmente apprezzo molto la grafica pulita un po' deco, che rende la plancia ben leggibile in partita senza mal di testa.

[pete100] Per me è il vincitore morale del Magnifico, mi ha conquistato fin dal primo rilancio della prima asta.
Asta cattivissima ed originale, deckbuilding leggero ed essenziale, interazione diretta su mappa in alcuni casi punitiva, ma gestibile con qualche strategia di riserva, diverse strategie percorribili. Longevità immensa, ogni mappa dà vita a partite sempre diverse, non esiste una strategia dominante sebbene certi edifici vadano utilizzati almeno una volta, ma non è detto che sia una verità assoluta. Downtime presente ma fisiologico, perché il round va ragionato con calma.

[Eriadan] La mappa variabile varia tantissimo la partita e l’evoluzione del gioco. La cosa che mi piace di Tramways è che al tavolo anche il gioco si siede come giocatore, ed è quello più pericoloso. La mappa ti sfida sin da subito a farsi leggere bene e trattare con i vincoli imposti dalle aste e dai percorsi, oltre che dagli altri giocatori, non è per nulla banale. Altro pregio del gioco è la strana struttura dell’asta, epigono di quella di The great Zimbabwe, ma molto più punitiva, sicuramente anch'essa molto difficile da padroneggiare. Tra tutti i gestionali giocati l’anno scorso è stato il titolo che ho preferito, quello che mi è sembrato meno di già visto (cosa che non posso dire di Scythe).

[monty_ratarsed] L'autore di Tramways è riuscito a sviluppare un gran bel gioco. Complicato al punto giusto e con alcune meccaniche interessanti ben amalgamate. Meccaniche viste in altri tipi di giochi, ma inserite in un contesto unico che lo rende addirittura quasi ambientato.
La grafica, seppur non eccellente, stile prototipo, è abbastanza funzionale allo sviluppo del gioco, anche se inguardabile dal punto di vista estetico.
Il regolamento non è così complicato, anche se ha bisogno di qualche rilettura per via di alcune regolette, ma pregio è che non sia così difficile da spiegare (ndr. mi immedesimo sempre nel punto di vista dello "spiegatore", che è quello che faccio per il mio gruppo di gioco).

[blackholexan] Solidità è il termine che userei. Le regole sono corpose (un classico aspetto dei giochi di Viard) ma comprensibili. Il regolamento è organicamente sviluppato senza lasciare nessuna scelta al caso. Il gioco ha un’alta rigiocabilità per il setup variabile. Non posso pronunciarmi sulla profondità strategica poiché richiede senz’altro più partite. Rispetto ai blasonati predecessori pare abbia però eliminato, o quantomeno ridimensionato, il problema del leader in fuga.
Tramways: tavolo al Magnifico 2017
in partita

Quali sono secondo te i difetti di questo gioco?

[Piero Lepore] Difetti: i materiali, sebbene garantiscano una chiarezza nelle icone, sono molto scarsi, uniti ad un prezzo veramente eccessivo (a onor del vero però va detto che l'esperienza di gioco vi ripaga).

[Edeus] I materiali non sono certo il massimo, siamo a livelli Splotter o poco più. 
Anche la scelta cromatica la definirei “bizzarra"; francamente avrei preferito i soliti colori standard piuttosto che rosa, viola, marroncino: una foto del tabellone difficilmente finirà in copertina del National Geographic
L’iconografia delle carte non è il massimo e lascia qualche dubbio, ad esempio il simbolo sulle carte Void di “scartare una carta” si applica una sola volta durante la partita, ma è nella stessa posizione e dello stesso stile di altri simboli che, invece, identificano il costo da pagare ogni volta che si gioca la carta. 
Il regolamento lascia qualche dubbio, sebbene ci siano molti esempi.

[Eurek] Mi piace l'asta per le sue caratteristiche di essere "cattiva", costringendo il primo giocatore ad un bilancio per spendere il necessario tutto e subito tagliando fuori i secondi. Il secondo giro, infatti, si ripaga la cifra per intero! Oppure meglio puntare basso e attendere? Con un occhio alle carte uscite. Tuttavia trovo le regole d'asta inutilmente complicate e sono convinto che si potesse fare un design altrettanto funzionale ma più immediato. Ecco, questa è forse la critica principale che mi sento di poter muovere al gioco in generale: è denso, e ci sta, ma davvero gli elementi introdotti aggiungono qualcosa di significativo e nuovo al genere? E la aumentata "densità" (più antitetico a fluidità che complessità, in questo caso) è bilanciata dall'aumentato appagamento? A questo non mi sento ancora di rispondere, il tempo lo dirà. Intanto, per non sbagliare, ho preso l'espansione...

[MichyLo] La grafica potrebbe tranquillamente rientrare tra i difetti visto che è piuttosto scarna e poco ammiccante. Eppure devo dire che non mi spiace, non aggiunge orpelli che possono confondere la lettura della mappa. Tramways è molto punitivo, gli errori vengono presto a galla e si sentono, soprattutto per quanto riguarda l’ottimizzazione dei collegamenti. 

[Chironis] Restando sui materiali, trovo orribili oggigiorno le monete alla Wallace, peraltro minuscole e scarsamente distinguibili tra oro e bronzo a seconda delle condizioni di luce. Anche mappa e tratte, per quanto gradevoli, le trovo leggermente sottodimensionate: è abbastanza scomodo maneggiare le tratte.
Se guardiamo solo i componenti trovo il prezzo quindi leggermente eccessivo (ma non poteva farlo in Cina come tutti? No, lui doveva usare la stessa stamperia della Splotter...).
Passiamo all'esperienza di gioco: un primo difetto è l'altissimo rischio di paralisi da analisi, dato che l'informazione è quasi completa e l'alea praticamente assente.
In cinque giocatori pensatori c'è la quasi certezza di un downtime importante.
Altra caratteristica critica: gli errori si pagano a caro prezzo, e non c'è modo di raddrizzare una partita storta. Non è possibile lasciar fuggire un giocatore sul tracciato dei punti, perché poi non lo si recupera più.
Infine una menzione d'onore per il setup: sicuramente si è visto di peggio, ma trovo fastidiosamente lungo il dover rifare tutti i mazzetti ogni volta.

[pete100] In cinque giocatori il downtime può essere estenuante e ,comunque, la partita si allunga troppo per i miei gusti. Per il resto, lo reputo perfetto.
Probabilmente qualcuno metterà la grafica tra i difetti, ma a parte il fatto che a me piace così com'è, l'estetica non rientra tra i miei criteri per giudicare un gioco.

[Eriadan] Di contro è un gioco brucia-cervelli, e se ci giochi alla leggera rovini la partita anche agli altri; unito al fatto che il regolamento non è proprio immediato e le postille e cavilli non sono pochi.

[monty_ratarsed] 

  • Grafica non accattivante.
  • Il gioco è davvero cattivo, quindi non è proponibile a tutti.
  • La scalabilità secondo me non è il massimo per il downtime in più giocatori. Da 4-5 il gioco si allunga incredibilmente in tutte le sue fasi.
[blackholexan] Sensazione di deja-vu. Il gioco combina elementi innovativi ad altri più classici. Il gioco richiama volutamente tutti gli aspetti più importanti dei ferroviari/costruzione di reti/pick-up and delivery (fatta eccezione per la parte azionaria) dando la sensazione di “già visto/già giocato”. I materiali sono solidi, ma bruttini.
Tramways: tavolo al Magnifico 2017
spiegazione

A chi lo consiglieresti?

[Piero Lepore] Questo è un gioco che può bruciare il cervello. Caldamente sconsigliato a chi non digerisce il cinghiale!

[Edeus] Sicuramente ai fan della Splotter, abituati a giochi profondi e molto rigiocabili, ma dai materiali tendenti al prototipale.
In generale, superando il colpo d’occhio, lo consiglierei ad un pubblico molto più ampio, perché è un gioco molto fluido, con una forte interazione sulla mappa e che regala grandi soddisfazioni a fine partita in tempi contenuti.
Ha delle somiglianze con titoli ferroviari del passato, per cui i fan del genere potrebbero trovarlo poco originale, sebbene non manchino elementi nuovi e ben realizzati come la modalità d’asta (cattivella…) la gestione dello stress e le abilità variabili degli edifici. 

[Eurek] Agli hard-gamer che cercano un nuovo guizzo al genere pick-up and delivery, a chi non è affetto da troppa paralisi d'analisi, a chi non disdegna grafica e illustrazioni essenziali.

[MichyLo] Per i motivi scritti sopra, lo consiglierei ai giocatori che non si spaventano per l’interazione (è alta e cattiva) e a coloro che hanno voglia di spremere le meningi. Se pensate di sedervi e fare una rilassante partita tra amici questo non è il titolo giusto. 

[Chironis] A chi piacciono i giochi intellettualmente impegnativi, a chi piace il ragionamento su mappa e la gestione di risorse strettissime.
A chi piace l'interazione più che diretta e fare a sportellate con i propri avversari, a chi non teme di restare ultimo a causa di una decisione sbagliata.
Astenersi chi cerca un'ambientazione coinvolgente o socialità al tavolo: qui ci si limita a spremere meningi dall'inizio alla fine.

[pete100] A qualunque giocatore german sia disposto a stare seduto circa due ore e mezza, esclusa spiegazione, senza però dirgli che questa non dura proprio cinque minuti.

[Eriadan] Mi sento di consigliarlo solo a giocatori german smaliziati, ma tanto smaliziati.

[monty_ratarsed] Non lo consiglierei a giocatori in erba. Ma come dicevo prima non è poi così complicato da recepire. All'inizio ti ritrovi un attimo disorientato, ma diciamo pure che col passare della partita si incomincia a capire cosa è possibile fare per fare più punti possibile e vincere!

[blackholexan] Se avete amato/amate Steam/Railways of the World/Age of Steam potrete avere sostanzialmente due reazioni diametralmente opposte giocando a Tramways: lo accantonerete per giocare ai classici o lo promuoverete riconoscendo i vari difetti di cui soffrono i suddetti e che qui non ci sono o non sono così evidenti.
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vittoria?

C'è un gioco che avresti visto bene negli otto del Magnifico e uno che avresti invece levato?

[Piero Lepore] Il gioco che avrei voluto vedere negli otto del Magnifico è La festa per Odino. Non ho giocato a cinque giochi su otto del Magnifico e non posso dire chi avrei tolto.

[Edeus] Premesso che la selezione degli otto nominati l’ho trovata molto ben assortita, con titoli di generi diversi, tutti potenziali top nella loro categoria, ci avrei visto bene i seguenti nomi:

  • Arkham Horror LCG: forse sono anche io in preda all’hype del momento, però devo dire che il gioco è molto bello, immersivo e la costruzione del mazzo dei personaggi molto stimolante, chissà che non rientri in gioco il prossimo anno…
  • Falling Sky: un titolo della serie COIN della GMT non è mai entrato in nomination e stavolta pensavo ci riuscisse, vista anche l’ambientazione a noi più vicina (la rivolta dei Galli contro Cesare). Peccato, credo che i COIN abbiano portato una bella ventata di novità nei giochi card-driven e un riconoscimento ci poteva star bene.

Purtroppo non ho giocato a tutti i nominati e in generale mi ispirano tutti e vorrei provarli… se proprio devo dire quello che lascerei per ultimo, opterei per Great Western Trail che mi sembra un po’ barocco.

[Eurek] Anche quest'anno sono indignato per l'esclusione di Rosco dalla rosa dei magnifici. Per il resto, gran selezione! Se dovessi togliere qualcosa, toglierei Great Western Trail

[MichyLo] Ammetto di non aver giocato a parecchi titoli in lizza quest’anno, per cui non saprei dire con sicurezza quale avrei levato. Avrei però visto bene The Fog of War tra i finalisti. 

[Chironis] Beh, difficile a dirsi perché dovrei aver provato molti più giochi sia tra quelli della rosa finale che tra gli altri.
Comunque per pura partigianeria avrei inserito Star Trek Ascension.
Quanto al togliere, la rosa è comprensiva di molte tipologie e per questo mi sembra piuttosto ben fatta; però a sentimento avrei tolto un per me incomprensibile Cry Havoc (che poi nella rosa ci poteva pure stare...)

[pete100] Certamente! Trattasi di Lorenzo Il Magnifico, usurpato del suo diritto, di nome e di fatto, da Pax Renaissance!

[Eriadan] Purtroppo ho giocato, dei giochi proposti in lista, solo ai tre che ho commentato. Non so quindi dare un'opinione su quale, degli altri, non meritasse la rosa. Di tutti gli altri titoli papabili che poi sono restati fuori onestamente non ne ho trovato uno che fosse davvero imprescindibile. Forse forse Lorenzo il Magnifico e The Colonists che ho trovato solidi e ben confezionati per quanto, pur apprezzandoli, non gli ho visto dentro alcun guizzo tale da elevarli sopra il resto. Ora mi attirerò gli strali ma, tutto sommato, sono anche contento di non aver trovato dentro la rosa La festa per Odino, per carità, gioco solido e abbastanza piacevole ma... quanto mi sa di minestrone riscaldato lui, pochi altri.

[monty_ratarsed] L'unico che non ho ancora provato è Terraforming Mars. Ma devo dire che la lista degli otto è davvero soddisfacente. La festa per Odino forse, ma l'ho giocato poco e niente per esprimermi al massimo.

[blackholexan] Non conosco Pax Renaissance e, nonostante mi ritenga abbastanza aggiornato sulle uscite più deflagranti del mercato dei giochi da tavolo, prima della nomination a candidato al Magnifico non l’avevo mai sentito. Detto questo, se avessi potuto eliminarne uno sarei andato proprio sull’unico a me del tutto sconosciuto*. Con molta probabilità avrei inserito Lorenzo il Magnifico tra i migliori otto.
*Cry Havoc ho avuto occasione di provarlo proprio grazie all’area Magnifico allestita in occasione di Modena Play.

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goblin dimostratore all'opera

Commenti

Titolo che aspetto di provare: sono molto curioso.

Per me di gran lunga il miglior german dell'anno 2016.

Concordo con Gaspatcho: provalo quanto prima Darcy, è bello.

Grazie della foto! La mia zazzera grigia spicca che è un piacere...

Faccio solo un commento sui possibili difetti di un gioco che ho spiegato parecchio al Magnifico ma giocato, purtroppo, solo 6-7 volte: ho la sensazione che sia davvero fondamentale partire accaparrandosi la carta sviluppo iniziale con simbolo dell'edificio commerciale "C". Ciò ti dà la possibilità di portare omini ai Centri comemrciali, acquistando altre carte sviluppo e quindi creando un bel motore di gioco.

A naso l'ho vista, e sperimentata, come una possibile strategia dominante, nel senso che chi non ha una carta "C" non può comprare carte speciali, e se all'asta non ne esce una si inceppa un po' il meccanismo di progressione... voi come l'avete vista?

 

sarebbe interessante che qualcuno tra coloro che hanno giocato qualche partita provasse a commentare quest'ultima acuta osservazione di korn73.

le carte C sono molto importanti all'inizio e certamente quiando non ne hai nemmeno una la cosa ti condiziona. In fase di draft però di solito tutti riescono a prenderne una.

Concordo sul fatto che sia importante prendere all'inizio una carta C, anzi, io credo che sia importantissimo avere a disposizione tutti i colori nel proprio mazzo, perchè gli edifici blu e giallo servono all'inizio, verde e rosso servono più alla fine. Le carte C ti ampliano le scelte future ma a costo di stress e mazzo "lungo".

Io, nelle ultime partite, sto cominciando a scegliere solo 2/3 lotti iniziali sulla base della loro disposizione sulla mappa e 1/2 unicamente per i colori (o icone) che ci sono sopra.

Rimanere senza carte C sicuramente penalizza, ma non credo sia impossibile vincere senza, ci sono tanti modi per fare punti e, a volte, un mazzo "corto" aiuta. Nelle ultime partite fatte, ad esempio, sto rivalutando azioni che all'inizio snobbavo, tipo il viaggiare verso un proprio lotto ... quindi credo sia molto profondo come gioco e ben bilanciato.

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