Sector 6: dispnea rotante ludica!

In pillole: “Mors tua, vita mea” in un labirinto rotante con poco ossigeno e molti detenuti.

• Kickstarter con scadenza 2 Febbraio 2017.
• Costo: 25€ versione base (costi di spedizione esclusi, inferiori a 7€ per l'Italia).
• Consegna prevista: Luglio 2017 (forse).

"Mi manca l'aria! 
Marcio e falsità,
fuoco sulla gente che
vende inganni: scegli se
sarai il rullo o la strada
Mi manca l'aria!”

Il testo che vedete sopra, direttamente tratto da “SpeedBall 2020” dei Timoria (anno del Signore 1995, quando Francesco Renga meno “angelico” cantava con più capelli in testa e Omar Pedrini invece non cantava ancora “shockato”... insomma sano proto-metal italiano!)  fa parte di una canzone chiamata “Mi manca l'aria”: quale migliore colonna sonora – ho pensato- per le atmosfere soffocanti ed adrenaliniche di questo Sector 6!

Il gioco

Terzo parto dei Madrileni Draco Ideas, dopo alcuni giochini di carte a sfondo bellico, Sector 6 è attualmente in raccolta fondi per la versione con manuale in italiano qui su Giochistarter: da uno a quattro giocatori (fino a sei se si sbloccherà il relativo streach goal) si muovono, per una sessantina di minuti circa, attraverso un intricato labirinto di una futuristica prigione alla ricerca di... una via di fuga? Macché!

Aria, ossigeno, in poche parole: continuare a vivere!

La trama infatti vuole che: “Le ristrettezze di bilancio stanno rendendo la vita insostenibile per i detenuti della prigione stellare di Obliti. A causa della mancanza di rifornimenti, i prigionieri devono cercare nuovi modi per gestire e condividere il cibo, l'acqua e... l'ossigeno!” 
E secondo voi, in un gioco che ha come motto “combatti oggi - respira domani”, questi nuovi modi saranno cortesi e rilassati? Andiamo a scoprirlo insieme.

Fondamentalmente il gioco si divide in due fasi:

• Fase di costruzione

A turno, i giocatori si alternano nel piazzare delle tiles a loro assegnate (a seconda del numero dei giocatori) di forma esagonale, collegandole tra di loro in modo da formare dei corridoi. Nei primi due turni i giocatori posizionano le proprie tiles adiacenti tra loro, mentre dal terzo turno in poi le tiles devono essere posizionate adiacenti ad almeno altre due di esse. Le tiles, ovviamente, non presentano sempre vie percorribili in tutti i lati che le compongono: alcuni lati, infatti hanno dei muri con dietro degli ingranaggi. Il posizionamento iniziale è - ovviamente - il primo degli elementi tattici che il giocatore dovrà considerare nel “cercare” di costruire una via più facilmente percorribile per il suo team e meno per quello degli avversari. Il fine, infatti, è raccogliere possibilmente per primi i segnalini ossigeno di maggior valore (n.b. essi, una volta terminata questa fase, saranno posizionati sulle varie tiles che presentano un corrispettivo indicatore di posizionamento ossigeno disegnato sopra di esse), ma anche ostacolare il movimento altrui tramite gli ingranaggi e tra poco vedremo come. Durante questa fase di costruzione inoltre, il giocatore può decidere il posizionamento iniziale di un proprio duo colorato di detenuti, sempre seguendo le regole di piazzamento.

• Fase di competizione

Una volta che avrà preso forma la nostra labirintica prigione, fondamentalmente potremo decidere di muovere, nel nostro turno, solo uno dei nostri alter-ego in miniatura - in linea retta - di quante tiles vogliamo, ricordando che: non si può passare attraverso pareti o spazi senza tiles, attraversare tiles occupate da una qualsiasi miniatura (nostra o meno) oppure terminare il movimento in una tile già occupata.

Se la casella di partenza del nostro movimento presenta un segnalino di ossigeno, possiamo raccoglierlo e totalizzare i punti ossigeno in esso rappresentati (da uno a quattro, a seconda del tipo di segnalino) oppure lasciarlo sul posto e ruotare la tile: questa rotazione causerà una o più rotazioni secondarie, in senso opposto, di tutte le tiles collegate alla tile rotante iniziale purché abbiano in comune un lato con gli ingranaggi disegnati.

Capirete bene i disastri strategici e successivi cambi di rotta che potrete infliggere agli altri detenuti, con questa semplice mossa!

Il gioco termina quanto tutti i segnalini d’ossigeno rimasti nel labirinto sono sotto i detenuti e uno di essi si muove sopra l’ultimo segnalino d’ossigeno disponibile.

Chi alla fine avrà collezionato il maggior numero di punti ossigeno, compresi questi ultimi sotto le miniature, avrà salva la vita e sarà il vincitore.

N.B. Il gioco prevede sei varianti di gioco (forse da qui il nome oppure dal numero di lati delle tiles?) che lo rendono più o meno facile mantenendo l'ossatura regolistica appena descritta, tra cui anche una singolare modalità “duello”, che prevede il controllo di due team simultaneamente su due distinti labirinti che condividono l'unica mossa del giocatore in quel turno, con tutto quel che ne comporta in termini di difficoltà spaziale nel movimento (...un bel bruciacervelli!)

Impressioni

Chi mi segue da un poco, avrà notato che prediligo molto i “coltellini svizzeri ludici” insieme ai progetti mainstream, nel variopinto mondo del crowdfunding: sono confidente che questo Sector 6 sarà uno di questi. Se non finirà come l'edizione deluxe di Villages of Valeria  (pieno zeppo di streachgoals non essenziali in termini di completezza dell'esperienza di gioco ma comunque piacevoli), ci troveremo davanti ad un gioco in confezione “prêt-à-porter”, dai contenuti validi ( 8/12 miniature in plastica dei detenuti, oltre 40 tasselli e 30 segnalini senza contare appunto gli streach goals) e dal prezzo onesto.

Quando ho visto il titolo per la prima volta, mi è venuto in mente un po' il meccanismo di SATOR in salsa SCI-FI unito alla collezione di oggetti e forma delle tiles di TIKAL. A dirla poi tutta non riesco a dire, sulla carta, fino a quanto alla lunga stufi il meccanismo del "corri e raccogli" oppure "ruota". Pur parendomi un gioco veloce e per niente banale, candidandosi a figlio spirituale di un Room25 per claustrofobia, per rimanere giusto in tema, tuttavia i goblin più american potrebbero sentire la mancanza di qualcosa di più cattivo che ne aumenti l'interazione diretta fra i giocatori (chessò... qualche segnalino arma lasciata dai secondini che possa far danno agli altri detenuti o almeno privarli del prezioso ossigeno... sotto al naso, mo' ci vuole, in nostro favore!)

...ed infatti ho trovato uno che di cattiveria ed ossigeno limitato se ne intende ed in questo video esprime il suo esperto parere in merito alla variazione di ossigeno in condizioni di stress psicofisico:

Alla prossima, amici pelleverde!

Lucidamente ludico, Vostro

Tal.