Prime impressioni per Dojo Kun

Dojo Kun
Ediciones Primigenio, Yemaia

Dopo aver fatto alcune partite, ecco le prime impressioni su Dojo Kun, gioco da tavola dell'italiano Roberto Pestrin che ha fatto sold out ad Essen.

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Dojo Kun

Dojo Kun dell'italiano Roberto Pestrin ed edito da Yemaia (qui potete trovare l'anteprima a cura di Hatedsoul) è stato uno dei primi titoli a questa Essen ad esporre con orgoglio il cartello di sold out. Riconoscimento sicuramente meritato per la piacevolezza del gioco i cui tavoli erano sempre pieni. Abbiamo avuto modo di fare già alcune partite in questa prima settimana post Essen e proviamo a condividere le nostre prime impressioni.

Il gioco

Dojo kun si svolge lungo 4 + 4 round durante i quali impersoniamo un sensei alle prese con l'allenamento di atleti all'interno del proprio dojo, al fine di prepararli per i due tornei di arti marziali. Durante i primi tre round di ogni turno tramite una meccanica di piazzamento lavoratori potremo ampliare il nostro dojo, acquistare nuove attrezzature e reclutare nuovi atleti da far allenare. Ad ogni atleta sono associate 4 caratteristiche che corrispondono ai dadi nei quattro colori che verranno usati per risolvere i combattimenti durante il torneo; facendoli allenare si aumenta il valore delle 4 caratteristiche o si ottengono punti vittoria e ki (energia spirituale) che i nostri atleti potranno spendere per imparare mosse segrete da usare durante il torneo. Ogni atleta ha delle caratteristiche uniche che verranno plasmate in base a come decideremo di allenarlo. Giunti al quarto turno inizia il torneo al quale i giocatori possono mandare al massimo due atleti i quali si sfideranno con gli atleti degli altri dojo. Ogni giocatore lancia i dadi associati al proprio atleta e secondo la tabella per cui ogni salto blocca una presa che a sua volta blocca una parata che blocca un colpo, si aggiornano gli indicatori e l'atleta con il maggior numero di colpi andati a segno è il vincitore e può passare alla semifinale e alla finale. Migliore è il piazzamento dell'atleta maggiore sarà il numero di punti vittoria che il giocatore otterrà. Contemporaneamente agli scontri anche i giocatori i cui atleti non sono impegnati nel combattimento possono fare un pronostico sul l'esito dello scontro, se si rivelerà esatto fornirà al giocatore un punto Vittoria.

Prime impressioni

Se Dojo kun è andato così in fretta sold-out un motivo ci sarà.. il commento più frequente tra coloro che lo hanno giocato è: "È divertentissimo", e noi ci troviamo totalmente d'accordo.

Dojo kun ha tra i suoi principali punti di forza un'ambientazione simpatica e azzeccatissima, gli atleti sono ispirati a personaggi di cartoni, videogame e film anni 80-90, ma raffigurati in modo molto ironico e caricaturale. Altro punto di forza  molto importante è che i punti vittoria derivano non esclusivamente dai tornei ma anche dagli atleti, dalle attrezzature e dalle espansioni del dojo, oltre che dalle avventure e dalle mosse speciali, permettendo ad un giocatore "sfortunato" nel combattimento ma che ha gestito bene il suo dojo di competere per la vittoria. Il gioco non lascia spazio a tempi morti essendo i turni molto veloci, anche durante il combattimento grazie alla possibilità di fare pronostici che porta i giocatori non direttamente coinvolti nello scontro a tifare per un atleta piuttosto che un altro.

La scalabilità è buona, in due giocatori è (forse) meno utile l'azione di prenotazione per il torneo che permette di diventare primo giocatore. Durante il torneo si usano gli atleti del terribile dojo del teschio che hanno caratteristiche fisse i cui dadi vengono lanciati dall'avversario.

Volendo però segnalare anche qualche contro, ci troviamo di fronte ad un gioco con molti segnalini, a volte poco funzionali,( ad esempio i punti vittoria o i segnalini dei ninja del teschio), che portano ad un setup un po' lungo. Il gioco scorre bene e la fortuna, per quanto presente nel lancio dei dadi, non è così pesante perché ambientata.

In conclusione, un gioco che si colloca tra un filler "lungo" ed un gestionale leggero e che riesce perfettamente a restituire un'esperienza di gioco immersiva e divertente