[PREVIEW] Bruxelles 1893

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


BRUXELLES 1893


La proposta della Pearl Games per questo Essen: un gioco di piazzamento lavoratori e maggioranze ambientato nella Bruxelles a cavallo del diciottesimo e ventesimo secolo e l’esplosione dell’Art Nouveau.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />


Giochi

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


BRUXELLES 1893


La proposta della Pearl Games per questo Essen: un gioco di piazzamento lavoratori e maggioranze ambientato nella Bruxelles a cavallo del diciottesimo e ventesimo secolo e l’esplosione dell’Art Nouveau.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />



I giocatori impersonano i famosi architetti che costruirono la Bruxelles “Art Nouveau”. Il gioco è un gestionale per 2-5 persone, come meccanica base ha il piazzamento lavoratori, la peculiarità è che abbiamo due tabelloni dove gestire le azioni, entrambi con delle differenziazioni rispetto al piazzamento lavoratori classico. <?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />


 


Il tabellone principale rappresenta la città di Bruxellles con i luoghi più importanti. Qui le azioni possono essere selezionate più volte, anche da differenti giocatori, il primo che usa l’azione mette un lavoratore, il secondo due e così via. Di contro c’è che a fine turno chi piazza più lavoratori (sull’intero tabellone) ne perde uno.


 


Il secondo, il tabellone “Art Nouveau”, non è un vero è proprio tabellone: si assembla componendo 5 differenti strisce, a formare una griglia variabile 5x5. Alla base della griglia azioni si mettono 5 carte bonus. Non tutto il tabellone è utilizzabile ogni turno: il primo giocatore pesca una carta ad inizio turno che riporta due opzioni per ritagliare un sottoquadrante e si giocherà per tutto il turno solo su quello. Qui gli spazi sono esclusivi, ma la stessa azione è ripetuta più volte nel quadrante. Oltre all’azione principale gli spazi possono consentire anche un’azione secondaria: i giocatori possono “occupare” i vari spazi con tessere del proprio colore e ogni volta che l’azione viene selezionata si attiva l’azione secondaria per il possessore della tessera.


Inoltre piazzando i lavoratori si concorre a due giochi di maggioranze: ogni piazzamento deve essere accompagnato da una somma in denaro (minimo 1$ è obbligatorio) e a fine turno per ogni colonne chi ha puntato di più si aggiudica la carta bonus corrispondente. Infine ogni incrocio della griglia che è pienamente occupato a fine turno fa guadagnare, a chi ha piazzato più lavoratori, punti vittoria.


Insomma, un incastro non da poco…


 


Passiamo a vedere come è strutturato il gioco: si giocano 5 turni identici; dopo aver scelto il quadrante di gioco sulla griglia Art Nouveau si passa a selezionare le azioni in ordine di gioco fino ad esaurire i lavoratori disponibili. Guardiamole brevemente:


 


Dal tabellone Art Nouveau si può:


-Realizzare un’opera d’arte (schematizzata in 5 differenti colori)


-Vendere un’opera d’arte. C’è un sottile meccanismo che limita i “colori” vendibili, inoltre ogni vendita comporta un variabile guadagno in punti e soldi e la possibilità di “muovere il mercato” per la vendita successiva.


-Reclutare una carta personaggio. Ci sono 4 carte disponibili tra cui scegliere. Il giocatore riceve un bonus riportato sulla carta e poi può scegliere se scartarla o tenerla. Tenendola può riattivare il bonus, scegliendo l’apposita azione sul tabellone Bruxelles, ma alla fine del gioco deve pagare una somma in denaro per ogni carta posseduta.


-Raccogliere materiale di costruzione. Ci sono 3 materiali di costruzione pregiati (legno, ferro e pietra) e si possono prendere due pezzi a scelta.


-Costruire. Rappresenta astrattamente la costruzione del capolavoro di ciascun architetto e consente di piazzare una tessera per le azioni secondarie sulla plancia. Anche qui c’è un arzigogolato sistema che indica quali materiali utilizzare. Il giocatore può utilizzare, in parte, anche dei materiali non pregiati (cubetti joker) rinunciando ai punti vittoria.


 


Vediamo le azioni sulla plancia di Bruxelles:


-Prendere 3 cubetti joker (materiale di costruzione non pregiato);


-Prendere soldi.


-Selezionare un’azione dal tabellone Art Nouveau (senza puntare soldi)


-Attivare i bonus delle proprie carte personaggio.


 


Terminate le azioni si assegnano le carte bonus per ogni colonna del tabellone Art Nouveau: i giocatori possono scegliere se usare il bonus riportato sulla carta e scartarla o non usare bonus e usare la carta per il punteggio finale; ci sono quattro percorsi di punteggio (opere d’arte, soldi, carte personaggio e lavoratori) e le carte si utilizzano come moltiplicatori.


A fine del quinto turno si chiude la partita: ai punti guadagnati durante i turni si somma un punteggio bonus dato dalle tessere costruzioni e quello delle carte bonus in base ai quattro percorsi di punteggio.


 


Prime considerazioni


Bruxselles 1893 sembra un gioco interessante, le fasi di maggioranze/aste e il meccanismo della seconda azione che si attiva assicurano un’interazione più alta rispetto ai gestionali medi, aspetto che piacerà a chi, come me, non gradisce troppo i gestionali in solitario.


Quello che si riscontra, almeno dalla lettura del regolamento, è un po’ di “fiddliness”, ovvero un po’ di ineleganza in tante regolette e nell’incastrare i vari elementi. Ovviamente serve un riscontro sul campo per vedere come gira il tutto, potrebbe essere solo un limite di come è scritto il regolamento.


 


Più che positive, da buona tradizione della Pearl Games, le impressioni su materiali e grafica. La costruzione della Bruxelles di primo ‘900 è poco più che un pretesto, ma è un buon pretesto per Alexander Roche, disegnatore che personalmente apprezzo molto e che ha già collaborato con ottimi risultati con questo editore (Troyes, Lady of Troyes)


 

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