Pillole di OdR 32 - Colonial Twilight

Il COIN per due giocatori!

Prime Impressioni
Giochi

 

Colonial Twilight: The French-Algerian War, 1954-62 è un gioco di Brian Train, edito da GMT Games nel 2019, facente parte della serie COIN: è ad oggi l'unico titolo della serie assieme a The British Way: Counterinsurgency at the End of Empire esplicitamente per due giocatori, e include anche la modalità solitario tenendo le parti del Fronte di Liberazione Nazionale contro un bot che esegue le azioni della Francia.
Il post originale di Cob e i post precedenti a cui fa riferimento li trovate in questo thread sul forum della Tana.

Non è stato proprio ieri, ma visto che stasera si cambia gioco, breve report sulle due partite a Colonial Twilight, di cui avevo già scritto qualche mese fa.

Al contrario di Undaunted: North Africa, non abbiamo scambiato le fazioni, ma entrambe le volte ognuno ha giocato con la stessa; ed entrambe le volte ci si è mossi sul filo di lana, chi sperando e chi temendo l'uscita della famigerata carta Propaganda. Mosse iniziali con poca cognizione di causa, ma solo per le prime 10-15 carte (in tutto sono 60): il fatto di poter interrompere e riprendere la settimana successiva ci ha dato modo di rileggere il regolamento e le azioni e di schiarirci le idee.

Prima partita vinta dalla Francia, determinante per la mazzata finale la carta Economic Development, grazie alla quale due zone controllate militarmente dal Governo cambiano il sostegno politico.
Seconda partita vinta dal FLN, che ha innanzitutto contenuto l'avversario, e successivamente si è portato in testa, facendo due passi avanti e uno indietro, senza cedimenti irrecuperabili.

Tirando le somme, molte luci e qualche ombra.

La componentistica è spettacolare anche per chi, come me, apprezza i giochi minimal.

Le strategie da adottare sono tante, due partite sono davvero insufficienti per provarle tutte (ad esempio Marocco e Tunisia non sono mai diventate indipendenti, cosa che avviene con una carta FLN sempre disponibile per il giocatore). Però, seppure non siamo stati lenti, ci sono volute prima 4 e poi 3 sessioni da un'ora e mezza circa per chiudere, insomma è un gioco impegnativo.
Altro gran pregio la ricostruzione storica, ci si sente davvero coinvolti nonostante l'eco di quelle vicende sia molto flebile qui in Italia - ma non è una novità per questi titoli.

Le carte hanno eventi che spostano per entrambe le fazioni, però lavorando sulla Initiative Track (diversa, ma simile a quella dei COIN per quattro giocatori) si può inibirne l'uso all'avversario senza dover necessariamente giocare il proprio. E nella seconda partita di queste finezze se ne sono viste molte.

Tra le ombre sicuramente il cosiddetto bookkeping: ogni schieramento dispone di quattro Operations e tre Special Activities molto articolate, e anche se dopo un po' hai un'idea di quello che vuoi fare, devi sempre leggere quali sono le condizioni per farlo - in più di un caso siamo ritornati sui nostri passi perché ci mancava qualcosa.
Oltre a questo - ma forse è questione di gusti - lo svolgimento è molto action-reaction: conquisti Algeri e perdi Constantine, costruisci una base e te la radono al suolo: molta, moltissima tattica. Di contro le fazioni sono solo due, quindi rispetto agli altri COIN perdi l'ambiguità del compagno-avversario, ma guadagni in visibilità - nel senso che non è difficile giocare due turni di seguito.

In conclusione, gioco promosso a pieni voti da entrambi e formula COIN da 2 davvero molto apprezzata.