La mia meccanica preferita: Vanuatu e il cambio obbligato

Vanuatu

Una regoletta a volte sottovalutata, ma che può condizionare lo svolgimento di un intero round di gioco. Scopriamo perché il cambio-valute automatico di Vanuatu è da tenere d'occhio.

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C'è una regola, in Vanuatu, che sembra buttata a caso da tanto è lontana dalla logica: non mi stupirebbe sapere che ogni tanto venga dimenticata quando si spiega il gioco.

Eppure c'è - e, anzi, è parecchio visibile nell'iconografia del tabellone, in entrambe le edizioni.

Da dieci a zero in un secondo

Vanuatu prima edizione tabellone
Il tabellone della prima edizione (la banca è in alto a sinistra)
Regola infida, quella del bellissimo e feroce gioco di Alain Epron: ogni qual volta un giocatore raggiunge i dieci vatu, li deve convertire in cinque punti prestigio (leggasi: punti vittoria) e ripartire col portafoglio vuoto.

Questo, ovviamente, porta con sé tutte le implicazioni del caso, a cominciare dall'impossibilità di poter accumulare denaro, fino alle limitazioni che ciò crea durante la programmazione delle azioni. Una fase, quest'ultima, che è già critica di suo, vincolata com'è alla sequenza logica delle stesse - classico esempio: non si può selezionare l'azione pescare se prima non si punta qualche pedina sulla navigazione, così da poter raggiungere un tratto di oceano con segnalini pesce - e all'accanita opera di contrasto degli avversari: ché, ricordarlo non fa mai male, Vanuatu è e vuole essere un gioco bastardo.

Il mare e i liquidi

Proprio la fase di piazzamento dei cilindri, del resto, potrebbe essere argomento di un articolo per questa rubrica; se non che, in fondo, si tratta di un piazzamento lavoratori - anzi, di un piazzamento maggioranze - nemmeno poi troppo originale e che deve la sua famigerata fama proprio alla serie di contingenze di cui sopra.

Contingenze di cui, per l'appunto, fa parte anche il cambio automatico di valuta: prima o poi, fidatevi, vi capiterà di programmare un turno all'apparenza perfetto, per poi accorgervi di essere obbligati a vendere il pesce prima di poter costruire una capanna - cosa che vi porta a sforare quota dieci di quel singolo vatu che rende impossibile quest'ultima azione.

E allora volano sacramenti.
 

Commenti

Questa rubrica è una benedizione dal cielo!

È un po' come una puntata di "Meraviglie - i tesori d'Italia" di Alberto Angela. 

Mi pare, infatti, che sistemando l'aspetto grafico di alcuni giochi si portano alla luce dei capolavori e che un numero sempre crescente di case editrici intraprendano questa strada.

Purtroppo i giochi (anche quelli belli) invecchiano troppo velocemente...

Dimenticavo, grande Darcy!

 

 

Confermo il turno perfetto.

Confermo i sacramenti.

Aggiungo "a mezza bocca"?

A Perugia non sono e saranno MAI a mezza bocca :p

Gran gioco Vanuatu!

L'occasionale imprecazione col donca per indigeni perugini doc ?

Verissimo, oltre all'interazione cattiva, ci si mette anche quella regola a rovinarti i piani!

 

Oltretutto io trovo questa regola una di quelle poche veramente a tema con l'ambientazione del gioco: appena hai i soldi fai festa per tirartela ( i punti prestigio) sperperando però tutto

 

 

 

Prima o poi lo avrò, perchè sento troppo spesso parlare della bastardaggine di questo gioco :)

Ho appena acqustato la splendida 2 edizione quined games dai materiali di rara bellezza,  ho etichettato i personaggi e le locazioni del tabellone con i nomi in italiano, altrimenti giocare era impossibile , alla fine partitone di pasquetta confermo imprecazioni per azioni bruciate da incaute pianificazioni ma anche tante risate, il gioco e' terribile non perdona nulla ma e' un gran gioco strettissimo con risorse scarse e dove anche un vatu fa la differenza tra vincere o perdere.

Anche per noi partitone di Pasqua con gran divertimento! Tutti a calcolare il turno perfetto (navigo, pesco, vendo; oppure navigo, esploro e costruisco; ecc.) ma poi con una gran paura che l'ultimo del giro ti scombini i piani o che il primo blocchi tutti e faccia saltare i piani con tutto il conseguente rosario recitato ad alta voce... 

Ora ho capito la ratio dello scambio 10 vatu = 5 PV. Noi maledetti isolani quando siamo pieni di soldi ce la spassiamo e si spendono tutti i soldi in attività non meglio identificate. D'altronde se si ritiene divertente disegnare taratrughe sulla spiaggia...

Quindi che siano 10,11 o 12 si portano immediatamente a zero? 

Quindi che siano 10,11 o 12 si portano immediatamente a zero? 

Sì - rispettivamente a zero, uno e due.

Signor_Darcy, Ho letto nella tua classifica personale che secondo te questo gioco pecca in scalabilità. dato che mi sono da poco approcciato a questo gioco e lo sto esplorando, mi piacerebbe  sapere qual è secondo te il numero di giocatori ottimale per Vanuatu e perché?  Grazie. 

Mi raccomando a non chiamarlo "piazzamento lavoratori"... mi ci hanno fregato la prima volta e sono rimasto scottatissimo, pensavo di giocare ad una cosa e ne ho trovata un'altra. Ci ho messo un po' per tornare ad apprezzarne la cattiveria...
Per il resto, sono d'accordo su tutta la linea :D

Signor_Darcy, Ho letto nella tua classifica personale che secondo te questo gioco pecca in scalabilità. dato che mi sono da poco approcciato a questo gioco e lo sto esplorando, mi piacerebbe  sapere qual è secondo te il numero di giocatori ottimale per Vanuatu e perché?  Grazie. 

Senza dubbio cinque - al limite quattro; in tre giocate ad altro. (In due c’è una variante più che giocabile.)

Sono le meccaniche stesse (maggioranze) e l’interazione diretta a richiedere parecchio giocatori al tavolo.

Senza dubbio cinque - al limite quattro; in tre giocate ad altro. (In due c’è una variante più che giocabile.)

Sono le meccaniche stesse (maggioranze) e l’interazione diretta a richiedere parecchio giocatori al tavolo.

[/quote]

Ecco. Infatti noi siamo in tre a giocare. Per questo te l’ho chiesto. Dovremo tirare dentro qualcun altro. Grazie delle informazioni. 

Ho fatto un po’ di confusione nel citare il tuo commento nel messaggio sopra... pardon.


 

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