The American side of the Essen moon

Un super cultore american ci parla delle uscite esseniane.

Report
Giochi

Salve a tutti i pelleverde !!!

Mentre la maggior parte di voi tapini che non siete potuti/voluti  pergiungere in Renania starà aspettando recensioni sui mirabili German ed i loro amati meccanismi, mi permetto di recensire le novità che ho giocato per quella piccola sparuta Morettiana compagine che gradisce rollare, pescare carte e cooperare senza vergognarsi come il Dalai Lama a Pechino che si tira una canna.

C'è da dire che gli American trovano sempre più spazio ad Essen: i padiglioni 4, 5 e 6 la facevano sempre più da padrone, senza contare le Grandi Case che non dimenticano nel loro palma res di inserire titoli. Abbiamo assistito a fenomeni di gioconi (leggi Gloomhaven) con sconti di più del 30% che andavano via come caramelle e stand vuoti per via di produttori e venditori impreparati, sprovveduti e beceri che vendevano giochi a prezzo pieno senza possibilità di pagare con POS e con una gentilezza da catarro in gola.

La best practice (in napoletano: avviata) che stanno compiendo le indie alla Fiera è di riservarsi spazi piccoli e presentare prototipi o copie uniche da lanciare contemporaneamente o successivamente in crowfunding, facendo provare le meccaniche al pubblico ed assicurandosi una clientela che sempre più spesso oramai valuta offerte di crowfunding per una scelta on demand visti gli alti costi dei materiali e di spedizione.

Ed allora partiamo dalla Plaid Hat (presente nel padiglione Versailles di Asmodèe) che forte del successo dei suoi adventure books - Stuffed Fables è un amore - quest'anno ha presentato Aftermath.

Stavolta gli Animaletti  (...non solo i topini, ma tutti quelli usate come cavie in un comune laboratorio) non sono impegnati in atmosfere fantasy alla Mice & Mystics, ma si dedicano ad esplorazioni tostissime in un mondo contemporaneo sconvolto da qualche evento che l’ha reso ostile. Alle meccaniche di M&M si accoppia la struttura a libro di ST con grafica,  miniature e packaging ad alto livello. Come ad alto livello è il prezzo.

Altra grossa novità in fiera è la presenza sempre più massiccia di paesi orientali non solo nella fase della produzione di giochi, pedine, mappe, dadi, ecc ma anche di giochi!! A sentire gli altri Goblin i loro German sono caratterizzati da margini di errori bassissimi con punizione di punti elevata (molto kampai) ed anche la produzione di American è flavorata da atmosfere e sistemi particolari.

Mi riferisco a Raid on Takao della Mizo Games: ambientato nella città di  Taiwan bombardata durante la WWII i giocatori sono sopravvissuti che devono resistere a soprusi di militari giapponesi ed a bombardamenti americani salvando i prigionieri e aiutando i civili a sopravvivere. Un This War of mine essenziale che si tinge di melò alla Ang Lee (non per niente uno dei personaggi è un violinista). Molto interessante, con una mappa istruzioni e materiali in tre lingue (inglese cinese e giapponese): roba da fare invidia al Dipartimento Scuola Educazione.

Ho provato - e mi è piaciuto - la versione orientale di Village Attacks della Grimlord games - pure presente ed in vendita nella versione base. La particolarità del gioco per i pochi che non lo sanno è che i giocatori sono i Mostri (!!!!) e devono difendersi da orde di contadini e villaggesi e da fastidiosissimi eroi potentissimi che cercano di ostacolare i loro piani. Al posto dei vampiri e non mooorti stavolta ci sono Kitsune Oni Naga e tutto il peggio della mitologia cinogiappo. l minions aumentano a velocità disarmate e i giocatori dovranno scegliere se sterminare le formiche facendo esperienza e potenziandosi o perseguire lo scopo dello scenario in tempo prima di affrontare gente SERIACarino e con possibilità di comprare altre espansioni di mostri. (sì lo so potrei dire che è un cooperativo di tower defense...ma finirei per tradurre e copiare le recensioni della casa tradittrice come fanno altri siti...).

Ma la novità più figa, anzi figheira della Fiera è sicuramente rappresentata dagli Spagnoli del Mistwall Studio e dal loro prototipone Endarth: Covenant!!! Locos, dite addio al tabellone di cartone pressato: la mappa è su di una plancia-schermo che interagisce completamente col gioco fantasy cooperativo!!!! Le miniature barbaroladraelgamago sono poggiate sullo schermo ed al turno di uno dei giocatori a seconda della posizione si vede materialmente quello che quel personaggio riesce a percepire ed interagire e quanto si può muovere!!! La lore, le carte dei personaggi fantasy e perfino i segnalini interagiscono con gli scenari e col gioco: ad esempio, il mago quando lancia l'incantesimo palla di fuoco struscia la carta sullo schermo attivandola (!!) e dopo il record dei successi (sì perchè il tiro di dado non è automatico)  appare l'incantesimo nella sua fulgenza!!!! Il prezzo del gioco sarà sicuramente proibitivo ma, pelleverde, siamo passati decisamente ad un'ulteriore fase della americanizzazione del gioco da tavola: in futuro ne vedremo delle belle !!!!

Commenti

Aftermath penso di prenderlo. La PHG fa sempre bei giochi. Come target è suppergiù quello di M&M o un po' più alto?

" La best practice (avviata) "...muoio

Village attack mi.incuriosiva, ma mi.sembrava si risolvesse come longevità in poche ore.

Ma alla fine lo schermo di covenant, a patte l'effetto wow, mi rende qualche dettaglio in più per il gioco?

 

.....no il target non é quello da bimbi di ST o M&M le atmosfere sono più cupe....la scatola opportunamente segna 14+ . Concordo.

Per Village attacks non so dirti....penso che ci siano vari scenari inclusi.

Per Covenanth...si si SÌ. il turno i punti ferita ed i punti magia e sopratutto i punti azione sono segnati sullo schermo.  Ogni giocatore a seconda del turno percepisce e agisce in base a quel che riesce a discernere.

Ma soprattutto nel combattimento si vede la differenza.  I turni di iniziativa ed i punti azione sono gestiti dallo schermo, le azioni ed i loro effetti sono graficamente rappresentati. La particolarità è che....hanno lasciato i tiri di dado ai giocatori. In puro stile american. 

Da seguire allora, sono curioso di vedere di che si tratta. 

Village Attacks lo vorrei provare prima di lanciarmi in un kickstarte da 75 sterline, ma resto curioso anche lì

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare