[Report] Oggi giochiamo a... Quantum

È il tranquillo lunedì pomeriggio del dopo-GobCon Deluxe 2015. Sopraffatti dal pensiero che la tradizionale giocata del giovedì dovrà saltare per via di impegni familiari, e per nulla provati dall’aver giocato senza soluzione di continuità venerdì, sabato e domenica, il multidimensionale Mr. Green e il padrone di casa Baggins si contattano via etere e concordano di proseguire pure lunedì sera – e che c’è di male? Gli altri del gruppo declinano, il lunedì è un giorno problematico per tutti, e così ci prepariamo spiritualmente a un 1 contro 1 con Quantum.

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[Report] Oggi giochiamo a … Quantum

È il tranquillo lunedì pomeriggio del dopo-GobCon Deluxe 2015. Sopraffatti dal pensiero che la tradizionale giocata del giovedì dovrà saltare per via di impegni familiari, e per nulla provati dall’aver giocato senza soluzione di continuità venerdì, sabato e domenica, il multidimensionale Mr. Green e il padrone di casa Baggins si contattano via etere e concordano di proseguire pure lunedì sera – e che c’è di male? Gli altri del gruppo declinano, il lunedì è un giorno problematico per tutti, e così ci prepariamo spiritualmente a un 1 contro 1.

Appuntamento al solito alle ore 21, assaggio di torta fatta dalla signora Baggins, la proverbiale bicchierata di Coca Cola da parte dell’ultrachimerico Green e siamo caldi. Stasera una cosa leggera, bisogna andare a letto presto – cose che succedono quando si raggiunge (io) o supera (lui) il mezzo secolo. Scopro scandalizzato che Mr. Green non ha ancora mai giocato a Quantum e quindi glielo propongo immediatamente, con la scusa che è semplice e corto e quindi soddisfa il requisito “a letto presto”, ma in realtà meditando oscuri pensieri del tipo magari stavolta vinco io.

Comunque: breve spiegazione, setup e via; usiamo lo scenario base visto che è la prima partita di Green, quest’ultimo si aggiudica il primo giocatore e ovviamente com’è tradizione prende la Confederazione Andromeda (flotta verde); io gioco con l’Alleanza Vulpes (flotta rossa) e siamo tutti contenti.

Però comincia male. Malissimo. L’extrautopico Green vola sul lato sinistro del quadrante, piazza il secondo e il terzo cubo quantum di fila e si dota della carta comando Combattivo, che gli permette di ritirare una volta tutti i tiri di dado.

Andiamo male! Calma, però. Sono in partita. Ho già costruito il secondo cubo e ora sono piazzato in orbita con le navi giuste attorno al terzo pianeta. Ma...

… Ma purtroppo sono indietro di un turno, perché tocca a Green. La sua Fregata verde usa la proprietà speciale e si trasforma in un Distruttore verde, invade la mia orbita e assale l’innocente Distruttore rosso già pronto in posizione orbitale per scodellare il cubo quantum. Rolliamo e – c’era bisogno di dirlo? – Green rolla due volte e vince il suo primo combattimento (per la verità lo pareggia, ma in caso di pareggio vince chi attacca). E puff!, il mio Distruttore rosso viene vaporizzato.

Green esulta, si appropria del pianeta (che era il mio pianeta!) e ci si annida con le sue luride orde verdastre, scodellando il quarto cubo quantum. Quattro a due.

Azz, ora sì che sono in un mare di guai! Green è a un passo dalla vittoria, se scodella il suo ultimo, sudicio cubetto verde è fatta.

La partita procede con grande difficoltà, Green è un osso duro e il Lato Oscuro della Forza scorre potente in lui. Sono costretto continuamente in difesa, e per arginare l’avanzata del malefico tera-trascendentale e impedirgli di piazzare l’ultimo orrido cubo verde ho dovuto giocare carte Azzardo istantanee anziché prendere carte Comando, e così non possiedo alcuna capacità strategica aggiuntiva. Ma si sa, io sono i Buoni, e i Buoni vincono sempre. Quindi resisto e insisto. Usa la Forza, Luke, usa la Forza, sento ripetere una voce nella mia testa.

Tra le Carte Avanzamento disponibili adocchio, eccola là, la carta nera Sabotaggio. Deve essere mia a tutti i costi, è l’unico modo per eliminare per sempre la fastidiosissima capacità Combattivo di Green e quindi il suo vantaggio strategico nei combattimenti. Perché sarà guerra fino all’ultima nave.

Per conquistare Sabotaggio però devo piazzare il terzo cubo, e decido di giocare il tutto per tutto puntando nientepopodimeno che al grosso pianeta centrale. È più o meno in questo frangente temporale che Darth Green scopre la potenza delle Stazioni da Battaglia, avendo da poco rollato il suo primo 1. Così vara la sua prima Morte Nera, o meglio Morte Verde, la lancia nello spazio e la piazza a guardia del pianeta centrale. D’ora in avanti userà diffusamente le Morti Verdi in difesa, rivelandosi fastidioso da morire.

Attorno al pianeta centrale è guerra senza quartiere. Navi di ambedue le parti vengono distrutte, nuove navi arrivano. I colpi bassi si sprecano. La Morte Verde troneggia indisturbata in orbita e con il suo doppio attacco e quella maledetta capacità Combattivo che gli consente di rollare due volte fa il vuoto attorno a sé. Non riesco a entrare. Ma neanche i Cattivi riescono a piazzare il loro quinto, spregevole, ripugnante cubo verde.

Ho bisogno di un colpo di sedere come si deve, se no qui non si svanga. Entro in orbita con due Distruttori, ne riconfiguro uno e – meraviglia – si trasforma in un Intercettore, esattamente quello che ci voleva: tre più cinque otto, piazzo il cubo quantum per primo sul pianeta centrale, arraffo la carta Sabotaggio e stermino la capacità Combattivo di Darth Green!

Trema, maledetto! Adesso giochiamo ad armi pari!

Baggins vince la battaglia per il pianeta centrale

Sono ancora indietro di un cubo, beninteso, siamo 4 a 3. Ma sento soffiare un nuovo vento di positività e di ottimismo (probabilmente sarà la Forza che scorre potente anche in me), e lesto come un bradipo mi dirigo con due navi verso il remoto pianeta d’angolo, mentre le altre due tengono a bada la flotta verde – devo sempre stare attento, eh, ricordo che a Darth Green basta piazzare solo un cubo per vincere.

La conquista del pianeta d’angolo è senza storia. Piazzo il cubetto e arriviamo a quattro pari. Decido che a questo punto è inutile prendere carte Comando strategiche, anche perché c’è un bellissimo Slancio che mi ammicca tra le carte nere e mi lascio tentare. Slancio mi dà immediatamente due azioni gratuite, e la mia Fregata rossa si catapulta a sorpresa direttamente nell’orbita del vicino ultimo pianeta, nella quale già si agglomeravano immonde le legioni verdastre.

Ma la Morte Verde di Darth Green l’Oscuro Signore è in agguato, di vedetta. Assalta la mia Fregata con la sua doppia capacità di attacco e io metto su tutti gli scudi. Darth Green però ha ormai perso la sua capacità Combattivo e la bravura dei Buoni si traduce nello splendido tiro di un 1 (che a questo gioco è buono, diciamolo subito per chi non lo sapesse, e il mio dado evidentemente non lo sapeva, se no avrebbe fatto 6). Comunque, la Fregata rossa dei Buoni resiste all’attacco della Morte Verde ed entra in orbita!

La Fregata rossa resiste eroicamente contro l’infido doppio assalto della Morte Verde, piazzata dal malvagio Darth Green a difesa dell’ultimo pianeta

Così, dopo altre tre o quattro scaramucce orbitali, eccovi qua la situazione tattica all’inizio della battaglia per la conquista dell’ultimo pianeta (ma soprattutto per lo scodellamento dell’ultimo cubo):

Quattro cubi pari, inizia la battaglia finale

La situazione sembra sorridere ai Buoni, che hanno già piazzato i due dadi 3+4 necessari per piazzare il cubetto sul pianeta da 7 (ops, scusate il germanismo, eccovi la traduzione: “che hanno già posizionato in orbita il Distruttore e la Fregata necessari per costruire l’ultimo estrattore di energia planetaria”). Ma come al solito non lasciatevi ingannare dalle apparenze: infatti il turno non è dei Buoni, ma del politetraedrico Darth Green, che ovviamente distrugge una delle mie navi in orbita. Tutto da rifare.

La battaglia è senza quartiere, navi rosse e verdi convergono da ogni quadrante dello spazio conosciuto verso l’ultimo pianeta attorno al quale si gioca il futuro dell’umanità (vabbé, non esageriamo).

Le capacità delle navi vengono usate e abusate, compreso il trasporto delle Navi Ammiraglie che non avevo mai usato con soddisfazione prima d’ora. Astronavi vengono vaporizzate e nuove astronavi risorgono dalle fiamme quantistiche nello spazio profondo. Ho visto che cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi beta balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. Ehm, scusate, mi sono lasciato trasportare. Ma per Darth Green è tempo di morire.

Com’è, come non è, i Buoni si ritrovano con un’Ammiraglia (2) e un Distruttore (3) in orbita, e una Fregata (4) nel cimitero da schierare. I Cattivi hanno in orbita una Morte Verde (1) e un Distruttore (3), e un agile Intercettore (5) si avvicina a tutta velocità. Fatevi un po’ i calcoli voi. Schiero la Fregata sul pianeta vicino, il Distruttore usa il Warp, si scambia di posto con la Fregata attraverso l’iperspazio e quest’ultima si piazza in orbita; dopodiché la Fregata si trasmuta in un Intercettore. A questo punto ho un’Ammiraglia (2) e un Intercettore (5) in orbita, e ho usato solo un’azione.

E indovinate un po’? Oggi abbiamo finalmente un Happy Ending!

Il pluripreponderante Darth Green azzarda un ultimo patetico tentativo: Io sono tuo padre, mormora, unisciti a me!

Figuratevi. Luke Skywalker scuote la testa, Han Solo scende sul pianeta accompagnato dalla svolazzante principessa Leila e piazzano felicemente il loro ultimo, rosso cubo quantum.

Senza rancore, Darth.

Baggins e i suoi Buoni conquistano l’ultimo pianeta. Happy ending!

Epilogo: Darth Green ridiventa buono, si rappacifica con il mondo civile e concorda sul fatto che sia stata una partita veramente memorabile e proprio un bel gioco.

A parte tutto, ‘sto Quantum più ci gioco e più mi piace.

Ah, sì. Per onestà intellettuale devo dire che siccome era presto abbiamo fatto un’altra partita e hanno vinto i verdi. Vabbé.