[Crowdfunding] : Mare Nostrum, seconda edizione

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Il 22 Maggio è partito il Kickstarter per la riedizione del gioco di civilizzazione Mare Nostrum. Nuove regole, sistema più bilanciato, scalabilità ed ergonomia migliorate mirano a restituire un'esperienza di gioco ancora più equilibrata e serrata.

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Mare Nostrum

Il 22 di Maggio è partita la campagna Kickstarter di raccolta fondi per la riedizione di Mare Nostrum, il gioco di civilizzazione di Serge Laget che, per questa seconda edizione, si è avvalso anche del contributo di Bruno Cathala.

 

La prima edizione del gioco aveva già un buon motore di gioco ma soffriva di alcuni difetti di bilanciamento; l'espansione Mitologica del gioco aveva già aggiustato il tiro aggiungendo anche più varietà al gioco stesso con la fase di offerta agli Dei e la possibilità dell'utilizzo delle miniature delle Creature Mitologiche che conferivano ulteriori bonus in combattimento.

 

Dodici anni dopo il gioco viene ripreso ed ammodernato per offrire un'esperienza, nelle intenzioni dell'autore, più in linea con gli attuali stili di gameplay. Egli si concede alle telecamere del sito http://www.trictrac.net/ per un'intervista nella quale spiega le differenze tra la seconda e la prima edizione, che vado a riassumere qui di seguito.

 

 

1. Quando si è dovuto testare Mare Nostrum seconda edizione si è potuta sfruttare una comunità di giocatori che aveva già parecchia esperienza del gioco alle spalle, così sé stato più facile evidenziare i limiti strategici che erano emersi ed altri nei che di primo acchito non saltavano all'occhio, per perfezionarle.

Il primo aspetto su cui si è lavorato è l'equilibrio, dato che il gioco è un gioco d'equilibrio, tant'è vero che un giocatore esperto contro uno alle prime armi ha grosse chances di stravincere.

 

Ad esempio, l'editore riconosce che il Greco aveva meno possibilità di vincere e l'Egiziano più possibilità di fare in fretta le Piramidi, nella prima edizione (amche se a dire il vero l'espansione Mitologica correggeva già questo difetto, NdT), perciò hanno modificato la plancia per riequilibrare la situazione. Si sono cambiati anche i poteri delle Civiltà.

 

2. Nel vecchio gioco si avevano due obiettivi di vittoria, mentre ora se ne hanno 4 quattro. Più precisamente essi sono:

- la costruzione delle Piramidi (grazie a 12 risorse differenti o 12 Imposte).

- l'Acquisto di 5 Eroi (e non più 4)

- il Controllo di 4 Capitali e/o Città Leggendarie alla fine della Fase Militare.

- il possesso dei tre titoli di Maestro nel campo Economico, Politico e Militare.

 

Le ultime due condizioni sono nuove. In teoria dal sesto, settimo turno di gioco tutti i giocatori possono vincere, dunque occorre tenere d'occhio i propri compagni e limitarli. Ciò comporta un aumento dell'interazione. Ciò implica anche una riduzione dei tempi di gioco entro le due ore di media.

 

3. Prima il Maestro di Commercio poteva imporre il limite di scambio che voleva (0, 5, 22...) ora invece si hanno dei gettoni double face numerati (1-2, 0-5 e 3-4): Il Maestro di Commercio sceglie un gettone e ne gioca una faccia, dopodiché non può più risceglierlo fino al'lesaurimento della scorta di gettoni. Come conseguenza, i volumi di commercio devono per forza essere variabili ed il Maestro di Commercio non può imporre, ad esempio, sempre 0 come poteva fare prima.

 

4. Il sistema di combattimento non è stato cambiato (si eliminano unità csempre con multipli di 5 tirando i dadi a sei facce), ma sono state cambiate le facce dei dadi: per i combattimenti terrestri le facce dei dadi sono 3, 3, 4, 4, 5, 6, mentre per i combattimenti navali (dadi blu) c'è anche un 2. Lo scopo di questa mutazione è quello di rendere meno aleatorio ed incontrollabile il combattimento abbassando le possibilità di fare attacchi nulli. Ad esempio, adesso se si attacca con due unità di farà come minimo 6, quindi si eliminerà almeno un'unità avversaria, mentre prima si poteva ottenere 2, 3 o 4 tirando 2D6 (= 1/6 di possibilità di fallimento totale).

 

I dadi marittimi hanno un 2, per abbassare le probabilità di impadronirsi di bracci di mare e bloccare gli spostamenti (e quindi l'interazione tra giocatori). Inoltre anche storicamente (dice l'editore) nei combattimenti terrestri due contro uno si avevano più certezze rispetto ad un uguale scontro sul mare (personalmente ho qualche dubbio in proposito NdT). L'autore invece dice che sul mare hai meno possibilità di incontrarti.

 

5. Hanno soppresso alcuni territori unificandoli perché si erano accorti che venivano usati poco. In questo modo aumenta l'interazione tra i giocatori e diminuisce la distanza tra il Babilonese e l'Egiziano, riducendola a due caselle. Il Babilonese, che partiva piuttosto avvantaggiato, è inoltre l'unica civiltà che non si affaccia sul mare, perciò ha inizialmente più difficoltà a spostarsi.

 

6. Bruno Chatala ha introdotto le Città Leggendarie, che hanno due caratteristiche:

- Valgono per l'acquisizione del titolo di Maestro Politico.

- Si ricava una tassa più una risorsa a caso pescata dal mazzo leggendario

Sono state piazzate tra le varie civiltà (Siracusa tra i Cartaginesi ed i Romani, Troia tra i Greci ed i Babilonesi, Gerusalemme tra i Babilonesi e gli Egiziani).

 

Il fatto che la pesca della risorsa sia casuale dona un pizzico di aleatorietà che incrina le certezze sulle tipologie di scorte che ogni giocatore ha messo da parte (ad esempio per costruire le Piramidi). L'obiettivo è quello di diminuire la paralisi da analisi di giocatori che si mettono a calcolare tutte le risorse che gli altri hanno in mano per effettuare la propria mossa.

 

7. Il tabellone di gioco prevede la mappa e due tabelloni addizionali, uno per la determinazione dei Maestri di gioco, l'altro per impilarvi le tiles Eroe. I tabelloni tra l'altro vengono anche usati per coprire la mappa di gioco a seconda del numero di giocatori: in 4 si piazza uno dei due pannelli sulla parte più a destra (si copre Babilonia) ed in tre giocatori si piazza il secondo pannello a sinistra del primo (coprendo l'Egitto) l'Egitto sarà quindi disponibile solo giocando almeno in quattro e Babilonia solo in cinque. Laget infatti afferma che nella prima versione il gioco era pensato per 5 giocatori: in quattro o tre ci si arrangiava un po' piazzando le altre civiltà come civiltà passive, ma gli spazi erano larghi. Coprendo invece il tabellone si manterranno le stesse proporzioni di risorse e città a disposizione.

 

8. Materiali di gioco: le Carte Risorsa sono state sostituire da gettoni. Il gettone è più manipolabile e questo velocizza il gioco, anche se magari la carta poteva essere più bella esteticamente. Inoltre è possibile disporre tutte e tredici le tipologie di gettoni sul bordo del tabellone in modo agevole.

Le carte Eroe invece sono diventate delle tiles (sempre a forma di carta).

Il contenuto della scatola è diviso per forme e colori che seguono le varie fasi di gioco. Ad esempio, tutto quello che è rotondo e blu attiene alla fase di Commercio (ad esempio i gettoni risorsa). Tutto ciò che è politico è quadrato ed arancione (compresi i simboli sulla mappa).

 

Sulle miniature, purtroppo, conservano ancora un po' di suspense, rimandando ulteriori precisazioni a successive interviste.

 

 

Conclusioni

La direzione intrapresa da quesa nuova edizione è, nelle intenzioni, analoga per certi versi all'operazione che ha fatto la Fantasy Flight Games per la seconda edizione di Descent: snellire il gioco nei tempi e nell'approccio. In questo caso però si è cercato anche di rendere più ergonomico il gioco stesso e di ampliare le possibilità di vittoria. Se il lavoro di riequilibratura ha dato i suoi frutti potrà dirlo solo l'esperienza sul tavolo, certo che rimane un po' l'amaro in bocca nel constatare che questa seconda edizione non include tutte le opzioni di gioco che aveva introdotto l'espansione della prima edizione, inducendo a pensare che magari verrà rieditata anche l'espansione (due scatole = spesa maggiore). I possessori del vecchio gioco saranno costretti a ricomprarselo da zero vista la mancanza di un upgrade kit che forse non era così impossibile da creare, copiando l'operazione fatta dalla PD Verlag con Antike II.

Le nuove regole di gioco ed il rifacimento delle zone del tabellone sembrano tutte essere delle migliorie effettive, ma la smania di ridurre i tempi di gioco credo sia dettata più che altro dall'utenza a cui si mira per vendere il gioco piuttosto che da altre motivazioni: i giocatori old school che si cimentano in un gioco di civilizzazione non reputano un difetto il fatto che il gioco duri più di due ore, anzi, viene percepita come una caratteristica connaturata al genere.

 

L'idea dei tabelloni che limitano la mappa di gioco a seconda del numero di giocatori è molto bella e probabilmente riesce finalmente a rendere effettiva la scalabilità del gioco, però è un peccato che possano essere piazzati solo alla destra del tabellone eliminando le civiltà Babilonese ed Egiziana e che non possano essere piazzati anche sulla sinistra, rendendo così possibile avere sul tavolo diverse combinazioni di civiltà.

 

Infine, l'idea di utilizzare i gettoni per le risorse dovrebbe sortire almeno in parte gli effetti desiderati, anche se rimane il problema di riconteggio delle risorse che ogni giocatore produce in ogni turno, che allunga enormemente la fase di Commercio.

 

L'autore ha insomma lavorato a lungo per cercare di restituire un gioco che aumenti la sua parte strategica beneficiando di un maggior equilibrio e di molteplici strade per raggiungere la vittoria, con possibili combinazioni di carte Eroe e Meraviglia che aiutino a personalizzare il proprio percorso e motore di gioco.

 

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Link alla pagina KS: https://www.kickstarter.com/projects/617871702/mare-nostrum-empires

 

Prezzo pledge base: 70 dollari (ma entro le 72 ore dal lancio è possibile pledgiare un EB da 60)

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Consegna stimata entro Novembre 2015