[Anteprima] Monster Chef

In Monster Chef, creato da Daniele Mazzoni e pubblicato da Believe In Games con il supporto del crowdfunding, prendiamo le parti di mostruosi chef che devono preparare ricette altrettanto mostruose con ingredienti improbabili per sfamare avventori esigenti. Si tratta di un filler per 2-4 giocatori della durata di 15 minuti circa. Assieme all’anteprima del gioco riportiamo anche un’intervista con l’autore.

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Monster Chef

regolamento: https://www.goblins.net/download/monster-chef-regolamento-inglese

In Monster Chef, creato da Daniele Mazzoni e pubblicato da Believe In Games con il supporto del crowdfunding, prendiamo le parti di mostruosi chef che devono preparare ricette altrettanto mostruose con ingredienti improbabili per sfamare avventori esigenti. Si tratta di un filler per 2-4 giocatori della durata di 15 minuti circa. Assieme all’anteprima del gioco riportiamo anche un’intervista con l’autore.

Il gioco

Ecco gli elementi essenziali di Monster Chef: 12 Carte Ingrediente con cui prepareremo Gettoni Piatto sulla base di 24 Carte Ricetta, al fine di soddisfare i palati degli esigenti avventori seduti attorno alle 3 Carte Tavolo e guadagnare le agognate stelline. Abbiamo inoltre a disposizione 5 azioni speciali per partita, rappresentate da altrettante Carte Rabbia Mostruosa. Il gioco include anche due varianti che utilizzano 8 Carte Chef, 1 dado e 4 Carte Reputazione.

Tutte le Carte Tavolo e Rabbia Mostruosa, assieme alle prime 3 Carte Ricetta pescate dal mazzo, vengono messe scoperte sul tavolo. A seconda del numero di giocatori si preparano 3-4 Cestini (mucchietti) di Carte Ingrediente, ciascuno con un diverso numero di carte di cui alcune scoperte.

Al nostro turno, se non abbiamo una Ricetta ne scegliamo una tra quelle scoperte sul tavolo; poi prendiamo un Cestino di Ingredienti tra quelli rimasti, tenendo conto che il primo giocatore del round successivo sarà quello che prende il Cestino con meno carte in questo turno. A questo punto:

  • possiamo giocare un Ingrediente sulla nostra Ricetta e piazzare un Gettone Piatto sull’icona corrispondente. Interessante la meccanica che ci permette di giocare l’Ingrediente sia che corrisponda perfettamente sia che coincida solo per il colore, ma nel primo caso possiamo ripetere l’azione e giocare subito un altro Ingrediente. Se la Ricetta è completa togliamo i Gettoni Piatto dalle icone ingredienti, ne piazziamo uno solo sul lato della Carta Ricetta e spostiamo la Ricetta nella Cucina;
  • possiamo giocare 2 Ingredienti che combacino perfettamente con una nostra Ricetta già in Cucina per aggiungervi un secondo Gettone Piatto;
  • possiamo giocare 2 Ingredienti che NON combacino perfettamente con una Ricetta AVVERSARIA in Cucina per rimuovere da essa un Gettone Piatto (purché l’avversario non abbia appena aggiunto il secondo piatto in questo turno). Se viene rimosso l’ultimo piatto, la Ricetta viene eliminata;
  • se abbiamo una Ricetta pronta in Cucina dal turno precedente possiamo finalmente servirla, scegliendo un Tavolo e impilandoci il o i relativi Gettoni Piatto. Appena un Tavolo è completo – cioè contiene un piatto per ogni cliente – si distribuiscono i piatti ai clienti, a partire dal giocatore che ha il piatto in cima alla pila; l’ordine dei piatti è fondamentale perché i clienti hanno valori diversi da 1 a 3 stelle;
  • a fine turno si scartano tutte le Carte Ingrediente rimaste in mano.

Durante il turno possiamo utilizzare un’azione Rabbia Mostruosa per influenzare l’ordine di turno del round successivo, aggiungere o rimuovere piatti dalla Ricette in Cucina o usare qualsiasi Ingrediente come jolly.

Il gioco termina quando sono stati serviti tutti i Tavoli. Chi ha il maggior numero di stelle (cioè chi ha piazzato i propri Gettoni Piatto davanti ai clienti migliori) vince la partita.

Le due varianti incluse nelle regole utilizzano le Carte Chef da distribuire coperte a ogni giocatore, e consentono di guadagnare stelle aggiuntive conseguendo obiettivi secondari, usando specifici ingredienti e/o ottenendo un buon livello di reputazione.

Il gioco verrà presentato a Essen 2014 ed è attualmente in vendita a 15€ (http://monsterchef.believeingames.com). E’ indipendente dalla lingua (a parte il regolamento e i nomi delle carte) ed è comunque disponibile in italiano.

 

Prime impressioni

La grafica delle carte è semplice, simpatica e fumettosa, e riflette il carattere scherzoso del titolo. Le regole sono scritte in modo chiaro, anche se sarebbe stato utile poter avere nel regolamento qualche figura in più per illustrare alcuni passaggi che non risultano immediati, come l’uso delle Carte Reputazione (presumibilmente, avendo a disposizione il gioco con tutti i materiali questi dubbi si risolveranno da soli).

Monster Chef è un filler lineare e semplice, mirato a un pubblico ampio che include le famiglie. E tuttavia non banale: infatti la scelta tra Cestini di dimensioni diverse (che tra l’altro influenza l’ordine del successivo round), la possibilità di usare un Ingrediente su una Ricetta in preparazione o su una in Cucina, l’opzione di usare solo il colore degli ingredienti, la possibilità di rovinare le ricette avversarie, l’importanza di avere la priorità nel distribuire i piatti ai clienti del tavolo, le azioni Rabbia Mostruosa e infine le due varianti allargano il ventaglio delle opzioni disponibili, forniscono una componente di interazione diretta e appaiono dare al gioco uno spessore interessante per la sua categoria, specialmente considerando la brevissima durata (15 minuti). Come spunto di miglioramento, per diversificare maggiormente le partite e quindi favorire la rigiocabilità, sarebbe probabilmente stato desiderabile includere qualche Carta Tavolo e Carta Rabbia Mostruosa in più (vengono utilizzate tutte e quindi sono sempre le stesse).

L’alea, presente nella scelta dei Cestini degli Ingredienti, è mitigata dalla possibilità di scegliere tra Cestini di diverse dimensioni e dalla presenza di alcune carte scoperte, e non sembra essere una componente dominante. Più importante invece qui è l’ordine di turno, che avvantaggia chi ha preso il Cestino più “povero” al round precedente (o chi usa la carta Rabbia Mostruosa giusta al momento giusto!).

In definitiva Monster Chef appare un filler gradevole e simpatico, veloce e accessibile a tutti, ma che offre anche qualche interessante spunto strategico / tattico. Tutto ancora da valutare, quindi, e per questo lo attendiamo alla prima prova sul tavolo!

 

Intervista con l’autore Daniele Mazzoni

D: Ciao Daniele! Dicci innanzitutto qualcosa di te: cosa fai nella vita, quando e come è nata la tua passione per i giochi e per il game design, e come giocatore che tipo di giochi preferisci.

R:  Sono un ingegnere informatico di Roma, vivo con mia moglie e lavoro dal 2011 come consulente informatico presso una azienda Svizzera.

La passione per i giochi da tavolo è nata da bambino con classici per tutti come Heroquest e Monopoli ma soltanto ultimamente si è riaccesa con un diverso scintillio negli occhi. Ora quando gioco mi diverto di più a guardare alla struttura del gioco.

Se devo dire un tipo di giochi che mi piace, scelgo sicuramente giochi di strategia di medio peso in cui l'elemento di casualità ha comunque un suo ruolo, giochi per famiglia come vengono chiamati a volte. Una mini-lista assolutamente troppo breve: Castles of Burgundy, Ticket to ride Europe ma anche Fairy Land di Luca Iennaco.

D: Come è nata l’idea di Monster Chef?

R: Monster Chef è il frutto di tanti pensieri riguardo ai giochi da tavolo. Le idee erano tante ma solo su questa mi sono venute idee per raffinamenti successivi e miglioramenti.

E dopo una settimana ho iniziato a realizzarne un prototipo su cui basare i successivi pensieri.

D: Quanto tempo hanno richiesto lo sviluppo e il playtest del prototipo? E quali sfide hai dovuto risolvere per bilanciarlo, renderlo interessante e arrivare alla versione definitiva?

R: Lo sviluppo e il playtest sono stati relativamente brevi – 1 anno e mezzo – se messi a confronto con giochi più complessi, ma siamo passati attraverso diverse fasi, in cui il gioco ha perso, aggiunto e raffinato alcune meccaniche prima di essere reso definitivo.

Per il nostro primo gioco siamo rimasti su una base abbastanza solida in cui il bilanciamento per questo piccolo gioco è fornito sicuramente da una solida simmetria fra le parti, accompagnato comunque da qualche attenzione a strategie differenti, soprattutto per completare l'obiettivo del proprio Chef.

D: Che target ti sei prefissato per Monster Chef, ossia per quale tipo di giocatori lo hai progettato?

R: Ho iniziato a progettare il gioco per me e quelli che ho intorno. Mia moglie e io giochiamo spesso e siamo attratti da giochi che ci facciano ragionare ma siano abbastanza veloci. E che si possano giocare con un sorriso sulle labbra.

E' un gioco di strategia semplice dal tema spensierato.

D: Pensi che Monster Chef abbia dei punti di forza rispetto ad altri giochi di categoria simile già in commercio?

R: Abbiamo cercato di adattare delle meccaniche note a giochi più complessi a un gioco per tutti e penso che siamo riusciti nell'intento.

Conosco giochi più complessi di Monster Chef che nel doppio del tempo di gioco utilizzano meccaniche simili ma non conosco giochi come il nostro.

Devo anche ricordare che la grafica è eccezionale e devo ringraziare Nico e Laura per il loro lavoro.

D: So che questo gioco è stato prodotto con il supporto del crowdfunding. Puoi raccontarci la tua esperienza di produzione e le difficoltà che hai dovuto affrontare e risolvere? E chi è la Believe in Games?

R: Parto dalla fine. La believeingames.com rappresenta noi e il nostro lavoro. Dimostra la nostra volontà di impegnarci in altri progetti dopo questo.

E' nata con il progetto di Monster Chef e siamo convinti che possa aiutarci nei successivi.

Il crowdfunding ci ha aiutato con un buon 20% per l'investimento per la produzione indipendente del gioco. La principale difficoltà è stata quella di riuscire a dare un prezzo accessibile ai livelli di finanziamento che ci permettesse comunque di avere un reale aiuto e ci permettesse di inviare il gioco ovunque nel mondo. Credo che possiamo essere soddisfatti dal primo risultato anche se il risultato dipende molto anche dalla vetrina che riesci a mettere in piedi, più che dal gioco stesso.

D: Una domanda tecnica un po’ provocatoria: dalla lettura delle regole sembra che le carte Tavolo e le carte Rabbia Mostruosa siano un elemento importante per definire la propria strategia / tattica. Ora, tutte le carte Tavolo e Rabbia Mostruosa disponibili (rispettivamente 3 e 5 carte) vengono messe scoperte sul tavolo all’inizio del gioco e quindi sono le stesse a ogni partita. Non pensi che sarebbe stato utile poter disporre di mazzi Tavolo e Rabbia Mostruosa un po’ più corposi, in modo da avere carte diverse da partita a partita, variando così gli scenari e aumentando la rigiocabilità? O stai per caso già pensando a una futura espansione?

R: Sono tantissime le cose che avrei voluto fare in più e più in grande, ma ritengo che in una confezione così economica e piccola ci sia variabilità per giocare e rigiocare molto prima di annoiarsi. La variabilità in particolare si basa sulle ricette, sulle due mini-espansioni incluse nel gioco e sui differenti tavoli che è possibile utilizzare.

Future espansioni potrebbero essere molto interessanti ma dobbiamo prima creare una base di fan più vasta perché abbiano più senso.

D: E ora parliamo un po’ del tuo futuro come game designer. Che progetti hai in mente? Stai già sviluppando qualcosa di nuovo?

R: Come designer ho tante idee, alcune in stato più avanzato in formato prototipico, la maggior parte solo bozze nella mia testa o in qualche e-mail, ma quando si è piccole realtà e al primo progetto, è meglio concentrarsi e terminare bene la prima avventura col tempo a disposizione.

Per esempio abbiamo realizzato una app per Monster Chef che sarà presto disponibile per Android e iOS (per la quale è in corso una piccola campagna di Kickstarter per togliere la pubblicità) e presenteremo il gioco da tavolo alla fiera di Essen fra due settimane. Questo è in agenda al momento.

Per il 2015 comunque siamo pronti a rimetterci in gioco, per progetti autonomi o per collaborazioni con altre aziende.

Grazie per l’intervista, Daniele, e in bocca al lupo per il successo di Monster Chef!